-Trust me, you're a bless to me-

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Con le poche forze rimaste torniamo a casa, sembriamo un piccolo branco di zombie.

Gli altri corrono a farsi una doccia, mentre io corro a vedere se Yoongi sia uscito dallo studio. Vedo che le luci sono accese, è ancora lì. Sospiro e giro i tacchi, farò una doccia anche io, sperando di vederlo almeno stasera.

Ormai è tardi e non riesco più a tenere gli occhi aperti, quindi alla fine cedo e mi butto sul letto. Poco dopo sento la porta aprirsi. "Mhm? Hyung?"

Si butto sul suo letto facendo un gran casino. "Dormi" dice piano. Scuoto la testa, disapprovando. Mi alzo e vado da lui, sedendomi sul letto, al suo fianco. "Hyung" sussurro, cominciando ad accarezzare lentamente la sua schiena.

“Non toccarmi per favore”. Mi sta praticamente implorando. "Almeno ora mi parli" cerco di sdrammatizzare. Vorrei abbracciarlo e fargli capire quanto vale, perché lui vale tanto.

Non risponde subito. “Dormi” ripete. “Ti sento tremare. Hai i muscoli a pezzi. Deve essere stata dura oggi” mormora. "Non mi interessa, è stata come tutti i giorni" rispondo pacato. "Tu invece, dovresti mangiare qualcosa. Non puoi rimanere a digiuno per sempre."

“Ho mangiato quando eravate via” risponde. “Sto bene” continua. "Non mentire a me, hyung" dico spostandomi leggermente. Capisco quando lo fa, capisco quando mi mente così.

Sospira e si gira verso di me. "Dai, sono andati tutti a letto. Vieni in cucina con me, saremo soli" sorrido, cercando di rassicurarlo. Alla fine cede, anche se controvoglia.

Ripeto l'azione della sera prima, ramen, acqua e bacchette. Poco dopo gli passo il contenitore, rimanendo in silenzio.

"Per favore" sussurro, implorando con lo sguardo. "Poco, anche poco. Ma fallo, devi mangiare." Mormoro, sedendomi di fronte a lui.

Lo vedo scattare in piedi, correndo verso il bagno, lasciando il piatto a metà.

Mi alzo di scatto e lo raggiungo, in una velocità incredibile, andandogli poi vicino. Gli tiro indietro i capelli che ricadono sul suo viso disordinatamente. Sappi che sarò sempre al tuo fianco, qualsiasi cosa accada.

Quando, finalmente, si sente meglio, si accascia a terra.

Mi abbasso anche io, sedendomi al suo fianco. "Hyung, dovresti parlarne..." sussurro, quasi spaventato. “Di cosa?” Mormora. "Di tutto, ciò che ti passa per la testa, le paure. Tutto" rispondo, con tono molto basso.

“No, non voglio” risponde con tono piatto.
"Ho capito" sospiro.

Si alzo di scatto e barcollando si dirige verso la sala. E’ stanco, si vede perfettamente. Non lo lascerò solo, non di nuovo.

Si sdraia sul divano "Non me ne andrò, sappilo. Non ti lascerò solo, non ancora."

Sospira esausto. "Fai quello che ti pare, ma non toccarmi" sibila.

Mi siedo a terra, lasciandogli tutto il divano. D'altronde è lui quello che deve riposare, io sono stanco, sì, ma posso aspettare.

Sospira di nuovo. "Non farmi sentire più in colpa di quanto non lo sia già" mi dice guardandomi.

"Dormi, rilassati" rispondo, fregandomene. “Taehyung” mi riprende.

"Yoongi" lo richiamo, facendo come lui.

Si alza, ringhiando. “Andiamo...” Lo guardo aggrottando le sopracciglia, alzandomi. Barcolla fino alla nostra stanza, poi si butta sul letto. “Maledetto ragazzino” sussurra tossendo. "Continuo a non capire, ma va bene" rispondo sedendomi sul bordo del mio letto. Non credo che riuscirò a dormire in questa situazione.

“Lo so...” sussurra “come puoi capire come mi sento” sussurra ancora più piano, con voce rotta. "Mhm scusami hyung" mormoro.

Lo hyung si addormenta. Rimango seduto sul letto con la schiena poggiata sul muro, fissando il nulla.

Mai avrei pensato di vivere una certa situazione. Mai avrei pensato di vederlo stare così male.

[...]

Ormai sono le tre del mattino. Il buio regna in tutta la struttura. Tutti dormono ad eccezione di me.

Ad un certo punto si alza e si sdraia al mio fianco, nascondendosi in un certo senso sotto la coperta. "Non ce la faccio, mi sento così in colpa" sussurra, pensando che stia dormendo.

Rimanendo in silenzio lo abbraccio, posizionando le mani dietro la sua schiena che, poi, comincio ad accarezzare lentamente.

“Tae...” nasconde il viso nel mio petto. “Mi vergogno così tanto” sussurra.

"Sei la persona più importante della mia vita" mormoro, stringendo l'abbraccio. “Ma… Tu sai... come puoi...”

"Fidati, lo sei eccome"

"Sei la persona che mi ha migliorato la vita. Ne sono convinto. E non mi importa nulla di ciò che è successo, se è questo che intendi. Rimarrai sempre il mio Yoongi"

Scoppia a piangere. “Tae... perdonami...” replica, con voce rotta, fra un singhiozzo e l’altro.

"Ssh Yoongi. Te l'ho già detto, non ti lascerò mai. Rimarrò sempre al tuo fianco qualsiasi cosa accada."

Alla fine ci addormentiamo entrambi. Abbracciati.

La mattina dopo mi sveglio, ritrovandomi con la maglia ancora leggermente bagnata a causa delle sue lacrime.

Continuo a muovere la mia mano, lentamente, sulla sua schiena, cercando di tranquillizzarlo, anche se dorme.


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Volevo davvero scusarmi con tutti;; sto avendo una marea di problemi in casa e con il computer. Di conseguenza non riesco ad aggiornare come prima.

Mi scuso davvero tanto;;

I'm Afraid, But I Love You | Taegi 愛Where stories live. Discover now