16. Why Did You Bring Me Here?¿

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Non mi sono mai, e dico mai, svegliata alle quattro del mattino per prendere un aereo. In realtà, non ho dormito e non ho mai preso un aereo, ma sono dettagli. Sono sicura di avere delle occhiaie enormi ed una faccia da pesce lesso, ma poco mi importa. Sono troppo stanca per curarmi del mio aspetto.

"Ecco il tuo cappuccino, ti ho preso anche una ciambella al cioccolato, sembri aver bisogno di zuccheri" Ridacchia Calum, porgendomi un sacchetto ed un bicchiere. Faccio un piccolo sorriso, afferrandoli con delicatezza.

"Grazie, sei un angelo" Mormoro, prendendo subito un lungo sorso della bevanda. Siamo in aeroporto da più di un'ora e stiamo per imbarcarci, quindi dovrei muovermi a mangiare. Sono le sette del mattino, Cristo.

"Sai, struccata sei molto più carina, potrei abituarmici" Alzo gli occhi al cielo, scuotendo divertita la testa. Sono orribile, vorrei davvero sapere dove diavolo vede tutta questa bellezza. Apro il sacchetto, spezzando la ciambella e porgendogli una parte di essa.

"Oh grazie" Appena prende il pezzo, rimetto la mano nella busta per afferrare l'altra metà ed addentarla, gustandomi il dolce gusto del cioccolato. Mia madre diceva sempre che ero una golosona, anche se ho sempre preferito il salato. È anche per questo che da piccola ero molto più grassa di quanto sia ora.

"Calum, Rosie, andiamo!" Sento urlare da Luke e, appena mi giro, lo vedo camminare mano nella mano con Sierra e, davanti a lui, ci sono gli altri.

"Meglio andare" Dico con la bocca piena, ingoiando l'ultimo boccone della ciambella. Annuisce, afferrandomi la mano e trascinandomi nella stessa direzione in cui sono andati i ragazzi. Mi scappa un sorrisino a quel contatto, ma dura poco, dato che non voglio che se ne accorga.

"Ho scaricato molte puntate di Lucifer, quindi osa disturbarmi mentre lo guardo e ti stacco le palle" Lo minaccio, cercando di essere seria. Il ragazzo scoppia a ridere.

"A che punto sei arrivata?" Chiede, lanciandomi uno sguardo fugace.

"Al matrimonio di Candy e Lucifer"

"È tutto finto"

"CALUM"

La sua mano lascia la mia ed inizia a correre, inseguito ovviamente da me. Odio gli spoiler ed appena lo prendo gli strappo i capelli uno ad uno. Purtroppo però è molto più veloce di me e riesco a raggiungerlo solo una volta salita sull'aereo. I nostri posti sono l'uno accanto all'altro, quindi sorrido in modo sinistro non appena lo vedo.

"Brutto pezzo di merda, NON OSARE MAI PIÙ SPOILERARMI QUALCOSA" Gli tiro uno schiaffo dietro la testa, facendolo gemere a causa del dolore, prima di sedermi accanto a lui ed allacciare la cintura di sicurezza. Dopo aver messo la modalità aereo sul cellulare, apro Netflix e avvio il primo episodio che ho scaricato, dopo aver messo le cuffie ovviamente. Non voglio disturbare, altrimenti dovrei litigare con qualcuno ed a prima mattina non ho proprio voglia.

"Posso guardarlo con te?" Mi volto verso Calum, che mi sta già guardando. Sospiro, togliendomi una cuffia e porgendogliela.

"Non spoilerare, però" Ridacchio, avvicinandomi un po' di più a lui per permettere ad entrambi di vedere al meglio la puntata. Il mio telefono fa schifo ed ha una qualità di merda, ma fa il suo lavoro quando deve. Senza neanche accorgermene, poggio la testa sulla sua spalla, trovando finalmente la posizione giusta in cui stare. Si dia inizio alle dieci ore di viaggio.

Calum Hood

"Rosie, andiamo svegliati, siamo arrivati!" Continuo a scuoterla dolcemente, cercando di non farle male. Si è addormentata dopo la quarta puntata, sulla mia spalla. Devo ammettere che è davvero adorabile quando dorme e per quanto vorrei lasciarla dormire, dobbiamo scendere dall'aereo. È l'una e mezza di notte qui a Londra, abbiamo tutti bisogno di riposare.

"Uhm.." La ragazza rialza la testa, stropicciandosi gli occhi ancora chiusi. Ripeto, è adorabile.

"Che ore sono?" Chiede con voce impastata dal sonno, facendomi ridacchiare.

