7. Bagnoschiuma alle coccole

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Rating: Giallo (semplicemente perché c'è un'accenno alla nudità)

Genere: Slice of life

Avvertimenti: Nessuno

Note: Missing moments; Movieverse

Tipo di coppia: Het

Personaggi: Nanase Haruka e The Reader

Sarebbe una mite giornata autunnale, se non fosse per le forti raffiche d'aria umida carica di pioggia passata, che rendono vano il già precario attacco delle foglie ingiallite ai rami delle latifoglie.

_______ si stringe nel cappotto, in modo da limitare gli spifferi, e si nasconde il viso nella sciarpa di lana [colore], lasciando fuoriuscire soltanto gli occhi. Esala un sospiro di sollievo riconoscendo la scalinata che collega casa Tachibana a quella dei Nanase, e un altro più profondo quando arriva al citofono di quest'ultima, rincuorata del tepore che la attende al suo interno, arricchito da un bollente cacciucco con protagonista principale il famoso sgombro alla Haruka.

Suona il campanello, augurandosi che il padrone di casa le apra al più presto.

Niente.

Prova ancora.

Idem.

Sbuffa, conscia di dover scoprire il volto dal calore della sciarpa, per sollevarlo verso la finestra del bagno che, come già sapeva, è appannata. Sorride internamente: ormai sa tutto del suo ragazzo, ancor prima di rendersene conto.

Circumnaviga il perimetro dell'abitazione ed entra dal retro. Lascia le scarpe nel pianerottolo all'ingresso, va in cucina, controlla la pentola che giace sul fornello acceso, apre il coperchio e un profumino dal retrogusto piccante la invade in pieno viso, scatenando il suo appetito, nonostante la cottura sia ancora piuttosto indietro.

Sorride nuovamente, ricordandosi di avere indosso uno dei costumi due pezzi preferito dal moro.

Perché non fare una sorpresa ad Haru?, si propone compiaciuta.

Percorre il corridoio e sale le scale conducenti al piano di sopra, levandosi ad ogni passo uno strato di vestiti, abbandonati lungo il percorso; arriva alla porta del bagno con ancora indosso la canottiera intima, e per un attimo tutta la sua spontaneità traballa, chiedendosi se sia opportuno irrompere così nella quiete del giovane taciturno.

Chi se ne frega!, conclude, sfilandosi l'ultimo indumento, che cade ai piedi dell'uscio, e facendo scorrere con nonchalance il separé.

Haruka si volta di scatto senza aver ancora realizzato l'accaduto, mentre la ragazza si avvicina imperterrita al bordo della vasca, fingendo sicurezza, e intinge un piede nella vasca.

Aspetta un momento, arresta il proseguimento del movimento, c'è del sapone...

_______ scorre con lo sguardo le parti visibili del corpo di Haruka, mentre sulle sue gote scorrono repentinamente sfumature sempre più prossime al bordeaux, sinché non si scontra con due placidi abissi salati che la osservano analiticamente, facendola sbiancare all'istante.

È-è-è nudo?!

Con le guance in fiamme, toglie immediatamente il piede dall'acqua calda, ringraziando il fatto che, con grande probabilità, il moro si fosse appena immerso, "Scusami, scusami, Haru... io...".

Il corvino approfitta delle ridotte distanze, la agguanta per un polso e le blocca la fuga.

"Fai il bagno con me". Non è una domanda, ma nemmeno un'imposizione, solo uno schietto desiderio privo di malizia.

Se possibile avvampa maggiormente, spiazzata dall'intrascurabile cristallinità delle sue iridi oceaniche, dall'intensa purezza del suo sguardo sicuro. I suoi occhi non sono lascivi, bramosi, sono semplicemente alla ricerca dell'intimità insita nella complicità.

_______ guarda a terra, arrossendo violentemente, si porta una mano al petto, tenendo ferma la fascia del costume, mentre con l'altra lo slaccia, "Ti prego, non guardarmi finché non sarò entrata".

Haruka non è d'accordo. Vorrebbe guardarla, memorizzare ogni parte di lei, ogni magnifica imperfezione, vederla denudata non dei suoi abiti, ma delle sue adorabili insicurezze, vorrebbe vederla per com'è davvero e dirle che è bellissima e naturale come l'acqua ch'entrambi accoglie. Tuttavia non lo fa, comprendendo l'imbarazzo a cui nemmeno lui è totalmente immune.

_______ cerca di sedersi dall'altro lato della vasca, constatando, però, di non avere abbastanza spazio. Indecisa sul da farsi, il moro le sorride appena, a bocca chiusa, offrendole chetamente il suo petto come appoggio, e la ragazza dalla [lunghezza] chioma [aggettivo colore] si accomoda timida nel suo abbraccio, mentre il giovane le cinge la vita appena sotto il seno, stringendola a sé, timoroso che possa sfuggirgli tanto è minuta; le annusa i capelli, l'incavo del collo, in cui lascia un flebile bacio, prima di prendere una spugna e insaponarle il braccio, la spalla, la schiena con il suo bagnoschiuma al tiglio.

Il silenzio regna sovrano.

È l'idillio della pace.

Legami a IdrogenoWhere stories live. Discover now