•14

120 11 7
                                    

Ho capito che stavo iniziando a diventare grande per alcune cose nel momento in cui vidi casualmente la crema anti rughe di mia madre accanto allo specchio del bagno.
Magari poteva sembrare una cosa da nulla, ma a me personalmente fece un certo effetto.
Chissà da quanto mia madre usava una crema del genere, magari due o tre anni e non me ne ero accorta nemmeno.
Stavo crescendo e lei stava invecchiando senza che me ne rendessi conto, date le circostanze: con la testa da un'altra parte per pensare a cose blande fino a un certo punto.
Insomma, una madre che invecchia alla fine è più che naturale. Ma quando inizi a rendertene conto è già diverso.

La giornata con Jimin e Sara era stata abbastanza normale.
Lei la mia migliore amica e lui il migliore amico del ragazzo di cui ero innamorata.
Vi pare che qualcosa non sia uscita fuori?
Jungkook aveva preso la decisione di invitarmi fuori per quel dannato progetto a cui stavo dando poca attenzione.
Era ora!

Aspettavo il suo arrivo seduta sul muretto di fronte al cancello della scuola. Era arrivato finalmente l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale e quel giorno non avremmo fatto assolutamente nulla, se non un'ora di festa a mangiare panettoni e pandori ascoltando canzoni in tema.
Erano circa le otto meno dieci e tra poco Jungkook sarebbe arrivato.
Le cose tra me e lui erano migliorate, ma niente di che.
Si vergognava a baciarmi davanti a qualcuno e da una parte potevo capirlo. Un ragazzo timido come lui poi...

Lo vidi sbucare con la sua testolina nera in mezzo a quell'ammasso di coetanei venire verso il cancello.
Zompai giù dal muretto e senza stupore, quasi caddi a faccia avanti, se non fosse stato per...Taehyung?
Oh Dio.

"Tutto bene?" mi chiese.

Lo guardai in modo abbastanza sorpreso. Tutto mi aspettavo, tranne che lui.
Altro colore dei capelli Tae? Ora era tutto completamente rosso.

"Sto..Sto bene, grazie."

Accennò un sorriso, per poi andarsene. Mi dispiaceva per come fosse andata con Taehyung, ma di certo non era mia la colpa e mi aspettavo delle scuse, anche se aveva appena compito un gesto carino per pura casualità...credo.

Arrivò Jungkook che sembrava non essersi accorto di niente e sorrise con quei denti da coniglietto.

"Dopo usciamo e ce ne andiamo al centro."

Neanche il tempo di salutarlo che mi aveva spiazzata. Poi realizzai.

"Mi stai invitando ad uscire?"

"Penso proprio di sì."

~•~•~•~•~•~

Tremavo come una foglia e non per il freddo che mi entrava nelle ossa.
Ero con lui, da sola, dopo un bel po' di tempo che non succedeva.
Gola secca, stomaco sottosopra e le mani che non riuscivano a stare ferme: mi torturavo le dita, me le mettevo tra i capelli e poi nelle tasche.
Ero agitata e non poco...e nemmeno ne capivo il motivo.

Ero nel bel mezzo di Via dei Fori Imperiali e Jungkook mi stava parlando della trama dell'Anime che stava guardando già da qualche giorno: Noragami.
Piaceva da impazzire anche a me quella serie, ci ero entrata in fissa per circa un mese intero e ancora avevo il debole per il protagonista.

"Ho disegnato Yato qualche tempo fa, ma non mi ricordo nemmeno dove ho messo il disegno." mi disse lui ridacchiando.
Arrivati di fronte al Colosseo, con gli zaini che pesavano per tutta la roba da disegno portata, ci sedemmo su delle panchine.
Nel giro di due giorni, se tutto andava bene, avremmo potuto finire i disegni; non dovevano essere molto grandi, ma dei piccoli sketches a matita o colorati.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Mar 17, 2019 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Me, you and a pencil  (Jeon Jungkook)Where stories live. Discover now