7. New meetings (Girl, you're a myth!)

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Erano passati un po' di giorni dall'inizio della scuola. Quel giorno sarebbe stato davvero importante: sarebbero stati comunicati i voti dei test d'ingresso e sarebbero stati stabiliti i posti a sedere in classe. Carole non aveva ancora stretto nessuna amicizia, ma quel giorno, ne era sicura, avrebbe conosciuto meglio le persone della sua classe, e magari avrebbe anche trovato qualche amico.
Messaggio da Aidan🤘🏻, 7:49 a.m.
Siiiiis oggi si fanno i banchi😨
Fu la notifica che apparve sullo schermo del telefono di Carole
Tu, 7:50 a.m.
Lo so! Hai deciso la canzone del giorno?

Tu, 7:50 a.m.
E comunque somigli a James Charles quando dici sis

Aidan🤘🏻, 7:51 a.m.
Naaaaah. Lui dice "sister" per esteso!😉

Tu, 7:51 a.m.
Giusto...

Tu, 7:51 a.m.
Aspetta... guardi James Charles?

Aidan🤘🏻 sta scrivendo...
Carole non fece in tempo a leggere la risposta di Aidan che dovette togliersi gli auricolari e spegnere momentaneamente il telefono per sentire quello che la ragazza davanti a lei le stesse dicendo.
-Posso... ehm... posso sedermi?

Vittoria aveva finalmente trovato un posto libero sull'affollatissimo autobus che l'avrebbe portata a scuola. E sul sedile vicino ad esso, eccola. Lei, la ragazza che aveva visto in classe. Quella dall'aria sveglia, che aveva consegnato il tema per prima. Chiedere il permesso per sedersi accanto a lei le sembrò un po' stupido, dopo che l'ebbe detto. Soprattutto per la reazione della sua interlocutrice. Infatti, la ragazza bionda la guardo con un misto tra ironia e divertimento nei grandi occhi scuri.
-Certo che puoi sederti. Me lo chiedi pure?
Non sembrava aver fatto la peggior figura del mondo. Una volta seduta, ebbe modo di osservare meglio la ragazza che aveva davanti. Capelli biondo miele, occhi castani, occhiali Ray-Ban tondi, lentiggini. Fisico da ballerina. Maglietta con il logo dei Queen, collana con i Doni della Morte, jeans larghi. Già dall'abbigliamento la adorava.
-Noi siamo in classe insieme, giusto?
Le chiese la bionda.
-Sì.
-Caroline Anderson. Ma puoi chiamarmi Carole.
Pronunciando queste parole Carole, come aveva appena scoperto chiamarsi, le tese una mano sorridendo
-Vittoria. E... preferisco Caroline.
-Cosa?
-Tu hai detto che posso chiamarti Carole. Ma preferisco Caroline.
Carole fece un piccolo sorriso.
-La gente mi chiama Caroline quando è arrabbiata...
-Allora è un vizio comune. Anche a me chiamano con il nome completo in caso di rabbia!
-Quindi... visto che anche io preferisco Vittoria a qualche soprannome, saremo sempre arrabbiate l'una con l'altra?
Il tono privo di ironia scatenò un accenno di risa in Vittoria.
-Spero proprio di no!
-Siamo in due allora.
Dopo qualche secondo di silenzio, la ragazza dagli occhi verdi riattaccò a parlare.
-Ti piacciono i Queen? E Harry Potter?
Chiese alludendo alla maglietta ed alla collana.
-Adoro tutti e due. Ascoltavo Under Pressure prima!
-E... ti piace anche David Bowie?
-Sissignora. Vuoi l'elenco di tutti gli artisti che seguo?
Senza aspettare la risposta di Vittoria, Carole si mise a elencarli tenendo il conto sulle dita.
-Allora... Mika è il mio idolo, insieme ai Queen ovviamente, poi ci sono... uhm, vediamo... i Pink Floyd, Stromae, gli Imagine Dragons, e... gli LSD.
-Non era una droga?
-È anche un gruppo. Labrinth, Sia e Diplo. LSD.
-Capisco. Ottimi gusti musicali, davvero. Sei un mito!
-Naaah. La mitologia è molto più interessante di me, oserei dire.
-Ti piace la mitologia, aggiunta al tuo essere un mito.
-Mi piacciono anche i libri e le ship gay.
-Può andare. Che libri?
-Libri fandom, e poi qualunque libro mi capiti in mano!
-Perfetto. Quali ship gay?
-Malec, Solangelo, Mikandy, Maylor, Newtmas,Scorbus, Fierrochase che non so neanche se considerare gay, e poi molta gente a caso, tipo gente che vedo per strada o Aidan con il primo tizio che capita a tiro.
-Ehm... okay. Ti piace qualche altra cosa?
-La fisica quantistica, i frattali e l'handlettering.
-Non ho capito niente di quello che hai detto, ma mi piaci.
-Ti piaccio...
-No, no, NO, NON IN QUEL SENSO.
-Ti prendo in giro, scema. A te piace qualcosa?
-Libri, mitologia, musica, farmi film mentali, stare con la gente...
-Stare con la gente?
-Basta doppi sensi.
-Sei tu che usi espressioni troppo ambigue. Non è colpa mia!
Parlando e ridendo, alla fine arrivarono a scuola. Chissà, magari si sarebbero fatte dei nuovi amici...
Non cedere nel doppio senso di ciò che hai appena pensato, Vittoria, non farlo.

The gifted freaks clubWhere stories live. Discover now