CAPITOLO 15-L'USCITA

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 -Ragazze, oggi shopping!- Rebekha è così felice di fare compere. A me non dispiace. Claire sembra sia ad un funerale, non le piace proprio l’idea di comprare vestiti.

 -Ci dobbiamo per forza andare? Io ho già molti vestiti! Jeans, felpe, magliette, ne ho a bizzeffe!-

 -Si, ma qualcosa di elegante? Alla festa di Taylor dovremo vestirci bene!- stanno iniziando ad alzare la voce. Non voglio risse in camera mia!

  -Ho due camicette e dei jeans non strappati!- molto eleganti devo dire…

 -I jeans non sono ammessi, a meno che tu non sia un maschio, mentre per camicette cosa intendi? Se sono carine puoi prendere una gonna da metterci sotto-

 -Niente gonne! Comunque le mie camicette sono più che carine. Sono camicie da uomo con le maniche tagliate. Sono molto eleganti!-

 -Cosa?! Non vanno assolutamente bene! Usciamo da questa casa, altrimenti il centro commerciale chiude e noi non abbiamo ancora comprato nulla!- io e Beca siamo uscite da casa mia trascinando con la forza Claire, che intanto si dimena ed urla insulti contro di noi ai quattro venti. Dopo circa venti minuti di grida, strattoni e sguardi da tutte le persone che incrociavamo per via degli acuti che lanciavano Claire e Beca, abbiamo raggiunto il centro commerciale. Finalmente quelle due si sono calmate.

 -Ok, siamo arrivate. Abbiamo esattamente tre ore e trentasette minuti e quattordici negozi da vedere, tra vestiti, accessori e scarpe. Dobbiamo sbrigarci!- Beca è molto informata su questo! Sembra passi molto tempo qui, si può supporre da questa sua conoscenza e anche dal fatto che in due giorni mi ha parlato della sua passione per i vestiti. Almeno non è una fissata, psicopatica, manica che ha bisogno di andare in terapia.

 -Vi prego lasciatemi qui, oppure uccidetemi, ma non fatemi entrare!- spero che non ricomincino a litigare.

-Ancora a lamentarti? Basta, vieni e non rompere, altrimenti cosa dirà Calum del tuo abbigliamento?- l’ha capito anche Rebekah? Allora è davvero molto evidente! O lei ha un radar particolare per individuare le cotte della gente. No, quest’ipotesi non regge, meglio la prima.

 -Che centra Cal adesso?- Claire si sta agitando.

 -Come che centra? Lui ti piace e si vede. Penso che gli farebbe piacere vederti in quel modo e così potresti conquistarlo. Capito ora?- non ha tutti i torti.

 -Non è vero! Lui non mi piace. È simpatico e carino, lo ritengo interessante, ma solo come  amico, niente di più- come si capisce che mente! È diventata tutta rossa. Sembra un cucciolo di panda. È troppo tenera!

 -Sei diventata tutta rossa! Ho ragione io-

 -E se anche fosse? Muoviamoci, prima iniziamo lo shopping, prima lo finiamo e prima possiamo fare quello che voglio io. Quindi, muovetevi!- un attimo fa non voleva neanche guardare il centro commerciale  ed ora ci dice di sbrigarci perché è impaziente di entrare e comprare qualcosa di carino. Allora la mossa di mettere in mezzo Calum ha funzionato!

Varchiamo la porta d’ingresso di quell’enorme edificio ed andiamo verso il primo negozio. Non troviamo nulla di soddisfacente. Questa storia va avanti per altri cinque negozi. Al settimo, dopo aver provato una miriade di abiti ed esserci stancate tutte quante, troviamo dei vestiti molto carini. Claire prova un abito senza spalline, sopra il ginocchio stretto in vita per poi cadere morbido lungo i fianchi, che va dal turchese acceso al blu intenso, sfumando tra queste tonalità dall’alto verso il basso. Beca trova un vestito con delle spalline sottili, rosso nella parte superiore e con la gonna arancione. I due colori sono divisi da una cintura gialla evidenziatore. Questo capo cade ed ha la stessa lunghezza di quello che ha provato Claire. Queste caratteristiche le possiede anche l’abito che provo io. È porpora, monospalla, con una cintura nera spessa in vita. Decidiamo che questi tre sono i vestiti adatti per la festa di sabato, così andiamo alla cassa per pagare e chi ci troviamo davanti? Un ragazzo con un cartellino sul lato destro del petto agganciato tramite una spilla ad una maglia rossa. Sopra il tesserino c’è scritto il nome. E quando lo leggo rimango stupita. Dal cappellino indossato da questo fuoriescono disordinatamente dei ciuffi verdi.

