Not a Hero [Vaati] Parte 3/3

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E il resto lo sapete già. Non ho intenzione di raccontarvi ancora della mia salita al potere e della mia ricaduta, conoscete già la storia, non voglio essere umiliato un'altra volta.

Sappiate solo che, mano a mano che raggiungevo più potere, la mia sete cresceva. Non mi bastava, io ne volevo ancora ed ancora, all'infinito.

Sempre di più, fino a quando non sarei diventato più forte di chiunque.

Ero solo un illuso, vero?

Tutto il mio desiderio, tutto ciò che io bramavo, erano le stupide fantasie di un ragazzino cresciuto troppo presto, di un Minish che voleva essere un uomo, e poi di un uomo che voleva essere una divinità.

Come poteva uno stupido essere come me combattere contro il predestinato? Colui che non aveva colpe, dall'anima pura e candida.

Mi faceva schifo.

Mi fa schifo.

Tutto ciò che aveva, il suo successo, non era nemmeno colpa sua. Era solo perché lui era stato scelto. Perché lui?

Ormai rinchiuso nel sigillo, senza nulla su cui sfogarmi, potevo pensare. Potevo riflettere, e diventare piano piano sempre più pazzo.

" Sei solo, Vaati! " dicevano le voci nella mia testa " Adesso chi piangerà mai la tua scomparsa? Non solo non hai ottenuto quello che volevi, non solo sei rimasto chiuso qui! Adesso tutti, là fuori, stanno ridendo. Sono felici, Vaati! Sono felici che tu non ci sia! Nessuno vorrebbe che tu tornassi indietro!"

E io in risposta ridevo. Perché ridevo? Forse perché è questo l'effetto dell'essere soli.

E piano piano, lasciando passare i giorni, le settimane, i mesi e gli anni, sentivo di diventare mano a mano sempre più malato.

Sentivo la mente liberarsi di ogni ricordo, di ogni cosa che mi riguardasse.

Le voci nella mia testa erano più fievoli, e piano piano, come la vernice che piano si scrosta, così i ricordi, pezzo dopo pezzo, iniziavano a svanire.

Ed al loro posto, ormai, non restavano altro che le risate, che rimbombavano in quello spazio nero e vuoto che mi stava attorno.

Ridi, ridi.

Convinciti che tutto sia bello, che tutto sia divertente.

Ridi fino a dimenticare chi sei.

Quando uscii di nuovo, sotto forma di mostro, non ricordavo nulla.

Ma quando vidi il ragazzino ricordai una cosa. Una sola.

Ricordai che ero davvero, davvero arrabbiato.

E tuttora i pezzi si devono ancora incastrare per bene tra loro, ci sono frammenti del mio passato che non so se recupererò mai.

Ora però so chi sono, so chi ero.

Che cosa sono diventato?

Tloz [Raccolta Di OneShots E Storie Brevi]Where stories live. Discover now