In the afternoon: il maggiordomo, addio Williams

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A meeting terminato la prima ad uscire fu Astrid. Come una scheggia corse dalle amiche, volendo delle spiegazione su quanto accaduto prima.

Cloe, Gaia e Agnese corsero da Sofia, ascoltando quest'ultima riguardo l'accaduto.

Ivan, Myrya, Fedrick, Allison erano rimasti con il Conte Phantomhive, conducendolo verso la sala da biliardo.

In pratica tutti si divisero in piccoli gruppi, spargendosi per il castello.

Astrid, Syel, Christel e Aki si chiusero nello studio segreto della piccola alchimista, Christel, iniziando una vivace conversazione.

Fra una chiacchiera e l'altra Astrid fece una domanda che pietrificò sia Syel che Christel.
"Fanny? L'avete vista? Ieri quando eravamo da Ciel lei era con voi" "S.. Si" mormorò Syel fissando il pavimento.

Astrid, notando il comportamento bizzarro della sorella e dell'amica, si schiarì la voce volendo una risposta concreta, "L'avete vista, ora?!" "Ecco... Si" iniziò Syel, venendo interrotta da Christel, "Beatrice l'ha rapita".

"Cosa?!" "È stato un incidente Astrid. Artoù era controllato da lei e Syel era bloccata dietro il passaggio del mio studio. Appena l'abbiamo fatto svenire lei l'aveva già bella che presa".

La maggiore fece un profondo respiro sedendosi su una poltrona. Non pensava che accadesse tutto questo in quel poco tempo che era occupata. Ora che si poteva fare?
"Se solo papà fosse qui" "Astrid" la minore, con sguardo triste, la strinse confortandola. Le due, più degli altri ovviamente, sentivano la mancanza di Emil sia come padre che come capo della Nobiltà della Neve. Astrid quel giorno se non fosse stato per Allison, Myrya, Ivan e Fedrick non sarebbe stata in grado di tenere le redini di un incontro.

"Sofia lo sta dicendo alle sue sorelle e a Agnese?" "Si Astrid" le rispose Syel.

"Andiamo da loro, dobbiamo pensare a un piano" "Si" così detto le quattro lasciarono la stanza, facendoci regnare il silenzio di prima del loro arrivo.

Nel lussuoso salone Sofia stava raccontando dell'accaduto precedente. Gaia, Cloe e Agnese non si sarebbero immaginate che l'angelo facesse un passo nel territorio nemico, brulicante di creature soprannaturali che se solo avessero avuto il tempo la potevano uccidere. Bastavano Sebastian e Myrya messi insieme per finirla.
Ma la nemica era stata astuta, attendendo il momento consono si era infiltrata nel castello per mettere in atto i suoi subdoli piani.

Nella residenza Køhler il Duca si era chiuso per ore nella sua stanza, per chissà quale motivo. Einar aveva chiesto alla servitù, a Naira e Beatrice di non disturbarlo, se non in casi di estrema importanza.

Bertram, meglio Murmur, stava sdraiato sotto le coperte del proprio letto, stringendo il compagno dopo aver consumato il loro amore.

Murmur gli aveva spiegato le sue vere intenzioni, perché era lì, la sua scomparsa e perché non si era fatto vedere.

Tese la mano sul viso di Emil, che dormiva tranquillo accoccolato fra le sue braccia, accarezzandolo con dolcezza.

Stava godendosi quel dolce momento quando qualcuno, bussando alla porta, l'interruppe. Facendolo imbestialire.

Sbuffò ringhiando, ora chi era quello che sarebbe morto.

S'alzò, mettendosi qualcosa addosso, precipitandosi alla porta per aprirla.

Dall'altra parte c'era Beatrice con in mano una lanterna, dove all'interno ai trovava imprigionata Fanny.

La piccola fata appena alzò il viso, per vedere chi avesse davanti sé, notò Emil sul letto e sgranò gli occhi. "Emi" "Non vorrai svegliarlo piccola fatina" Murmur chiuse la porta dietro di se, impedendo alla fata di portare a termine il suo intento. Assumendo forma umana prese la lanterna in mano, ammirandola soddisfatto. Certo non era come averla catturata la prima volta, ma la soddisfazione c'era sempre.

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