 -Michael?! E tu che ci fai qui?!- non ci credo, quello è mio cugino!

 -Lavoro. Che c’è di male? Sto solo guadagnando dei soldi-

 -In un negozio di vestiti? Non ci posso credere!- ho alzato gli occhi al cielo e, un attimo dopo che li ho fatti ritornare sul volto di Michey, ho notato che il suo sguardo si è spostato velocemente verso il mio. Che stava guardando prima?

 -Tieni, questo è quello che prendiamo- Rebekah sta posando tutto sul bancone della cassa. Mentre metteva tutto lì, ho notato un movimento rapido della sua bocca. Si è leggermente aperta. Michey, in quel momento, ha aperto leggermente le palpebre. Tutti e due in meno di un secondo erano tornati come prima,  ma quelle reazioni per chissà cosa non mi erano chiare. Che sta succedendo a quei due?

 -Ecco a voi ragazze, sono cinquantasette dollari e novantacinque-

 -Metti tutto sul conto  Prescot. Grazie mille, a domani!-

 -Grazie a voi e a domani!- dopo il saluto Beca è leggermente arrossita, mentre sulle labbra di Michael si è dipinto un sorriso a trentadue denti. Ok, qui c’è qualcosa che non va tra quei due. E penso di sapere cosa sta succedendo. Devo parlare con Ash. Dopo cinque minuti dall' essere uscite dal negozio di vestiti decido di tornare da mio cugino per chiedergli il numero di Ashton.

 -Ragazze, credo di aver lasciato il cellulare al negozio dove abbiamo comprato i vestiti, vado a prenderlo e torno ok?- speriamo che ci caschino.

 -Ok ma muoviti. Noi siamo qui a cercare delle scarpe. Ci vediamo dopo- sì! Ci hanno creduto! Torno da mio cugino velocemente, per fortuna nessuno è in fila alla cassa.

 -Michey! Ho bisogno di un favore-

 -Spara, ma in cambio voglio QUELLA COSA-

 -Ancora? Non sei un po’ troppo grande per quello?-

 -Niente scuse, o me lo dai, o niente favore-

 -Ok, tanto a me non piace più-

 -Cosa?! Come fai a dire certe cose?! È bellissimo!-

 -Solo a te può piacere ancora, insomma hai diciassette anni e ancora ti piacciono i My Little Pony!-

 -Sì, qualche problema?-

 -Ok, avrai quello stupido pupazzo, ma…-

 -Non è stupido! È adorabile- i suoi occhi si sono spalancati e la sua voce è diventata più acuta del solito. È tenerissimo!

 -Va bene, non è stupido. Ora mi fai questo favore?-

 -Certo, ma appena finisco il turno vengo a casa tua a prendermi il peluche-

 -Perfetto. Mi dai il numero di Ash? Devo parlargli di una cosa importante- dopo aver scritto il numero che mi interessa ho salutato Michey e sono tornata al negozio in cui ci sono Beca e Claire.

 -Ce l’hai fatta ad arrivare! Dai provati queste, sono bellissime e visto che non vuoi i tacchi le abbiamo prese basse- Claire, dopo aver pronunciato queste parole, mi ha dato delle ballerine nere semplici ma belle.

 -Mi piacciono! E mi stanno pure. Voi cosa avete preso?-

 -Io un paio di scarpe gialle con tacco dieci aperte, mentre Claire ha preso le tue stesse, solo blu notte- dopo aver pagato, o meglio, dopo aver messo sul conto Prescot la spesa, siamo andate a comprare gli accessori. L’idea era quella, ma non abbiamo trovato nulla di soddisfacente. Le uniche cose che abbiamo preso sono state delle pochette, una gialla per Beca, una blu per Claire ed una nera per me. Siamo pronte per sabato!

SPAZIO ALL'AUTRICE

Sono di nuovo io, zalmoo, che torna all'attacco con un capitolo ambientato in un centro commerciale (posto che, come Claire, odio!). Le ragazze fanno spese per la festa di Taylor! Per quella dovrete aspettare ancora, non ho molto tempo per scrivere, di certo ne parlerò tra un po' di capitoli. Sappiate solo che è mooltoo importante. Basta spoiler, mi ritiro, ho fame e sto aspettando il pullman che non passa più! Dopo questo sfogo che non fregherà a nessuna di voi, vi saluto. Ciao!

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"You&I //Luke Hemmings" di irvaskendii

"Basically || Niall Horan" di xrebekhax

"Addicted to you || Luke Hemmings" ed il suo sequel "My Happy Ending || Luke Hemmings" di Lets_Get_Out

Not Again || Luke HemmingsWhere stories live. Discover now