~Agli studios~

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Siamo esattamente in pieno centro a Seoul, il che è abbastanza normale calcolando che stiamo andando in degli studios.
Appena parcheggiati in un posto privato siamo entrati in un "palazzo", interamente vetrato e alto.
Entriamo dentro e i ragazzi mi fanno subito strada in questo lungo corridoio, ci sono porte ovunque. Per chi non lo conosce come posto potrei assicurare che basta un attimo per perdersi. Proprio per questo motivo starò attaccata a loro.
«Bene, direi che da qua i ragazzi possono andare nei rispettivi studios, io ti faccio fare un giro » mi propone Jimin tutto allegro
«Sei sicuro che non sia un problema? Non devi fare qualcosa di più urgente? »
« Per adesso no, le prove le faremo tra circa un'ora »
«Okay allora va bene » gli sorrido e ci dividiamo dal gruppo, ma non prima che potessi osservare Tae indicarmi con il dito e farmi l'occhiolino. La ragazza che riuscirà a tenergli testa sarà una santa!
Lungo il corridoio cammino pari a Jimin, che è del tutto rilassato, e questo mi fa contenta, perché anche io lo sono, forse.
Apre una grande porta bianca che rivela la sala in cui ballano per la maggior parte del tempo. È adornata da un enorme specchio, e il pavimento è fatto in parquet. Nella parete frontale allo specchio c'è l'enorme scritta "BigHit entertainment" in blu e sulla sua destra ci sono degli armadietti bianchi, dove sicuramente tengono le loro cose personali. Infatti Jimin si avvicina a uno di questi e lo apre con la chiave, riponendoci dentro cellulare, cuffie, e la piccola borsa che si era portato appresso.
«Forse è meglio se ti tieni il cellulare, così trovano uno di noi due in caso »
«Ma-nessuno di voi ha il mio numero... »
«Ehmm. Il manager lo ha per quando hai lasciato la documentazione e le cose personali, e lo ha passato a noi, spero non ti dispiaccia»
«Oh... no sono solo un po' sorpresa »
«Ti chiedo scusa da parte sua per non averti chiesto il permesso, molto spesso fa di testa propria, ma ovviamente lo ha fatto anche per la tua incolumità »
«È stato gentile dopo tutto, va bene così » gli sorrido
«Comunque questo è il posto dove proviamo, ti piace? »
« Si, è davvero tanto grande e accogliente. Oggi proverete qua? »
«Si esattamente, qua ovviamente metteremo una sedia così potrai sederti »
«Posso stare anche in terra non è quello il problema ahahah » mi sorride e andiamo avanti
«Okay ora ti faccio vedere le altre stanze »
«Si » lo seguo fuori dalla sala e proseguiamo in un paio di corridoi collegati uno dopo l'altro, e mi sono già persa.
Lungo un altro corridoio a L ci sono varie stanze, con il sensore della password a fianco, da qui deduco che si tratti degli studios dei ragazzi. Sulla sinistra c'è la prima porta
«Questo è lo studio di Suga, sarai molto fortunata se riuscirai ad entrarci »
«Mh, vedremo »
Andiamo avanti, con la seconda porta sempre a sinistra.
«Questo è di Tae, sono sicuro che più tardi ti farà vedere cosa c'è all'interno, ma mi raccomando non rimanerci troppo » lo guardo davvero stupita perché ancora non ha fatto nessuna espressione facciale strana, sicuramente non si è accorto di quello che ha detto.
Esattamente nell'angolo del corridoio, quindi di fronte a noi, c'è un'altra porta « Qua c'è lo studio di Nam, se ci vorrai entrare glielo puoi chiedere »
«Non vorrei invadere troppo la privacy»
«Tranquilla, nel mio ti faccio entrare, anche perché non vorrei che dimenticassi quello che ti ho chiesto » immediatamente divento rossa in volto. Ora cosa faccio? Non ho ancora preso una decisione.
