Capitolo 19

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Elsa's pov

"Esistono tre tipi di ragazzi al mondo:gli stronzi, quelli che si credono uomini e i cosiddetti 'senza palle'"
- Elsa Rossi

Mi svegliai di soprassalto, con il presentimento di aver tardato ad un appuntamento e che io mi trovavo ancora tra nelle coperte. Accesi il telefono e vidi il solito orario: 8:15, erano solo le 8 del mattino eppure continuai a credere che oggi abbia un appuntamento e che non dovrei starmene seduta tranquillamente sul letto a pensare. Accesi il telefono, vagai per le varie chat di Whatsapp sperando di aver un'improvvisa illuminazione. Magari non avevo nessun impegno oggi e mi starò facendo delle semplici paranoie sull'essere in ritardo, ma allora perché ero così convinta di essere in ritardo ad un appuntamento? Aprii la chat di Alessia e vidi gli ultimi messaggi che risalivano a ieri verso la mezzanotte, due invece erano arrivati stamattina e l'orribile presentimento di essere in ritardo si realizzò.

Alessia:"Elsa. Oggi avevamo l'appuntamento per l'allenamento vicino lo Stadio San Paolo. Dove diavolo sei?

Alessia:"Elsa, ti stanno aspettando tutti. Dove ti sei cacciata? Hai avuto per caso qualche imprevisto? Almeno rispondi...

Le risposi che sarei arrivata tra cinque minuti e che mi trovavo già in strada. Una sola parola: ero in ritardo. Dovevo assolutamente muovermi, come cazzo avevo fatto a dimenticarmi l'appuntamento con Alessia e suo fratello Lorenzo Rizzi? Ieri mi aveva anche avvertita di non fare tardi poichè suo fratello sarebbe stato impegnato con la sua squadra. Purtroppo i vari casini che mi affligevano-la litigata con Rita, il rapporto che stava nascendo tra me e Ronaldo e la tristezza che si celava dietro ai suoi occhi-mi impedivano di concentrarmi sui miei impegni e di conseguenza scordavo tutto.

"Dannazione, devo sbrigarmi se non voglio tardare e far attendere di più i ragazzi."borbottai nervosa tra me e me, mentre frugai nell'armadio per cercare i miei soliti pantaloncini da calcio e la maglia della Juventus nell'armadio, ma non li trovai.

"Sorellina, dove stai andando?"chiese mio fratello svegliatosi dal sonno. Se dovessero affidarmi una missione notturna, cercando di non fare rumore e di non parlare ad alta voce per non svegliare qualcuno, la fallirei subito. Ero piuttosto casinista, la mamma me lo ribadiva sempre.

"Sto andando a fare l'allenamento con Lorenzo, spero che non faccia altre scenate stamattina perché non ho voglia; sono stanca di avere problemi su problemi."risposi evasiva, feci per prendere il borsone è filare subito via per non tardare di un'ora, ma Leonardo mi trattenne per il polso e mi invitò a risedermi sul letto.

Probabilmente voleva parlare delle questione 'Lorenzo Rizzi ', sarebbe piaciuto anche a me parlare con mio fratello e risolvere ogni incomprensione che c'era tra noi, ma stamattina andavo davvero di fretta e non potevo perdere altro tempo con lui. Avrei tardato minimo di un'ora!

"Non litigheremo più per Lorenzo , perché ho parlato con Bruno e mi ha fatto capire che non devo assillarti. Spesso ho esagerato, invece di darti fiducia mi sono comportato come un fratello ossessivo, così ho deciso di lasciarti stare e potrai goderti in pace la tua amicizia con Insigne."non riuscivo a crederci. Davvero mio fratello si era scusato con me per il suo comportamento ossessivo nei miei confronti e che potevo essere amica di un suo rivale?

Accidenti, lui non era mio fratello. Gli alieni lo avranno rapito e hanno portato sulla terra un suo clone, solo che non avrà un lato da fratello ossessivo e rompicoglioni.

Due Battiti Cardiaci In Un CuoreOnde as histórias ganham vida. Descobre agora