Capitolo 10.

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Se qualcuno è esperto di psicologia maschile, per favore, mi aiuti. Ancora meglio se si tratta di psicologia maschile coreana. Perché il pacco che ho tra le mani necessita una spiegazione.
Sono passate tre settimane da quando Namjoon, dei Bangtan, ha dormito nel mio appartamento, e da quella volta non l'ho più sentito. In effetti ho addirittura provato ad accedere sul sito di appuntamenti al buio, ma l'ultimo messaggio risaliva alla settimana prima del mio compleanno. Così, feci una cosa che non facevo da tempo: rispolverai il mio account di Twitter. Erano circa due o tre anni che non ci entravo, quindi venni sommersa dalle notifiche e dai messaggi di spam. Sulla timeline apparve subito un Tweet di @BTS_twt, il quale conteneva il selfie di Jimin e Namjoon. Istintivamente zoommai sulla faccia di quest'ultimo e rimasi a osservarla per secondi.
Comunque, dopo aver scoperto che al momento si trovano in Corea del Sud per registrare il nuovo album, sono andata ad aprire la porta, ritrovandomi davanti il corriere che, con qualche gocciolina di sudore sulla fronte, mi stava porgendo un pacco alto almeno un metro.
Ed eccomi qui, ora, con centinaia di scatole di Pocky al caramello tra le mani. Dio solo sa dove le metterò e, se proprio vorrà farmi un atto di carità, lo dirà anche a me.
Quindi, i casi sono solo due: o qualcuno si è sbagliato, o Kim Namjoon ha voluto farmi un regalo di compleanno in ritardo.

Sto camminando per Asakusa con Daiki, troppo impegnato a scattare foto per ascoltare le mie lamentele in un giapponese mezzo inventato, perché deve preparare un book per il prossimo articolo di giornale.
Ci fermiamo su una panchina vicino al Nakamise Dori, la strada dei souvenir, e finalmente riesco a far riposare le mie gambe.
«Hai già pensato a qualche proposta di lavoro?» chiede, sistemando la fotocamera nella sua apposita custodia.
Scuoto la testa e sospiro, qualsiasi offerta che mi viene data mi sembra sempre meno conveniente di quella precedente.
«Sono tutte lontane, oppure non mi piace il ruolo che mi viene dato.»
Daiki distoglie lo sguardo da me e si mette seduto, facendo traballare leggermente la panchina in legno.
«Dovresti essere meno esigente. Hai ricevuto tante proposte, eppure continui a rifiutarle. Prima o poi non ne avrai nessuna e rimpiangerai le tue azioni.»
«Voi giapponesi siete troppo moralisti.»
Ridacchiamo entrambi, forse il ragazzo un po' meno di me, ma tutti e due sappiamo che non è il caso di discutere in una giornata di sole come questa.

Quando torniamo a casa, davanti alle porte dei nostri appartamenti, noto che qualcosa non va. Due ragazzine sono in piedi tra le due porte, la mia e quella di Daiki, e mi guardano con diffidenza.
«Buonasera. Serve qualcosa?» chiedo, sfoggiando il mio migliore accento da non-giapponese.
Una delle due si avvicina e mi mostra una fotografia sul suo cellulare. Non si vede molto bene, perché è stata scattata da lontano, ma posso per certo dire che le persone nelle foto siamo io e un certo ragazzo coreano.
Sposto subito lo sguardo sulle due ragazzine misteriose e attendo che dicano qualcosa, ma Daiki ci precede, prendendo in mano il telefono e tenendolo sopra alla sua testa.
«Sapete che è un reato scattare foto e divulgarle senza il permesso dell'interessato?»
Una delle due, quella ancora in possesso del suo telefono, fa un passo in avanti e fronteggia il ragazzo.
«Non ci metterà più di due secondi, quella foto, a diffondersi tra tutte le fan.»
Deglutisco, poi mi accorgo che l'altra ragazza non mi toglie gli occhi di dosso da quando ho visto quella foto.
«Chi sei? Sei la sua ragazza?»
Sospiro amaramente, ma in fondo capisco la sua domanda.
«No. Non sono la sua ragazza.» preciso, scuotendo la testa un paio di volte.
«Posso capire la gelosia per qualsiasi essere umano di genere femminile che si avvicina ai vostri idoli, ma non è ammissibile arrivare a tanto.» continua Daiki, mettendomi una mano sulla spalla. Ora tutti gli sguardi sono puntati su di lui, neanche io mi aspettavo un intervento del genere.
Il ragazzo, allora, si gratta il retro della nuca, scompigliando i capelli corvini, e distoglie lo sguardo.
«Devo ammettere, però, che dal vivo è tutta un'altra storia. Io sono addirittura svenuto.»

A quanto pare l'intervento di Daiki non le ha convinte del tutto, dato che poche ore dopo quelle foto, accompagnate dall'hashtag in tendenza "#RMandTheGirl", stanno già spopolando su qualsiasi social esistente.
Molti si chiedono se quello sia effettivamente Kim Namjoon dei BTS, ma non c'è nessuna prova della sua faccia o qualcuno che provi com'era vestito quel giorno. Altri si chiedono, piuttosto, chi sia la ragazza davanti al coreano, cioè io. Sapevo, fin da subito, che non sarebbe stata una buona idea avere a che fare con una star di fama mondiale, ma questa volta non c'entro niente.
Ha fatto tutto lui, ha sempre deciso lui per me, ha distrutto completamente le basi stabili della mia vita e appare, di tanto in tanto, pretendendo che io lo accolga a braccia aperte.

E come dirgli di no?

***

Sto pensando di fare qualcosa tipo Blind Date, ma una storia diversa per ogni membro dei BTS. Mi sembra un'idea impegnativa ma potrebbe funzionare.
Aiuto, non ce la farò.
Anyway, grazie per aver letto! (๑❛❛๑)

Blind Date // Kim NamjoonWhere stories live. Discover now