-Quanto lo conosci, Mickie?- Chiese Luke con sguardo accusatore verso di me, tradendo la sua eccessiva gelosia ed io roteai gli occhi.

-Non importa, ciò che conta è che lo conosco abbastanza da difenderlo quando viene accusato in questo modo.

-Okei, questo discorso è ridicolo.- Ringhiò tirando indietro i suoi capelli.

-Sono d'accordo.- Risposi e mi sdraiai sul letto, ascoltando come imprecasse sotto voce per poi spegnere la luce della lampada sul comodino. Che bel finale di serata.

(...)

I deboli raggi del sole filtrarono nella stanza il mattino seguente, e mi colpii mentalmente per non aver chiuso le finestre la sera precedente. Mi sedetti sul letto ed osservai Luke ancora dormiente, ed anche se mi dava le spalle, riuscivo a intravedere il suo profilo, i capelli un po' disordinati sul cuscino, e come di tanto in tanto si sentiva russare flebilmente, e in quell'istante mi pentii di aver discusso di quelle sciocchezze la sera prima, eravamo entrambi stanchi e abbiamo reagito in maniera esagerata. Mi avvicinai un po' più a lui, e gli accarezzai i capelli, portando verso su la frangetta che gli copriva la fronte per guardare meglio il suo volto, ripetei automaticamente la stessa azione, e in quel momento, finalmente capii quanto fossi profondamente e pazzamente innamorata di Luke Hemmings. Dopo averlo contemplato per qualche altro secondo, decisi di alzarmi dal letto, ma quando la mia mano si staccò dai suoi capelli, ne sentii un'altra afferrarmela.

-Per favore, non fermarti.- Sussurrò con gli occhi chiusi e sorrisi, sapevo quanto gli piacesse essere toccato fra i capelli, ed era stato sveglio per tutto il tempo in cui l'avevo fatto. Continuai quindi a svolgere quell'azione fin quando aprì gli occhi -Mi dispiace per ieri Angelo, non so cosa mi sia successo.

-Dispiace anche a me.- Alla fine tolsi la mia mano dai suoi capelli. -Ero stanca, ancora un po' brilla e...

-Va bene, fa niente, stenditi un po' con me prima che Chris arrivi ad urlare alla porta, so che lo farà, sembra che abbia un fottuto radar ogni volta che stiamo tranquilli nei nostri momenti.- Disse carezzando la parte del materasso affianco a lui, mi sdraiai e lo osservai per qualche secondo, passandogli la mano lentamente lungo il braccio, sentendo la sua pelle calda sotto il mio tocco.

-Stai dicendo che stiamo per avere uno dei nostri momenti?- Chiesi maliziosamente mentre, sdraiata accanto a lui, lasciavo sul suo collo morbidi baci.

-Sì, a come le tue labbra segnano questa zona Irwin.

-E questa zona?- Chiesi scendendo con le mie labbra dal collo al petto, seguendo il sentiero che mi condusse all'ombelico, lo sentii sospirare mentre i miei baci si prolungavano avvicinandosi a quella parte del corpo, che si iniziò a svegliare.

-Io potrei anche abituarmi ad iniziare i giorni in questo modo, Angelo.- Lo udii mormorare mentre i miei baci si fermarono sui suoi boxer per tornare al suo petto, seguendo poi il collo e finire con la bocca. Feci sfiorare le nostre labbra, provocandolo senza unirle in un bacio. -Potrei abituarmi alla tua presenza nel mio letto tutte le mattine.- Le sue mani che si trovavano ad afferrare la fine della mia maglia, la tolsero velocemente, così da unire le nostre labbra, e le stesse mani finirono sulla mia schiena, per attaccarmi al suo petto. Sorrisi quando sentii come una di esse scese fino al mio culo, premendolo. Morsi il suo labbro inferiore lentamente tirandolo più vicino a me, provocandogli un gemito nello stesso momento in cui la porta si spalancò.

Rebellion || L.H. [ Italian traslation ]Where stories live. Discover now