Non provavo questa scarica di adrenalina da anni.

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2013...

Martina pov's
Stasera è una grande serata. Oggi faccio 17 anni e ho deciso di festeggiarli andando a vedere una gara di freestyle. Oggi, domani e dopodomani a Milano c'è una Battle.

Sono un'appassionata di rap, ma non sono mai andata a vedere una gara di freestyle.

Ho deciso di portarmi solamente Ludovica, la mia migliore amica, anche se lei non ascolta rap italiano, solo musica americana, ma per stasera l'ho convinta usando la scusa del mio compleanno.

Scendo le scale di camera mia e mi affaccio alla porta della cucina che collega alla sala <Mà, io vado> mia madre si gira verso di me staccando gli occhi dalla TV, butta il fumo fuori dalla bocca e mi accenna un sorriso
<Dove vai?> <A Milano, c'è quella famosa Battle, poi vado a dormire a casa di Ludo un po' di giorni...> Lei si alza e viene verso di me, mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio <Stai attenta a quei posti> io le sorrido <Certo> le stampo un bacio sulla guancia e mi dirigo verso la porta.

Ho sempre avuto questo rapporto un po' freddo con mia madre.

Ludovica pov's
Quella stupida di Martina mi obbliga ad andare a una stupida gara di freequalcosa. Odio quei posti, pieni di drogati e alcolizzati.

Sento il citofono, sicuramente è lei, schiaccio il pulsante per aprirle il cancello.

Mi guardo allo specchio, faccio una bella coda alta e sono pronta. Sono vestita molto Easy, jeans neri a vita alta, body nero e una felpa perché anche se è estate fa freschino di sera.

<Vado mamma> la saluto con un bacio <Ludo, ma quindi dormi da Marty vero?> <Sì> mento, non so dove dormiremo, lei ha detto a sua mamma che dormiva da me. Volevamo prendere un treno e andare in qualche posto, non sono una che di solito fa queste cose, ma voglio vivere l'avventura. Sono sempre stata dietro a mia mamma e alla scuola, ora voglio vivere il mondo.

Scendo le scale e vado da Martina.

Lunghi capelli neri sciolti, rossetto rosso e leggins con una maglia enorme con scritto propaganda che le arriva a metà coscia.

<Sei pronta?!> Dice lei saltellando e applaudendo <Ma sei sicura che ci dobbiamo andare per forza?> Chiedo io sbuffando, magari cambia idea
<Eddai, vedrai che ti diverti. Magari rimorchiamo pure> dice lei ridendo tirandomi una gomitata <Se devo rimorchiare tossici, tamarri anche no grazie> la mia amica ruota gli occhi al cielo <Che palle ragazza! Vivi!> <Eh va bene, ti prometto che non sarò pessimista per tutta la sera> lei mi sorride.

Cominciamo a parlare di un po' di cose, scuola, famiglia, poi arriviamo ad un punto dolente. Il mio. Matteo.

Matteo è il ragazzo che mi piace, non lo vedo quasi mai perché lui è di Genova, sta qui solo tre giorni a settimana e poi torna li dalla madre. Sta qui con la nonna, il padre è ai domiciliari.

Martina pov's
Ho toccato l'argomento "Matteo" per sbaglio, meglio non rattristarla <Senti, cambiamo argomento> dico cercando di migliorare la situazione.

Mi guardo intorno <Guarda che bello> ruoto su me stessa, lei mi guarda con aria perplessa inarcando un sopracciglio <Cosa?> <Stasera è tutto nostro!> Scendo le scale della metropolitana e vedo un vucomprà

<Hey Ciccio> mi avvicino a lui, ha un carrellino pieno di braccialetti e cover <Bella ragaza,tu volere braciale?> <Sì, quanto costa?> Chiedo sorridendo <scinque euri> <facciamo 3 se te ne prendo due?> Lui annuisce <Solo pecché tu esere bela ragaza> mi da due braccialetti con la catenina in ferro d'orato e con dei fiorellini.

Ho Portato Il Mare A MilanoWhere stories live. Discover now