capitolo venti

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"Incredibile, Yoongi-hyung, semplicemente incredibile!". La voce di Namjoon non riusciva a contenere la sua meraviglia mentre prendeva un altro po' di riso da mangiare insieme alla carne che Seokjin aveva appena cucinato.

Namjoon stava rileggendo - ancora una volta - uno dei tanti testi che Yoongi aveva scritto qualche tempo prima, intitolandolo Give it to me. Più volte aveva confidato a Seokjin che non riusciva a credere che quel ragazzo scrivesse dei versi così tanto aggressivi e di impatto; d'altronde sembrava del tutto innocuo - pft, innocuo, certo, non mancava di brontolare Seokjin - eppure la sua lingua bruciava letteralmente chiunque.

Infatti Yoongi credeva al detto le parole feriscono più di una spada, ma sapeva come e quando usarle, e quando era arrabbiato con il mondo, con chi faceva l'impossibile per avere successo a discapito degli altri, ma soprattutto con se stesso, non riusciva a fare a meno di prendere carta e penna e lasciare che fossero i suoi pensieri ed il suo animo a prendere il sopravvento. Era così che si liberava dell'orribile peso che aggravava sulle sue spalle.

"Ha la lingua più affilata di un coltello" mormorò Seokjin, continuando a mangiare ciò che aveva cucinato, ridacchiando appena nel vedere Yoongi alzare gli occhi al cielo.

"Detto da te potrebbe suonare come un insulto, ma lo prenderò come un complimento" disse Yoongi increspando appena le labbra prima di aprirsi in un sorriso che non fece altro che irritare Seokjin.

"Tutta questione di punti di vista" rispose il maggiore scrollando appena le spalle, prima di puntare lo sguardo su Namjoon che, ancora una volta, rileggeva il testo della canzone. Seokjin lo trovò dannatamente adorabile con le labbra schiuse e lo sguardo concentrato. "Se vuoi - disse poi, rivolgendo un piccolo occhiolino a Yoongi - il disgraziato ha preparato anche una base per quella canzone".

"Hyung!" esclamò il minore, guardando Seokjin come se gli avesse appena tirato un pugno dritto sul naso. Non si aspettava minimamente che il suo migliore amico andasse a spifferare in giro certe informazioni che, se aveva detto solamente a lui, forse aveva anche i suoi motivi.

"Davvero? WOW! - esclamò Namjoon, alzando lo sguardo prima su Seokjin e poi su Yoongi con gli occhi che brillavano di una nuova emozione - ti prego, hyung, posso sentirla? Anche io me ne intendo un po' di produzione musicale, mio zio è un famoso produttore a Ilsan".

Entrambi i ragazzi si voltarono verso di lui, spalancando leggermente gli occhi. Seokjin perché non ne aveva mai sentito parlare, Yoongi perché forse poteva avere la possibilità di far sentire le sue creazioni a qualcuno che ne sapeva più del suo coinquilino.

"Hop hop! Corro al pc!" esclamò Yoongi alzandosi dal tavolo per correre nella sua stanza e preparare tutto il necessario per far sentire al minore ciò che aveva composto.

"Oddio, per un secondo mi è sembrato di sentire Hoseok - ammise Seokjin, scuotendo appena la testa, voltando poi lo sguardo verso Namjoon - Moonie, perché non vai anche tu, sbrigati prima che Yoongi venga a cercarti e trascinarti con la sua forza da nano delle caverne".

Namjoon sentì le guance andare completamente a fuoco per il nomignolo che il suo ragazzo aveva preso ad utilizzare. Da quando avevano avuto quell'appuntamento al chiaro di luna, Seokjin aveva pensato bene di cominciare a chiamarlo così.

Namjoon si alzò da suo posto a tavola e si avvicinò al maggiore, portando una mano sulla sua guancia. Senza dagli il tempo di reagire, gli sollevò il volto e si abbasso verso di lui, facendo scontrare le loro labbra, contro le quali sorrise nel sentirlo rispondere al suo improvviso bacio.
Amava la sensazione delle sue labbra sulle proprie; come sembrava fossero state plasmate per appartenersi, il sapore di quei baci che contenevano tutto e non contenevano niente. Un altalenare da un'emozione ad un'altra, con la voglia di averlo ancora più vicino, ancora più nel cuore.

Si scostò lentamente da lui, continuando a far sfiorare le loro labbra, mettendo in mostra le sue meravigliose fossette. "Domani sera, il mio appartamento, solo io e te" sussurrò, lasciando un altro piccolo bacio sulle sue labbra, prima di allontanarsi e raggiungere Yoongi nella stanza accanto.

Seokjin rimase immobile, mentre le sue guance avevano preso ad andare completamente a fuoco. Dannato Kim Namjoon, pensò nascondendo il volto nei palmi delle mani, lasciando che sulle sue labbra si formasse uno di quei sorrisi che solamente Namjoon era in grado di provocargli.

MOON | NamjinWhere stories live. Discover now