The Human Inside The Mask

127 9 2
                                    

Quel giorno il cielo era limpido, ormai le nuvole minacciose che un tempo avevano minacciato il mio regno erano sparite. Hyrule era in pace da anni, e tutti sembravano felici.

Quasi tutti.

Io mi sentivo bene, davvero. Me lo ripetevo ogni singolo giorno della mia vita. Tutto andava bene, grazie a me il regno di Hyrule fioriva nella sua ricchezza. Tutte le mattine mi svegliavo e mi passavo le mani sul viso, disegnando un sorriso sulle mie labbra. Avevo tutto ciò che sarebbe dovuto servire ad una persona, la mia vita era piena di lussi e il mio popolo mi considerava una delle regine migliori che ci fossero mai state.

Ma ogni singola volta in cui mi alzavo dal letto mi sembrava che mancasse qualcuno. Lo ricordavo, il ragazzo vestito di verde ed accompagnato da una fata. E nonostante non avessi mai passato molto tempo con lui, non potevo dire che lui non mi mancasse. Quando ci eravamo incontrati era stato come se avessi rivisto qualcuno che già conoscevo. Non l'avevo mai visto prima, ma aveva un'aria incredibilmente familiare. Come se l'avessi già incontrato, in una vita passata.

Scossi la testa, ormai lui era andato per la sua strada. Doveva cercare la sua amica. Erano passati anni.

La mia, probabilmente, era stata solo una stupida cotta adolescenziale.

Questi pensieri invadevano la mia mente mentre cavalcavo nella piana di Hyrule. Mi capitava spesso, mi piaceva evadere per un po' dall'atmosfera soffocante del castello è sentire il vento sul viso. Sembrava quasi di essere libera. Peccato che ogni volta fossi costretta a ritornare tra le mura soffocanti che sembravano aggredirmi da ogni lato.

Sospirai al pensiero, per poi fermarmi davanti all'ingresso della foresta dei Kokiri. Era lì che Link era sparito, andando verso i boschi perduti. Non sapevo nemmeno se fosse ancora vivo. Un brivido mi attraversò la schiena, dopodiché mi sembrò di sentire un rumore di passi. Risuonavano con forza, ma non sembravano affatto goffi. Strano che suoni simili venissero da una foresta abitata solo da bambini.

Il mio cavallo indietreggiò, nervoso, e io cercai di tranquillizzarlo. In modo inutile, direi, visto che un attimo dopo mi trovai con la schiena a terra, il coccige dolorante ed un destriero bianco che correva via.

Speravo solo che sarei riuscito a ritrovarlo, ma prima dovevo cercare di capire assolutamente a chi appartenessero quei passi. Portai una mano alla spada sottile, dalla forma quasi simile all' ago di un'ape, che tenevo sempre nascosta nella gonna. In quegli ultimi anni avevo deciso di farmi valere, e di farmi insegnare l'arte del combattimento, perciò avevo iniziato a prendere lezioni da Impa.

In ogni caso, dal grande tronco cavo di un albero caduto che faceva da ponte tra la foresta e la piana, emerse un uomo la cui sola vista mi fece salire un brivido lungo la schiena.

Feci un passo all'indietro, trovandomi davanti ad una figura decisamente più alta di me, vestita di bianco. Con sé portava una spada a doppia lama, simile ad un'elica, e sul suo viso stavano delle linee rosse e blu. La cosa chi mi lasciò parecchio turbata, però, fu l'assenza totale dell'iride e della pupilla. I suoi occhi erano bianchi, completamente vuoti.

Eppure aveva qualcosa di familiare. Possibile che io avessi già visto da qualche parte quel viso? Eppure, quel cappello a punta, quei capelli, la tunica... somigliavano a Link. Ma quello non poteva essere lui, era totalmente impossibile ed insensato! Come avrebbe mai potuto Link diventare così? Quello non sembrava neanche un'Hylian, bastava vederlo per percepire che in lui c'era qualcosa che andava oltre l'umano, che sembrava quasi avvicinarsi alla divinità.

Ma non c'era dubbio, il viso, anche se molto più maturo, era il suo.

Non aveva nessun senso.

- E-ehm - mi schiarii la voce, puntando la mia lama verso il volto dell'uomo - Chi siete voi? Non ho mai visto nel regno di Hyrule un guerriero del genere.

Tloz [Raccolta Di OneShots E Storie Brevi]Where stories live. Discover now