23. Riposo

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LOGAN POV

Era passata una settimana e Jennifer continuava a stare nella sala d'aspetto vicino alla camera di suo fratello.

Io potevo solo starle vicino. Ma non potevo neanche parlare, perché in momenti come questi qualsiasi discorso non è di aiuto.

"Jen vuoi andare a casa di Andrea a lavarti o solo dormire su un letto al posto di queste sedie scomode?"

"Grazie Chiara, ma preferisco stargli vicino."

"Jen, sto io qui. Ti chiamo se succede qualcosa. Devi dormire. Hai delle occhiaie spaventose: sembri un panda."

"Okay, le chiavi?"

"Tieni"

Ero rimasto ad ascoltare la conversazione di Chiara e Jennifer senza parlare.

"Logan tu cosa vuoi fare?"

"Vengo con te"

"A dopo Chiara"

Salimmo in macchina e ci avviammo verso casa di Andrea.

All'inizio nessuno parlò, non avevamo accceso la radio.

Decisi di parlare.

"Sei bellissima anche con le occhiaie."

"Ehm"

Jen era distrutta, non reaggiva a nessun mio complimento.

"Hai intezione di stare così ancora per un po'?"

"Logan, una delle persona a cui tengo di più è in coma da quasi due settimane. Cosa dovrei fare?! Saltare per tutta Milano, ridere, scherzare e cantare allegramente con i miei panda personali?!

Sai cosa vuol dire?

Non sto bene, sono triste e vorrei essere al posto di mio fratello, quindi ti prego di evitarmi."

Non dissi nulla, in fondo era quello che voleva. Entrammo in casa di suo fratello.

Era enorme. Ma neanche la bellezza di quella casa mi poteva distrarre da l'umore di Jennifer.

Andai sul divano mi sdraiai, anche io ero stato per parecchio tempo su quelle seggiole scomode, senza dormire in un letto o in un qualcosa di simile.

Piano piano i miei pensieri scomparirono. Mi ero addormentato.

I tuoi occhi come droga per meWhere stories live. Discover now