13. Amabili equivoci

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Rating: Giallo

Genere: Slice of life

Avvertimenti: Nessuno

Note: Missing moments; Movieverse; Comico; Demenziale

Tipo di coppia: Shonen-ai

Personaggi: Matsuoka Rin, Nitori Aiichirou, Ryugazaki Rei e Hazuki Nagisa


Rin è in bagno con la porta chiusa a doppia mandata e ansima. E' un suono strozzato, fatto di respiri mozzati e accelerati, frenetici, quasi impazienti.

Il senpai ha dei bisogni, pensa Aiichirou, barricato da una muraglia di carta stampata e inchiostro che gli gira tutt'attorno, ricordandogli che, se si fosse impegnato di più nei suoi studi, non avrebbe dovuto recuperare il tempo perso ai corsi intensivi e che avrebbe risparmiato al pescecane di fargli da tutor in quelle stramaledette lingue straniere, perdendoci persino qualche sveltina qua e là.

Proprio il francese mi è toccato... Ora capisco perché sono così odiati in Europa..., "Je suis dans la merde!", bofonchia, per poi ordinarsi di smetterla di cincischiarsi in distrazioni inutili e di concentrarsi.

Un altro ringhio smorzato.

Sinfonia che di certo non aiuta, soprattutto se è il ragazzo di cui è innamorato a produrlo. E neanche il rigonfiamento pulsante che comincia a tirare e lamentarsi all'interno dei boxer è di diverso avviso.

Il cinerino arrossisce imbarazzato, rendendosi conto che è eccitato e terribilmente voglioso di udire il proprio nome soffocato tra le fauci appuntite del neo-vice-capitano della Samezuka.

Si alza in piedi e s'appoggia alla barriera che c'è tra lui e il nuotatore dall'altra parte, con l'erezione che picchietta sulla porta come se volesse bussare al posto della mano in cui tiene il cellulare.

Reprimere l'istinto è ormai inutile: gli ormoni stanno già invadendo le sue gonadi, inondando il bassoventre di piccoli tremori che seguono il ritmo cadenzato dai versi trattenuti dell'altro. Tanto vale tentare. Apre la schermata dei messaggi, mentre si siede sul letto di Rin con le gambe divaricate, nella speranza che la posa appaia attraente, più adulta e consapevole, quando quest'ultimo aprirà la porta.


Contemporaneamente nella cittadina limitrofa, Rei e Nagisa si sono accomodati in una nuova pasticceria specializzata in dolci al cioccolato aromatizzati da qualsiasi tipo di spezia e frutto, dal peperoncino al cardamomo e, ovviamente, anche al sapore di fragola.

Il sauro ha già sollevato la propria forchetta argentata, pronto ad avventarsi sulle due fette di pan di spagna, divise dal siero di fragola e ricoperte da cioccolato bianco fuso e indurito, quando il cellulare del turchino inizia a vibrare sul tavolino.

In principio il proprietario dell'aggeggio disturbatore vorrebbe ignorarlo, per non sembrare maleducato all'innocente, almeno in superficie, biondino di fronte a sé, che, con la bocca mezza piena e qualche pezzetto di weiß sacher sugli angoli delle labbra, lo invita a rispondere.

Visualizza l'email, Nitori-kun?

Nitori Aiichirou

So cosa stai facendo, Senpai...

Ti serve... assistenza?

Senpai?

Oh, scusa. E' vero che non ti piace essere chiamato così in questi momenti!

Scusa, Senpai!

VOGLIO DIRE: NON SENPAI

????

Nitori-kun, abbiamo la stessa età

Nitori? Mi stai chiamando ancora per cognome?

Le sillabe che compongono il suo nome di famiglia fanno male come tre pugnalate al cuore. E non importa se sono seguite da un'onorifico mai emesso dalle corde vocali dell'amaranto prima di allora, lo stanno comunque trattando con distacco. Come se fosse solo colpa sua se è stato rimandato in Inglese, Francese e Diritto, e se, di conseguenza, al momento non abbia né il tempo né l'energia di prestargli quel genere di attenzioni, tra allenamento e studio.

Oh, ma stavolta gliela faccio pagare. Quando è troppo è troppo!, le lacrime sgorgano copiose oltre le palpebre inferiori, mentre digita nervosamente:

Niente servizietti per te oggi

Ai

Ai, perché diavolo stai piangendo? Ti sento dal bagno

Lo sai benissimo, Matsuoka-senpai

???

Aspetta un attimo...

Oh no...

Cosa hai fatto?

HO MANDATO QUEI MESSAGGI A REI!

Quali messaggi?

Nessuno, Senpai!

La porta del bagno scatta e si spalanca all'improvviso, mostrando un Rin trafelato e paonazzo, sia dall'attività interrotta a metà, come può notare Nitori dai pantaloni della tuta calati al ginocchio, sia dall'irritazione - ogni volta che lo chiama "senpai" al di fuori del contesto scolastico, significa che ne ha fatta un'altra delle sue.

Il povero kohai combinaguai trasalisce al suono della sua voce alterata, "Che cazzo hai fatto?!", ma ancora di più per la mail appena ricevuta...

Rival Shota

Stai cercando di invadere il mio territorio?

No, Hazuki-kun! E' stato un incidente! Solo un onesto incidente!

Assicurati che non ricapiti o commetterò un onesto incidente tra la pala di Mako-chan e il tuo cranio

Mai, mai, far sentire minacciato Nagisa...

Legami a IdrogenoWhere stories live. Discover now