capitolo diciannove

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We're born in the moonlight
Ain't no fantasy
Can't breathe in the sunlight
Gotta hide your heart 

We're born to be sad, sad, sad, sad
Suffer to be glad, glad, glad, glad 


Nonostante le temperature si stessero lentamente rialzando, segnando l'imminente arrivo della primavera, Seokjin era ancora stretto all'interno del suo cappotto, con avvolta attorno al collo la sua preziosa sciarpa, mentre aspettava l'arrivo di Namjoon davanti all'entrata del parco.

Si erano dati appuntamento per vedere assieme la super luna che era stata annunciata qualche settimana prima e, a vedere come si comportava il suo ragazzo, sicuramente non avrebbe potuto fare altro che acconsentire. Gli occhi di Namjoon avevano cominciato a brillare di una luce propria, come se all'interno di essi fosse racchiusa un'intera galassia, nella quale Seokjin non faceva altro che perdersi. Lo sentiva spesso parlare della luna e nelle sue parole c'era ammirazione e magia e amore. Si sarebbe proprio potuto dire che Namjoon amasse profondamente quell'astro, quasi fosse un primo amore; il suo sentimento era così profondo che Seokjin, per un istante, aveva percepito una punta di gelosia in fondo all'anima.

Strofinò i palmi delle mani contro il tessuto all'interno delle tasche del cappotto. Aveva ripreso a cominciare a sudare al solo pensiero di Namjoon, fantastico. Succedeva sempre così; ogni volta che pensava a lui, il cuore cominciava a perde dei battiti e le mani iniziavano a sudare. Sembrava proprio che quella non fosse una semplice cotta, ma di quello se ne era reso conto già da tempo, doveva solamente trovare il modo ed il momento giusto per dirglielo.

"Spero di non averti fatto aspettare troppo" disse una voce alle sue spalle, ma ancora prima che lui parlasse, Seokjin aveva già percepito il suo arrivo. Sentiva il suo profumo raggiungerlo ancora prima che lui si avvicinasse, questo perché ne metteva una quantità sproporzionata da quando il maggiore gli aveva confessato che a lui piaceva fin troppo.

C'mon y'all, moonchild, moonchild
That's how it's supposed to be
Yeah all these pain and all these sorrows
That's our destiny, see?  


Seokjin sorrise, voltandosi verso di lui e scosse appena la testa, avvicinandosi per lasciargli un leggero bacio sulle labbra. "Non sono arrivato da molto, non devi preoccuparti" disse poi, prima di tirare fuori una mano dalla tasca e afferrare la sua, trascinandolo all'interno del parco in cui, come aveva già potuto constatare, molte coppie stavano già passeggiando.

Quando le loro dita si intrecciavano, tutto era così.. giusto

Il maggiore non poteva non sorridere davanti all'evidenza. Stare insieme a Namjoon era giusto, tutto ciò che stavano vivendo era giusto. Sembrava essere stato scritto da qualche parte che loro si sarebbero dovuti incontrare, in quel particolare momento della sua vita in cui il passato stava per soccombere ancora una volta e lui, per quanto ci provasse, stava perdendo le energie per combatterlo.

You and my life was like this
We gotta dance in the rain
Dance in the pain
Even though we crash down
We gon dance in the plane  


"Che ne dici se prima di andare a prendere un posto per questo evento, prendiamo qualcosa di caldo?" domandò Namjoon, distraendolo dai suoi pensieri. Seokjin annuì e gli sorrise appena, lasciando la sua mano quando il ragazzo si offrì di pagare per entrambi.

Si portò entrambe le mani dietro la schiena, mentre aspettava, lasciando che le dita giocassero tra loro proprio come farebbero quelle di un bambino i cinque anni mentre aspetta, timido, che la sua prima cotta torni di corsa da lui. Al solo pensiero, le guance presero a colorarsi ancora più di quanto non fossero per il freddo.

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