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Vendetta Dolce Vendetta

"Di qua" Will le fece cenno di avvicinarsi, indicandole l'inizio del fitto bosco.

Si appiattì ancora di più dietro un masso e allungò il capo.
L'Ordine della Fenice era radunato una decina di metri avanti a loro, ma dei loro nemmeno l'ombra.

Il ragazzo si alzò, stirandosi il mantello rosso, e con passo spedito raggiunse il gruppetto.

Emily ci soppesó un po': forse perché non era pronta a guardare i volti di quelli a cui teneva, forse perché aveva paura di aver lasciato un dolore troppo grosso da sopportare, nei loro cuori; ma di malavoglia si alzò anche lei, avvicinandosi.

"Albus" la ragazza rivolse un cenno col capo al vecchio professore.

"Light" le sorrise "penso non servano le presentazioni"

Emily sentì - con piacere - Moody ringhiare.
"Cosa ci fanno loro qui"

"Quante volte te lo devo ripetere che sono nostri alleati?" Silente alzò un sopracciglio, divertito.

"Che parola, alleati, diciamo solo che condividiamo gli stessi ideali" Will le cinse le spalle. Si avvicinò al suo orecchio "Gli altri dovrebbero essere già arrivati" le sussurrò.

"Cosa stiamo aspettando ad entrare?" Emily si strofinò le mani, impaziente.

"Due dei nostri sono andati a fare un ispezione del luogo" spiegò con calma Silente.

Emily inarcò un sopracciglio.
Con tutta probabilità potevano esserci stati tutti i mangiamorte, e loro ne avevano mandati solo due?

La sua poca fiducia diminuì quando vide uscire dal bosco James e Sirius.

Sentì la presa di Nott farsi più forte come per rassicurarla alla vista del fratello.

A prima impressione le sembrò identico, anche quando la squadrò da capo a piedi.

"Tutto libero" affermarono i due.

"Allora che senso abbiamo di rimanere?" chiese retorico Fabian.

Poi un urlo interruppe la quiete innaturale del bosco.

"Davvero?" scherzò William guardandoli in malo modo.

"Hurricane" sussurrò la ragazza, riconoscendo la voce di Jessica.

I suoi piedi incominciarono a muoversi da soli - in un moto involontario -, girandosi solamente per sentire il richiamo di Will, prima di entrare nel bosco.

***

Regulus corse in contro al mangiamorte che teneva puntata la bacchetta al capo di Elizabeth.

"Lo sento che sei solo una stupida mezzosangue, sai? Dal modo in cui tremi per la paura, dal tuo respiro troppo veloce, dal tuo modo di essere una sporca mezzosangue. E lo sai che fine fanno i mezzosangue come te?" chiese il mangiamorte all'orecchio della ragazza.

Gli mancavano ancora una trentina di metri per raggiungerli, e il mangiamorte sembrò accorgersene.

Riuscì a vedere le labbra di Lizzie mimargli un "addio", ed allora aumentò la velocità.

L'altro lo guardò beffardo.
"Avada Kedavra!"

Come un codardo si smaterializzò, lasciando Regulus solo, a guardare la vita scorrere via da Lizzie.

Osservò il vuoto impossessarsi dei suoi occhi, la lacrima solcargli il viso.

Cadde a terra, avvolta dal mantello colorato, mettendo un punto alla sua esistenza.