"L'una e mezza, una volta arrivati in hotel potrai riposare" Le dico, alzandomi dal mio posto e prendendole la mano, in modo da farla alzare. La vedo annuire prima che scendessimo insieme ai ragazzi. Hannah sembra ancora più stanca di Rosie, mentre Ashton è fresco come una rosa e non capisco come faccia.

"Quanto dista l'hotel?"

"Dieci minuti più o meno, tranquilla" Le sussurro, lasciandole un piccolo bacio sulla testa. Michael mi porge il bagaglio mio e di Rosie, recuperati dai nostri manager dal nastro. Dato che però lei è troppo stanca anche solo per camminare, decido di portarli entrambi. Una volta usciti dell'aeroporto, carichiamo tutti i bagagli nelle due macchine a nostra disposizione e ci dividiamo, in modo da non stare troppo stretti. Ho dovuto tenere Rosie sveglia per tutto il tragitto, stava per addormentarsi di nuovo.

"Okay, sono tre stanze doppie e una singola, quindi mi sembra abbastanza ovvio che la singola vada ad Ashton" Dice Malcolm, il nostro manager, facendo esultare il riccio, che per una volta non farà la candela.

"Quindi io dovrei dormire con lui?!" Esclama Rosie, improvvisamente sveglia, indicandomi. L'uomo annuisce, guadagnandosi uno sbuffo e vari borbottii di disapprovazione. Sapevo avrebbe reagito così.

"Oh andiamo, non russo, lo giuro" Dico per sdrammatizzare, facendola ridacchiare. Entrambi ci dirigiamo verso la nostra camera e, senza neanche togliersi le scarpe, la ragazza si getta sul letto, affondando la faccia nel cuscino.

"Sono così stanca" Piagnucola, girandosi a pancia in giù e guardandomi mentre mi tolgo la giacca.

"Che c'è?" Chiedo divertito, sfilandomi anche la maglia. Le sue guance si tingono immediatamente di rosso e distoglie lo sguardo, cercando di sembrare il meno a disagio possibile.

"CALUM MA CHE DIAMINE!" Sbotta, alzando le braccia al cielo. Scoppio a ridere, togliendomi anche le scarpe ed i pantaloni.

"Oh andiamo, non hai mai visto qualcuno a petto nudo?" Recupero dalla valigia un paio di pantaloni comodi, in modo da non dormire in boxer. In realtà, di solito dormo nudo, ma dato che c'è anche lei nel letto con me, voglio evitare, anche perché le darebbe incredibilmente fastidio.

"Si, ma non voglio vedere te a petto nudo!" Scuoto la testa, indossando i pantaloni e buttandomi subito dopo sul letto, accanto a lei.

"Il bagno è tutto tuo" La sento sbuffare e si alza, afferrando qualcosa dalla sua valigia e rifugiandosi nel bagno, dove rimane per circa dieci minuti. Non ho le forze di farmi la doccia, l'avrei fatta domani mattina.

"Fammi spazio, Hood" A quelle parole sposto i miei occhi su di lei e per un attimo ho creduto di poter avere un'erezione solo a guardarla. Indossa una maglietta larga, ma non abbastanza, dato che riesco a vedere che non ha il reggiseno ed un paio di pantaloncini fin troppo corti. Adoro questo pigiama, cazzo.

"Non fissarmi troppo, mi consumi" Dice sarcastica, gettandosi sul letto insieme a me e coprendosi con le coperte. Accenno un sorriso divertito, continuando a guardarla. È così bella..

"A che ora avete l'intervista domani?"

"Alle undici, poi pranzeremo tutti insieme ed il pomeriggio potremmo visitare Londra, dato che non ci sei mai stata" Propongo, facendola sorridere felicemente. Amo averla qui con me, speravo accettasse in verità.

"Posso chiederti perché mi hai chiesto di venire con te?" Mi domanda ed io sospiro, non volendo rispondere. Sarebbe una cosa complicata da spiegare, in più non capirebbe.

"Perché mi piace passare del tempo con te e perché non ti sei mai spostata da San Francisco. Avevi bisogno di cambiare aria e questo viaggio mi è sembrato l'occasione perfetta" Ammetto, omettendo la parte che non voglio ancora confessarle. Sono un codardo. Lei sorride, sporgendosi per baciarmi delicatamente la guancia.

"Grazie" Sussurra, sistemandosi meglio sotto le coperte e dandomi le spalle.

"Buonanotte" Dice tra gli sbadigli ed io accenno un sorrisino a bocca chiusa. Poco dopo, anch'io chiudo gli occhi, prendendo un respiro profondo.

"Buonanotte, Rosie"

San FranciscoWhere stories live. Discover now