Alex

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1 mese dopo...

Martina pov's
Ludovica è entrata in travaglio già da 5 ore, Diego ancora non si è fatto vivo, ma appena lo vedo non la passa liscia.

Continuo a chiamarlo, ma mi da la segreteria.

In sala parto con lei c'è sua mamma, Mario sta dando di matto a causa di Diego.

<Mario basta agitarti, è inutile> dice Mirko con un tono fermo <No fre, non è possibile che Diego alla nascita di suo figlio non ci sia> <fidati che arriverà e appena arriva lo scanno visto che ci troviamo già in ospedale> dico arrabbiata ma allo stesso tempo delusa.

15 ore dopo...

Ludovica pov's
<Mamma dov'è Diego?!> chiedo tra una lacrima e una fitta lancinante.

Mia mamma mi guarda con la sua solita aria di rimprovero <te l'avevo detto che quel ragazzo non faceva per te> come al solito mia mamma mi viene contro, anche mentre sto partorendo, ma a queste parole non resisto e sbotto <a te non ti è mai andato bene niente di ciò che ho fatto io! Come ti permetti a dire una cosa del genere quando sto dando alla luce mio, e per tua informazione anche suo figlio!> finalmente mi sfogo, tutto il peso che ho portato per tutti questi anni addosso finalmente si alleggerisce.

Le stringo la mano ad una fitta <spingi spingi!> mi urla la dottoressa.

Poi sento una liberazione seguito da delle urla e un pianto.

<Oddio, è mio figlio> le parole mi escono spontanee dalla bocca.

I dottori lo puliscono e lo avvolgono in un asciugamano per poi farmelo tenere in braccio.

È così piccolo che ho anche paura di tenerlo fra le mie braccia, ma appena lo prendo smette di piangere.

<Dio mio, è bellissimo> dico piangendo, poi mia mamma mi stampa un bacio sulla fronte anch'essa con le lacrime a gli occhi <auguri figlia mia> è la seconda volta che la vedo piangere davanti a me e questa così mi fa piacere.

<ora dobbiamo portarlo via, come vuoi chiamarlo?> mi dice il dottore, io lo guardo <Alex> a Diego piaceva un sacco questo nome.

<ora riposati un po' Ludovica> mi consiglia il dottore <Ti portiamo in stanza>

Quando il dottore mi porta fuori dalla sala parto ci sono tutti i miei amici, i miei parenti, ma manca Diego.

Martina pov's
<Socia auguri!> abbraccio Ludovica, mi stringe forte, poi scoppia a piangere <oh oh che succede?> le chiedo cercando di bloccare il pianto <Diego?> mi chiede, io non so come dirle che non è venuto, quindi rimango zitta <Lo sapevo. Fa schifo. Non lo voglio vedere e guai a te se stavolta provi a metterti in mezzo!> <no che non mi metto in mezzo> <ti conosco troppo Martina!> io sbuffo <ma è il padre di tuo figlio!> <si ma non è il mio fidanzato dopo quello che ha fatto! Vuole vedere suo figlio? Bene, ma non può vedere me!> sento la porta aprirsi, mi giro di scatto <Ludovica!> è Diego col fiatone e i capelli scombinati. Io spalanco gli occhi, non me l'aspettavo, colpo di scena.

<Okay, tolgo il disturbo> indietreggio all'indietro verso la porta <no, stai qui!> mi urla lei <non ti voglio a te esci!> urla addosso a Diego mentre lui cerca di difendersi.

Ludovica pov's
Martina scappa via e io rimango con Diego in stanza <Non voglio sentire le tue scuse, ti ho detto di uscire!> gli lancio addosso tutto quello che ritrovo affianco a me, lui mi blocca i polsi <ti ho detto di farmi spiegare!> guardo i suoi occhi rossi <Hai fumato?> lo fisso intensamente, lui fa cenno di sì con la testa.
Automaticamente parte uno schiaffo <Ora si che puoi andare> dico con tono fermo, le lacrime stanno per uscire, ma non davanti a lui.

Il mio, ormai ex ragazzo, si alza ed esce. Ecco le lacrime che scendono. Mi alzo dal letto e guardo fuori dalla finestra. In mente mi riaffiorano tutti i ricordi passati insieme. Forse è finita davvero.

