2. Aidan

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Ad Aidan piaceva molto raccontare di sé. Adorava mettersi in mostra, fare l'esibizionista, conoscere gente nuova... e pensò che la traccia fosse proprio adatta a lui. Cominciò a scrivere subito, senza neanche rifletterci su, scrivendo tutto quello che gli veniva in mente sulla sua persona.
Mi chiamo Aidan. Sono un ragazzo solare, e tendo sempre a ironizzare e a prendere le cose alla leggera. Adoro la musica, suono il pianoforte da quando ero piccolo, e pochi anni fa ho cominciato a suonare la chitarra elettrica (molto eclettico, lo so) ed ho formato una band con alcuni miei amici. Da grande vorrei diventare un musicista, non so se un cantante, il leader di una rock band di successo oppure un pianista, però di sicuro voglio fare musica. Passare la mia vita a fare quello che ha fatto il mio idolo:Freddie Mercury, che ammiro non solo musicalmente, ma anche per la sua personalità forte. La mia famiglia approva pienamente questa scelta: anche loro hanno contribuito a instradarmi nel "mondo dell'arte più spaccatimpani del mondo!" (come mia sorella ama definire la musica). Mia madre è violinista e mio padre pianista, quindi sono felicissimi che io voglia seguire le loro orme.
Parlando di cambiamenti, non credo di aver vissuto enormi cambiamenti psicologici, insomma, rimango sempre io! Forse più che altro sono emersi aspetti della mia personalità che non si erano ancora mai visti. Invece, anche se non importa, dal punto di vista fisico sono cambiato eccome, invece: quest'estate sono cresciuto di almeno 10 centimetri, mi sono tinto i capelli di viola e ho cambiato modello di occhiali.
In conclusione, beh, questo sono io!
Lo rilesse. Caspita, parlava principalmente di musica! Ed era scritto in modo molto informale. Ma andava bene. La prof. aveva detto di scrivere di sé. Qualsiasi cosa che lo rappresentasse sarebbe stata perfetta. Lui aveva parlato della musica. La musica lo rappresentava. Quindi era giusto. Dopo questa catena di ragionamenti, consegnò il suo tema, e passò il resto del tempo a strimpellare un elastico teso su un rotolino di nastro adesivo.
Il resto della giornata passò in fretta. Dopo poche altre ore di scuola si ritrovò a tornare a casa, ascoltando Bohemian Rhapsody, la canzone del giorno (gli piaceva stabilire una canzone che rappresentasse ogni giorno),con l'iPod clandestino che portava sempre nello zaino. Beh, un altro anno di scuola era iniziato!

The gifted freaks clubWhere stories live. Discover now