epilogue

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Michael's pov

Sbadiglio, stanco e sicuramente con la voglia di aprire gli occhi sotto le scarpe.
Non mi alzerei, se dipendesse da me.
La domenica è l'unico giorno che ho per dormire fino alle due del pomeriggio. Solo il senso del pudore mi direbbe di alzarmi prima.

Ma dopo due anni di relazione con Luke Hemmings, non so nemmeno più cosa sia il senso del pudore.

Ed è proprio lui, la causa del mio risveglio turbolento.

Si muove agitatamente sul letto, facendomi sbuffare.

"Michael, apri gli occhi o giuro che chiamo la polizia e dico che quando avevo diciassette anni mi hai toccato contro la mia volontà."

Prendo il cuscino, mettendomelo sulla testa. Sorrido, comunque. Mi piace la sua voce la mattina. Mi mette serenità. È sempre adorabile.

"Taci, Luke, ho sonno."

"Non me ne frega un cazzo che hai sonno, ti denuncio."

Rido, cerco di trattenermi, ma dei piccoli versi mi tradiscono e lui si accorge che mi sto divertendo. Strappa il cuscino via dalla mia testa, costringendomi ad aprire gli occhi.

Lo guardo sorridente, rimanendo a fissarlo con aria sognante, come ormai faccio praticamente tutte le mattine, per qualche secondo.
È incredibile come sia cambiato, da quando l'ho conosciuto.

Ha diciannove anni, adesso. Ha finito da poco il liceo e sta per iscriversi al college.
I suoi capelli non vengono più alzati dal gel in una cresta disordinata, li lascia cadere sul viso e questa cosa gli da un'aria molto più adulta di quanto non sia.
La sua stazza è aumentata in maniera impressionante. È alto un fottuto metro e novantatré fottuti centimetri. Sono diventato una formica in confronto a lui, eppure quando lo guardo mi sembra sempre di star osservando il mio ragazzino. È maturato, sotto certi aspetti. Sotto altri penso che non cambierà mai.

Tempo fa, quasi non mi uccise dicendomi che stava pensando di togliersi il piercing al labbro. Riuscii a convincerlo di non farlo. Ma penso che un giorno arriverà anche per lui il momento in cui cercherà un lavoro e farà di tutto per averlo.

Per ora, me lo godo così. Seduto a cavalcioni sulla mia pancia, con un sorriso che potrebbe far felici i bambini di interi villaggi e la spensieratezza di un pre-collegiale.

Penso che questo ragazzo sia la cosa più bella che mi sia capitata nella vita.

"Calum ha detto che oggi siamo a casa sua, c'è anche mia madre e la sua. Non so cosa sia, Ashton ha organizzato una specie di grigliata." Mi informa, facendomi annuire distrattamente, ancora troppo perso nei miei pensieri.

Penso che tra dieci minuti mi sarò già dimenticato ciò che mi ha appena detto.

"Fino ad allora.." sussurra sensuale , abbassandosi lentamente sul mio petto e cominciando a lasciarmi baci umidi sulla pelle. Io alzo gli occhi al cielo.

"Non ora, Hemmings." Lo rimprovero, facendolo alzare leggermente e meritando uno sbuffo da parte sua.

"Cazzo, cosa ti sveglio a fare se poi non hai voglia di fare l'amore con me?" Domanda, dandomi uno schiaffetto tutto fuorché virile sulla spalla.

"Mi devi ancora delle spiegazioni." Gli ricordo, facendogli mordere il labbro divertito.

"Oh, andiamo! Non è successo niente di che!" Esclama, facendomi spalancare gli occhi.

"Ti ho lasciato Ashton per una fottuta sera e lo hai fatto tornare a casa e mezzo fatto, completamente sbronzo, con un tatuaggio sul culo e i capelli rossi!" Gli rinfaccio, facendolo scoppiare a ridere.

Dopo cinque minuti di risate e giustificazioni sconnesse da parte del biondo, mi rassegno all'idea che non saprò mai cosa fosse successo quella sera. Perciò, inutile dire, che continuo ciò che avevo interrotto poco prima.

Io e Luke facciamo l'amore, di nuovo, per l'ennesima volta, eppure è sempre come la prima volta.

Sento le stesse cose che sentii quando sua madre era in casa e noi cercavamo di avere la nostra intimità, sento le stesse cose di quando ci baciammo e fummo interrotti dall'entrata di scena del padre, sento le stesse cose di quando ci baciammo sotto la pioggia dopo che feci il coglione. Sento le stesse cose, ma ogni giorno che passa, tutte le sensazioni, non fanno altro che aumentare, fino a farmi quasi male.

Lo amo, sono innamorato di lui e credo che lo sarò per sempre. Siamo giovani, siamo strani e siamo la coppia meno probabile del pianeta.

Ma lo giuro, non smetterò mai di ringraziare il mio migliore amico, che ora come ora ha i capelli completamente rossi e un tatuaggio sulle chiappe, per avermi dato il numero del migliore amico del suo fidanzato.

Perché da quando risposi per la prima volta a Luke Hemmings, la mia vita, è cambiata completamente.

fine.

-
IS IT TEARS OR JUST THE FUCKING RAIN?

raga non so cosa dire aiuto di solito a questo punto dei capitoli vi insulto

e ora invece vi devo ringraziare che schifo

Questa storia è andata meglio di come mi aspettassi, per quanto è durata poco ed è parecchio incasinata alla fine ci tengo tantissimo e spero che anche per voi sia la stessa cosa. Perciò grazie a chi c'è stato fin dai primi aggiornamenti, ma grazie anche a chi sta cominciando a leggerla proprio ora.

Grazie di tutto, amo wattpad perché posso scherzare e parlare indirettamente con un sacco di persone che probabilmente sono qui per fuggire un po' dallo schifo che sta fuori da questo posto e trovare una specie di rifugio nei libri.

troppa poesia porca troia

grazie a chi c'è stato fin'ora e grazie a chi seguirà anche le mie prossime storie (ne approfitto per spammare di nuovo la mia nuova muke DUO che trovate sul mio profilo xdxdxdxdx sos).

BUONANOTTE RAGA.

piango in Azerbaigiano.

text back ; muke clemmingsWhere stories live. Discover now