-My body is in your hands-

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Tehyung's POV

Finalmente il giorno del meeting è arrivato, il comback è alle porte. Sono ancora sdraiato a letto, sono le otto del mattino. Yoongi ancora dorme nel letto, dall'altra parte della stanza, sembra così pacato e privo di pensieri, innocente, ecco, come un bambino. Sono passate due settimane dall'ultima litigata, se così si può chiamare, con Suga. Abbiamo vissuto nella tranquillità, ognuno alle regole dell'altro, e così ci andava bene.

Mi alzo, cercando di fare il meno rumore possibile e mi dirigo in bagno. Mi spoglio e mi infilo diretto sotto la doccia. Voglio che questo giorno sia perfetto, non per noi, ma per gli ARMY. Vedo che, lavandomi i capelli, la tinta rossa se ne sta andando piano piano, cosa del tutto strana, ma per ora ci passo sopra, dopotutto è "fresca".

Esco e, come al solito mi accorgo di non aver preso l'intimo. Mi giro l'asciugamano alla vita e lo fermo per bene. Esco e vado in camera, per trovare Yoongi mezzo morto e mezzo sveglio, seduto sul letto che mi fissa. Gli sorrido, per poi girarmi e infilarmi i boxer.

Una volta finito di vestirmi guardo Suga seduto ancora sul letto mezzo addormentato così decido di parlargli. "Hyung, è ora di alzarsi, su" dico aggiungendo una piccola risata alla fine. Scuote la testa in segno di approvazione, ma rimane comunque immobile, il solito.

Esco dalla stanza, lasciandolo solo. Vedo che Jimin è già sveglio, assieme a Namjoonie. "Buongiorno ragazzi!" esclamo. Mi guardano e mi sorridono, Jiminie mi dà il cinque. "Di buon umore già a quest'ora? Si prospetta una bella giornata allora" Dice Nam mentre è intento a leggere i tweet dei fan, entusiasti anche loro per oggi.

Prendo una mela e mi siedo accanto al mio migliore amico, aspettando che tutti gli altri si sveglino.

Annoiati, prendiamo e ci dirigiamo nella sala dove, piano, mettiamo la musica e cominciamo a provare le coreografie delle nuove canzoni, principalmente Don't Leave Me. Io e Jimin, in una stanza soli a ballare, sembra di essere tornati indietro nel tempo, nel 2013, quando avevo ancora difficoltà nel ballo. Sono davvero grato a questo ragazzo dalla testa rosa. Ora che ci penso, il rosa gli dona davvero tanto.

"Jiminie, come te la aspetti questa giornata? Io non ancora non lo so, spero vada tutto per il verso giusto, che nessuno rimanga deluso." Mi guarda e sorride, come per rassicurarmi. "Penso che andrà tutto bene. Ci siamo allenati duramente e i risultati si vedono" ride.

RM ci chiama dall'altra parte della casa, ci alziamo e andiamo da lui. Sono tutti svegli, tutti in cucina. Tutti con colori di capelli diversi, tutti sorridenti. Siamo pronti. E' arrivato il momento di partire.

"Siete pronti ragazzi?" ecco il lungo monologo di Nam, colui che cerca sempre di spronarci, di farci dare il massimo, senza strafare. Colui che è degno di portare il soprannome di 'Leader'. "E' di nuovo quel periodo dell'anno, dove tutto ricomincia. Dove, finalmente, torniamo sul palco. Dove possiamo tornare a comunicare al cento per cento con i nostri fans. Dobbiamo mettercela tutta, non dobbiamo deludere nessuno perché, in fin dei conti, se siamo qui è esclusivamente grazie a loro. Allora ragazzi, siete pronti a ricominciare tutto? A vivere sofferenze, ma soprattutto vittorie?" Dalle nostre bocche esce un forte e deciso 'sì'. Un sì che racchiude tutte le nostre emozioni. "Allora andiamo!" Dice per poi avviarsi verso l'ingresso, così come tutti noi altri.

Due van neri ci stanno aspettando proprio davanti il portone d'ingresso. Dobbiamo dividerci i posti, vedo Yoongi guardarmi. Mi avvicino a lui e lo seguo. Viaggeremo uno accanto all'altro. Non so il perché di questo desiderio, ma a quanto pare era una richiesta di entrambi. Misi le cuffiette nelle orecchie, Agust D in azione. Amo seriamente quel mixtape, si sente e si vede tutto il duro lavoro che c'è dietro.

I'm Afraid, But I Love You | Taegi 愛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora