01. Un nuovo inizio

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Tish

Alzo gli occhi verso gli studi di Amici e sorrido inevitabilmente. È da tanto che aspetto questo momento, forse sin da bambina. Guardavo il programma ogni giorno con mia mamma. Ci mettevamo sedute sul divano, una accanto all'altra, ed appena iniziava la sigla avevo gli occhi a cuoricino. Mia madre ridacchiava. Solo lei capiva la mia passione per il canto, solo lei sapeva quanto io tenessi affinché il mio sogno si realizzasse e solo lei era al mio fianco quando fallivo. Ed è in solamente in questo instante che mi ricordo che lei non è più qui con me.

Prendo un profondo respiro e cerco di tranquillizzarmi, seppure con scarsi risultati. Sollevo lo sguardo verso il cielo, toccandomi il cuore. Questo gesto lo dedico a lei, che sicuramente mi sta osservando dall'alto. Poi, torno a focalizzarmi sul presente. Sono ancora sul marciapiede immobile e pochi metri mi dividono dall'entrata. Titubante, proseguo fino a raggiungere il parcheggio. Le ruote della valigia fanno eco sull'asfalto e ciò non fa altro che aumentare il mio stato di ansia. Il tutto svanisce quando varco quella porta. Mi arresto e do un'occhiata intorno, con un sorriso enorme.

È tutto così magico.

Cammino, imboccando uno stretto corridoio e noto un cartello che reca la scritta per i provini, in fondo a destra. Annuisco mentalmente e faccio come mi è stato ordinato. La porta davanti a me è chiusa. Appoggio la mano tremante sulla maniglia, mentre mi ripeto di non agitarmi e che sarebbe andato tutto bene. Così, raccolgo quei pochi rimasugli di coraggio che ho e la apro. La situazione che mi si presenta non è delle migliori.

Alcuni ragazzi girovagano per la stanza in attesa di esibirsi, altri ripassano il loro brano a bassa voce, una cantante, invece, prova a calmarsi praticando meditazione ed infine un piccolo gruppo si scalda i muscoli prima di ballare. Entro nella stanza ed un paio di occhi si posano su di me, così abbasso lo sguardo sul pavimento. Non mi piace essere al centro dell'attenzione ed odio quando le persone mi fissano in quel modo, come se fossi strana. Improvvisamente, una ragazza si avvicina e mi sorride.

«Piacere, Arianna.» Si presenta, tendendomi la mano.

«Tish.» rispondo secca, senza ricambiare il suo gesto.

Noto il suo dispiacere quando non la saluto, ma presto quel cipiglio sul volto scompare per fare spazio ad un altro sorriso.

«Ballerina o cantante?» Mi domanda e aggrotto la fronte, ma lei ridacchia. «Ti proponi per il canto o per il ballo.» Ripete dolcemente.

«Cantante.» Mi affretto a dire. «Scusa, ma devo andare» Lei annuisce.

La sorpasso per andare a sistemarmi in un angolino ed imitare il resto degli aspiranti partecipanti, quando la sua voce non mi fa fermare.

«Allora, buona fortuna.» Mi rivolge un occhiolino e torna al suo posto.

Schiudo le labbra per controbattere, ma è già troppo distante da me per potermi sentire. La osservo mentre si riscalda. Sembra molto sicura di sé, al contrario della sottoscritta. Il nervoso mi sta logorando. Lascio il bagaglio accanto ad una sedia, mi tolgo il giacchetto e lo ripongo sopra la valigia. Infine, apro lo zainetto e ne estraggo il testo della mia canzone. Non posso assolutamente sbagliare. Non sono ammessi errori se vuoi entrare nella scuola di Amici.

Mi siedo a terra ed inizio a concentrarmi sul brano. Dopo aver provato e riprovato, osservo l'orologio attaccato alla parete. Sono passate già due ore. La stanza si è quasi svuotata del tutto, solo io e altri quattro ragazzi attendiamo il nostro momento. Qualche minuto dopo, una voce interrompe i miei pensieri. Viene chiamato il numero 2365.

È il mio turno.

Sussulto e mi sollevo dal pavimento. Mi avvio verso l'entrata nello studio e mi ritrovo dinanzi a Zerbi, Stash e Britti, nonché i professori di quest'anno. Rivolgo loro un piccolo sorriso.

«Ciao, tu sei?» Chiede Rudy.

«Mi chiamo Tijana Boric, in arte Tish. Ho 18 anni e vengo da Gorizia.»

«Che brano ci hai portato?» Stash incrocia le braccia al petto, dopo aver parlato.

«Freedom, dei Django Unchained.» Pronuncio.

«Perfetto. Quando ti senti pronta, puoi iniziare» Afferma Britti.

Annuisco e non appena termino di cantare, punto gli occhi sui giudici. Le loro reazioni sembrano spontanee e naturali, forse li ho convinti.

«Complimenti Tish, benvenuta ad Amici.»

















Non riesco ancora a crederci. Stringo tra le mani la maglia della scuola. Sto letteralmente toccando il mio sogno e non posso essere più felice. Mi trovo nella hall dell'OC Hotel, a pochi passi dagli studi. Sono seduta sulla sedia, quando intravedo un viso famigliare in lontananza. Assottiglio gli occhi e riconosco Arianna, che avanza a grandi passi nella mia direzione.

«Ehi!» Mi abbraccia. «Sono contenta che anche tu sia qui.» Dice dolcemente.

«Ti ringrazio.» Mormoro.

«Ma sei da sola?»

«Beh sì. Non conosco nessuno, a parte te.» Ride.

«Dai, vieni.» Mi afferra per il polso e mi trascina con sé. «Voglio presentarvi la nuova arrivata.»

Nel gruppo ci sono due ragazzi e una ragazza. Sembravano in confidenza tra di loro, tanto che appena arrivo, giuro di averli sentiti ridere.

«Piacere, Daniel.» Mi stringe la mano.

«Io sono Giusy, invece.» Mi abbraccia e mi paralizzo.

Devo ammettere che per essere la prima volta che mi vede, è molto affettuosa.

«Io sono Alberto.» Due occhi color ghiaccio mi osservano attentamente, come se mi stesse scannerizzando.

«Tijana.» È l'unica cosa che riesco a far uscire dalle mie labbra.

«Sai, penso che saremo compagne di stanza d'ora in poi.» Pronuncia la ragazza al mio fianco e io le sorrido.

In fondo, è molto gentile. Penso che tra di noi nascerà una bella amicizia. Una volta in stanza, io ed Arianna iniziamo a parlare per imparare a conoscerci meglio. Io sono distesa sul letto. Tra il viaggio, la tensione ed il provino sono distrutta dalla stanchezza, mentre lei è seduta a terra.

«Che ne pensi dei ragazzi?»

«Simpatici.» Ipotizzo. Non posso giudicarli prima ancora di poter approfondire la conoscenza. «Sono tutti cantanti?» Continuo la conversazione.

«No, io e Daniel siamo ballerini.» Poi si acciglia. «E del tenore, che mi dici?» Si siede accanto a me.

«Mah, non saprei.» Sollevo le spalle.

«Ma hai visto che sguardo che ti ha lanciato?» Mi dà una gomitata sul fianco.

«E con questo?» Rido nervosamente.

«Prevedo scintille all'orizzonte.» Pronuncia, prima di tornare sul suo letto.

• •

Questo è il primo capitolo della storia, spero vi piaccia. Sto già iniziando a scrivere il secondo. Se riesco, lo posto più tardi. Inoltre, voglio dirvi che la mia previsione è di pubblicare un capitolo al giorno. A presto, bacini.

Mar.

Black & WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora