L'Ordine della Fenice

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"Cosa ci fate qui?" la Evans aggrottò le sopracciglia.
Che il preside avesse capito che la scorsa notte stesse girando per il castello alla ricerca di Potter e la sua banda di scapestrati e imbecilli?... pensò.

"Facciamo una visitina al Preside" Sirius sorrise passandosi una mano sui capelli e appoggiandosi al muro.

Remus le guardò confuso.
"Vi hanno mandato una lettera?"

"Ci hanno detto di venire qui" disse Emmeline porgendogli la lettera timidamente per confrontarle.

James si avvicinò a Remus.
"Sono uguali" dichiarò.

"Ma sei sicuro?" chiese Marlene confusa.

"Sicuro come quando Sirius fece evanescere i vestiti alla McGrannit e rimase..."

"... Non lo vogliamo sapere" Alice rabbrividí al solo pensiero di vedere o solo immaginare la McGrannit in calze e sottana.

"Ufff, ma quanto potete essere noiose!?" esclamò il povero Peter addentando il suo ultimo biscotto.

"Sarà uno scherzo" Marlene era scocciata, non riusciva a rimanere più di un minuto a cinque metri dal ragazzo che l'aveva tradita con un'altra delle tante.

Intanto Emmeline aveva incominciato ad attaccare discorso con il povero Lupin che, scocciato dai suoi discorsi aveva incominciato ad annuire ripetutamente.
Lei e Remus erano amici fin dall'infanzia siccome le loro mamme lavoravano insieme al San Mungo. Ancora si ricordava che l'amico le aveva detto che se avesse voluto lasciarlo per altri  amici normali avrebbe capito, ma lei aveva risposto che sarebbe rimasto con lei per tutta la vita.
Oppure ricordava ancora il giorno in cui Remus tornò dal Flourish and Blotts parlando di una bella ragazza bionda di nome Doe. L'avevano cercata tutto il pomeriggio per il paese, ma quando si era fatta sera avevano lasciato perdere. I due ragazzi l'avevano ritrovata pochi mesi dopo ad Hogwarts, ma Remus non aveva avuto il coraggio di parlarle.

"Scusate per l'attesa" Silente scese le scale del suo studio richiamando l'attenzione dei nove ragazzi del settimo anno.

"Si figuri professore" rispose Frank cortese.

Frank Paciock era un ragazzo alto e robusto, i capelli erano ricci e gli occhi marroni; era un ragazzo socievole ed educato, fidanzato da un anno con la stravagante Alice Prewett.

I ragazzi salirono le scale lentamente uno dietro all'altro perplessi.

Cosa voleva Silente da loro?... si chiese il giovane Black

"Gorgosprizzo" Silente fece spostare i due Gargoil poco lontani dalla porta e con calma l'aprí.

C'erano tanti uomini nel grande ufficio circolare del Preside intenti a scrutare e riconoscere i volti dei giovani ragazzi confusi.

"Papa?" chiese Potter riconoscendo il volto di suo padre. Era sempre più confuso. Cosa ci faceva suo padre dentro l'ufficio del Preside?

Il padre gli rivolse un piccolo cenno col capo e un sorriso.

"Qui, miei cari è presente gran parte dell'Ordine della Fenice" il Preside si fece cupo "L'ordine della Fenice è un gruppo di persone maggiorenni disposte a combattere Voldemort"

Molti dei presenti, al nome del mago oscuro trattennero il fiato, ma lei no, Lily Evans non aveva mai temuto quel nome. Col passare del tempo aveva incominciato ad essere consapevole del pericolo che correva lei, la sua famiglia e tutti quelli come lei, i "mezzosangue" con Voldemort in circolazione. Avrebbe sacrificato la sua stessa vita per proteggere quelli che amava.

"Ci sto" la anticipò Black senza esitazione. Il giovane, per colpa del suo cognome e della sua famiglia purosangue piena di princípi, aveva imparato a disprezzarlo più di chiunque altro.

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