64. Il cacciatore e la preda.

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-Guardami.- Sussurrai e provai a scappare, ma la sua mano riuscì a fermarmi, afferrandomi i capelli, per poi spingere il mio corpo alla macchina.

-Credo di no, piccola, ho altri piani per te.- Sussurrò e quando la sua bocca baciò e leccò poi il mio collo, mi vennero i brividi dal disgusto e d'istinto per scacciarlo, la mia gamba si sollevò, con l'intento di colpirlo sul ginocchio, ma fui fermata dalla sua mano. -Davvero mi credi un tale idiota?- Rise e mi spinse a terra. Si fermò proprio lì, mentre mi alzai dolorante e iniziai a correre. -Ho sempre preferito il gioco del cacciatore e della preda! Rende tutto molto più divertente! Proprio come nei mesi scorsi, piccola!- Lo sentii gridare mentre imboccavo la prima curva a sinistra. -Ci vedremo presto!

(...)

-Shh, shh. Andrà tutto bene. Shh, tranquilla.- Sussurrò mio fratello contro i miei capelli, stringendomi a lui con le sue braccia mentre io continuavo a piangere ed urlare. -Sono qui, va tutto bene, tranquilla.- Dopo aver seminato Mark ed essermi accertata che non mi seguisse, chiamai Ashton, che doveva trovarsi a casa di Travis, secondo ciò che mi era stato detto, potendo poi vedere ancora qualche livido sulla sua faccia, sicuramente grazie agli scagnozzi di Mark.

-Lui sta giocando con me, Ashton.- Sussurrai mentre mio fratello teneva il suo mento poggiato sulla mia testa.

-Lo so, piccolina, lo so.- Rispose stringendomi nuovamente fra le braccia, a farmi capire che lui c'era, lasciandomi poi un bacio sulla testa.

-Ti ho portato questo, è il primo caffè che faccio, quindi non...- Disse Travis porgendomi la tazza, grattandosi la nuca mentre io ne bevevo un sorso.

-Va bene, anche se ci sono voluti quindici minuti per farlo.- Provai a scherzare guardandolo con un sorriso.

-Okei, ma non guardarmi in quel modo, confesso avevo provato a farlo ma ne era uscito con un odore infernale, e quindi sono sceso al bar e ne ho ordinato uno.- Confessò rapidamente sopraffatto e risi piano.

-Grazie.

-Grazie?- Chiese come se aspettasse un insulto.

-Grazie per il caffè e per avermi aperto la porta.

-N... non è niente, puoi fermarti questa notte qui se vuoi, Ashton ci starà sicuro fino a quando dovrà alzarsi presto per consegnare...

-No, Ashton, non puoi continuare a lavorare per lui.- Lo interruppi rapidamente, mettendomi a sedere.

-Non parlarmi come se non lo sapessi, M, se lo faccio sarà quando mi porteranno in fin di vita dalle botte.

-Ma... possiamo denunciarlo, è l'unico modo per mettere fine a tutto questo incubo.

-Mickie, Mark controlla tutta Holmes Chapel, e senza esagerare, sarebbe capace di controllare tutta l'Inghilterra, non lo sappiamo, l'unica cosa certa è che sappiamo che persona sia e cosa c'è sotto di lui, la sua influenza sulle persone. Credimi, starò bene.

-Ma lui, e papà, e...

-I cattivi non muoiono mai, piccola.- Scherzò dedicandomi un sorriso per tranquillizzarmi, scrollando le spalle.

(...)

Mio fratello si era addormentato sul divano mentre io continuavo a guardare il film che stavano trasmettendo a quell'ora, anche se non mi interessava affatto, lo guardavo e basta senza seguirlo, cercando di distrarmi da tutto ciò che mi era successo, problema che tecnicamente c'era sempre stato, però che avevo in qualche modo deviato fino a quel momento.

-Penso che tu debba riposare, M.- Disse Travis comparendo dietro di me, con in mano un bicchiere con dentro del whisky, a quanto sembrava.

Rebellion || L.H. [ Italian traslation ]Where stories live. Discover now