«Tr-t-tranquillo non-l'ho dimenticato »
«Meno male. Okay guarda qua questo è il mio studio » indica una porta bianca vicina a quella di Nam, ora si che il cuore mi esce dal petto!
«Aspetta un secondo » mi dice avvicinandosi al sensore per inserire la password, così per fargli capire che non mi interessa sapere quale sia mi giro dall'altra parte. Il rispetto prima di tutto! Apre la porta, mi guarda e mi chiede di entrare, e io inizio subito ad "ispezionare" il posto, cercando di non far caso al fatto che il suo petto è premuto praticamente contro la mia schiena. Ok sto sudando!
Non ci sono strumenti musicali, ma c'è una bella scrivania con un microfono, computer e molto scaffali dove ci sono riposte cose interessanti di ogni genere. Inoltre, attaccato al muro, c'è un bel divano dall'apparenza comoda.
«Vuoi sederti? »
«Si grazie » mi siedo nel divano e continuo a osservare come le pareti scure si intonano perfettamente con il tutto. È davvero un bello studio!
«Vuoi qualcosa? Bevanda o da mangiare?»
«No grazie sto bene così, mi piace molto il tuo studio lo sai? »
«Grazie, anche a me piace molto, qua ci passo molto tempo ma non mi piace stare solo »
«Si bhe dalle dirette una volta avevi rubato la cena di Jin per farlo mangiare in camera tua ahahah »
«Oddio te ne ricordi? Non so quanto tempo è passato da quella live... »
«Io ho visto tutte le vostre live »
«Ah davvero? » si avvicina a me sedendosi a tale punto da poter toccare con le sue gambe le mie cosce. Mi fissa insistente ogni parte del viso
«Sei molto carina Kyo, non ci posso credere che non hai un ragazzo che ti sta dietro»
«Passo molto inosservata dove abito io»
«non sei passata inosservata a me» si avvicina ancora di più, la sua faccia è a 10 cm dalla mia.
Sospiro sonoramente, l'aria è davvero tanto calda, oppure sono io? Sì sono io.
Da 10 cm sono diventati 5, e lui si avvicina sempre di più, sono pietrificata
«Ji-Jiminie... ch-che fai? »
«Niente, assolutamente niente» vicino vicino e sempre più vicino.
D'improvviso la suoneria del mio cellulare si fa viva a volume molto alto, il che mi causò un infarto e uno scatto come una molla, andando a sbattere contro la faccia di Jimin che adesso ha la faccia tutta contratta per il dolore, così come me. Guardo la schermata, è un numero che non conosco. Faccio vedere lo schermo a Jimin
«rispondi-aaaa- è Tae »
Accetto la chiamata e rispondo, dall'altra parte Tae non spreca tempo
«Forza piccioncini venite nella sala prove, qua stiamo per iniziare »
«Tae appena arrivo lì giuro che ti soffoco, insomma non farti sentire! »
«Tranquilla tranquilla, fate in fretta »
«Arriviamo » mi rigiro verso Jimin mentre ripongo il cellulare in tasca, e lo trovo ancora dolorante «Ti serve del ghiaccio? »
«no stai tranquilla, ma posso dirti che hai la testa più dura della pietra
«Scusami... dobbiamo andare »
«D'accordo »
Si alza scocciato dal divano e insieme ci dirigiamo verso la sala prove.

«Finalmente siete arrivati, dai iniziamo- dice Suga, si vede che ha molta voglia di sfogarsi
«Okay allora ragazzi io direi di iniziare con un riscaldamento con canzoni "vecchie" poi procediamo a quelle dell'ultimo album»
«D'accordo » dice Tae e tutti insieme si mettono in postazione per svolgere la loro coreografia, iniziando con "dope".

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scusate se il capitolo è un po' corto, ma dovevo per forza dividere "agli studios" in più parti, sennò sarebbe stata troppa roba tutta insieme. Spero che questo racconto vi stia piacendo, e grazie infinite per leggerlo❤️❤️❤️

Due settimane tra i BTS Where stories live. Discover now