Arriviamo in cucina vedendo tutti e cinque intenti a preparare i piatti. Ridono e scherzano. Una famiglia, la mia vera famiglia.
Spesso, ultimamente ancora di più, penso a quanto io sia potuto essere stato fortunato avendo avuto la possibilità di vivere insieme a loro.

[...]

La giornata è andata avanti tra scherzi, risate e battute.
Abbiamo mangiato davvero tanto e, devo dire che, dopo quello passato nei giorni sorsi a causa dei miei genitori, sono riuscito ad apprezzare a pieno quest'atmosfera. Sono contento, lo sono davvero.

Ora siamo sul letto, sul mio letto, insieme.

"Buonanotte hyung" mormoro, abbracciandolo.

[some days later]

È Natale. È la mattina di Natale.
Da qualche giorno abbiamo cominciato a dormire insieme perché, diciamocelo, fa freddo ed è molto più rilassante e appagante.

Ci svegliamo più o meno nello stesso istante, ritrovandoci ancora abbracciati come la sera prima.

“Buon Natale piccolo” mormora. "Buon Natale hyung" rispondo con voce ancora impastata dal sonno, affondando la testo sul suo collo.

Inizia a farmi i grattini, sorridendo mentre mi guarda.

Dalla mia bocca esce un suono di piacere, mentre stringo di più la presa sul suo corpo.

“Sei cosí bello... Dimmi che sei tu il mio regalo di natale” mormora baciandomi una guancia.

"Io sono sempre il tuo regalo, il dono che ti illumina il cammino" borbotto ancora mezzo addormentato, non sapendo davvero cosa io stia dicendo.

Scoppia a ridere. “Modesto pure a Natale e appena sveglio, cazzo” continua a ridere.

"Non è che cambio solo perché è Natale" ridacchio.

“Beh... allora ti chiudo qua a chiave mentre passo il Natale che ne pensi?” Sogghigna.

"Non mi puoi lasciare solo" borbotto, stringendogli la maglia con la mano.

“E invece io vado...
Ciao Tae...” ridacchia cercando di liberarsi dalla mia presa.

"Yah, no!" Piagnucolo, tirandogli la maglia.

“Mh va bene” rotea gli occhi rimettendosi come prima.

"Non puoi lasciarmi solo" dico facendo labbruccio, guardandolo negli occhi. “Mh, non guardarmi in quel modo. Oggi non attacca” ridacchia.

Sbuffo "ma che differenza c'è tra ieri e oggi, spiega" rispondo sprofondando con la testa nell'incavo del suo collo. “Perchè oggi è oggi e ieri era ieri” spiega trattenendo una risata mentre cerca di rimanere serio.

"Tu ne hai di problemi" ridacchio "forse ne hai quanti ne ho io."

“Sarà per questo che stiamo insieme?” Chiedo ironico.

"Mh, forse" mi allontano per spostare lo sguardo nel suo "hyung-"

“Dimmi” dico guardandolo. "Me lo dai un bacio?" Chiedo arricciando il naso. “Anche due” ridacchia, baciandomi.

"Anche tre, no?" Ridacchio. "Ma che ore sono?" Chiedo incuriosito.

“Non lo so~”

Sbuffo "sempre esaustivo con le risposte, mi passi il telefono?" Chiedo allungando il braccio verso il comodino.

"Abbiamo dormito tipo... troppo? È quasi ora di pranzo" dico sorpreso. “Guarda un po’ inizio a contagiarti.
Era ora” dice soddisfatto.

Rido "posso fare la roccia con te, nella nostra prossima vita quindi?"

“Sono sicuro che non resisteresti neanche un minuto” ironizza stiracchiandosi. "Mai dire mai nella vita" ridacchio. "Strano che non ci siano venuti a svegliare" dico confuso.

“Sei troppo iperattivo per fare la roccia credimi” dice convinto.
“Capita?” Fa spallucce.

"E forse hai ragione anche qui" annuisco guardandolo, mentre si alza. "Mi prendi in braccio? Non voglio alzarmi" sbuffo divertito.

“Mh” sbuffa. “Dai salta su” sorride.

"No aspetta, seriamente?" chiedo incredulo. “Datti una mossa prima che cambi idea” dice alzando gli occhi al cielo.

Ridacchio alzandomi "io ti amo troppo."

“Nah non credo” dice sarcastico.
“Non è mai abbastanza no?”

Scuoto la testa "no, non lo è mai" sorrido.

Con un piccolo salto salgo sulla sua schiena, ridendo. Andiamo dagli altri, ancora in pigiama, e li troviamo sparsi per la sala. Chi seduto sul divano, chi a terra, che parlano e scherzano.

"Oh, ragazzi! Sono di buon umore, guardateli" dice Jimin ridendo, mentre ci indica.

“Mh” ignora Jimin “ma tu almeno sei comodo?” Mi chiede. "Io si, ma tu non credo" ridacchio.

“Jungkook” chiama il maknae. "Cosa?" Chiede guardandolo. “Te lo prendi e lo dai a Jin per cucinarlo?” Chiede sbadigliando, mentre si avvicina al più piccolo.

"Hyung, io non mi scollo da te oggi, te l'ho già detto" sbuffo aumentando la presa.

“Aiuto- Mai più essere carino con te. Se lo rifaccio date il permesso a Namjoon di entrare nel mio studio e fare quello che vuole” sbuffa divertito.

Sbuffo "lasciami, su."
“Scusa ma pesi” ridacchia.

Sbuffo di nuovo e scendo "come mai ci avete lasciti dormire così tanto oggi?" Chiedo curioso. "Taehyung, ti stai allenando tantissimo in questo periodo, è giusto che riposi" dice risoluto Jin. Mi mordo il labbro annuendo.

Poco dopo, Jin si alza andando verso la cucina dove, poi, ci richiama tutti.

I'm Afraid, But I Love You | Taegi 愛Where stories live. Discover now