Martina pov's
Vedo Diego uscire dalla stanza furioso <allora avete risolto?> mi metto davanti a lui e con uno spintone mi sposta, interviene Mirko <fra ma che cazzo fai!> poi Diego sbraita contro di me <di alla tua migliore amica che si può trovarsi un altro fidanzato e un altro padre per suo figlio!> rimaniamo tutti sbigottiti dalle sue parole <che cazzo dici diego!> gli urla Mirko addosso, poi gli tira un pugno e subito intervengo Mario, Ciccio e Falco.

Nel frattempo si è creato un gruppo di persone attorno a noi.

Ludovica pov's
Ho sentito le parole di Diego e mi hanno ferita molto. Poi vedo dalla finestra che esce dall'ospedale e si accascia a terra. All'inizio non capisco,poi vedo che non si rialza.

Corro subito da lui senza pensarci...

Nel mentre che corro tutte le cose brutte che ha detto mi scivolano come se non fossero state vere.

Martina pov's
Fermo Ludovica che sta correndo verso le scale <Dove vai?!> <Diego è svenuto!> io la guardo esterrefatta, questi due sono pazzi.

<Dottore!> chiamo un'infermiera <c'è un ragazzo svenuto giù!> questa guarda Ludovica <okay, calmi, lei signorina deve tornare a letto, ci stanno già pensando i miei colleghi> <no, è il mio> Ludovica si interrompe <è il padre di mio figlio!> <le faremo sapere il prima possibile> la riaccompagno in stanza.

Ludovica pov's
Sono così felice che il mio piccolo sia nato senza problemi, ma Diego mi fa così incazzare.
Okay, forse ho esagerato con lo schiaffo, ma se lo meritava.

Ora non so proprio cosa farò...

Il giorno dopo...

Ludovica pov's
Finalmente io e il mio piccolo torniamo a casa, ma andró dai miei genitori per un po'.

Passo nella casa a Calvairate a prendere le mie cose. Non c'è nessuno, è tutto spento, come al solito entra solo un raggio di luce dalla finestra che illumina il parquet.

Mi guardo in torno, quante cose passate qui dentro, è stata la mia prima casa, il nostro primo sacrificio.

Distolgo il mio sguardo da tutte quelle cose che ora mi sembrano troppo malinconiche.

Apro l'armadio e butto tutti i vestiti dentro la mia valigia, il letto è ancora disfatto dall'ultima volta. Prendo una felpa di diego e me la stringo al petto sentendo il suo profumo.

Poi sento la porta aprirsi e appoggio la felpa neanche stessi rubando.

Mi giro, c'è Diego sulla porta <comunque> io scuoto la testa <non c'è bisogno che parli ok?> <no, invece si> lui si chiude la porta alle spalle e mi fa sedere sul letto <ora non parlare> mi stringe le mani <è stato un periodo bruttissimo per me e sono stato così egoista che ho pensato solo a me stesso> io cerco di parlare <no, fammi finire> mi tappa la bocca con un dito <hai ragione, sono mancato alla nascita di mio figlio e sono arrivato fatto. Quello schiaffo mi ha fatto aprire gli occhi quindi ti ringrazio. Volevo solo dirti questo per farmi perdonare> non perdo tempo e rispondo subito senza pensare <farti perdonare? Ho passato una gravidanza da sola, e nonostante la distanza ti sono stata vicina perché ti amo. Ma almeno pensavo che venissi alla nascita di Alex, e invece neanche quello. Mi dispiace per quello che ti è successo, ma questo non è abbastanza, potevi chiamare Martina o Mario e dire che non stavi bene, e invece non hai avvisato nessuno lasciandomi da sola con mia madre, e lo sai quanto odio il mio rapporto con lei, così tanto che ci ho litigato in sala parto e sono stata scorbutica con tutti. Tutto questo non sarebbe successo se tu ti fossi presentato. Io ti ho amato e ti amo tutt'ora, ma forse è il momento di una pausa, farà bene a tutti i due. Tu verrai sempre al primo posto con Alex. Sempre.> lui mi stampa un bacio, poi io mi alzo, gli sorrido e lo guardo per l'ultima volta.

Ho Portato Il Mare A MilanoWhere stories live. Discover now