Capitolo XXX

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Narratore

Jimin corse fuori dalla scuola fino a ritrovarsi senza fiato. Doveva avere spiegazioni al più presto. La sua testa stava scoppiando e non ce la faceva più a sopportare tutto quel dolore e tutta quella confusione.

Doveva capire.

Nella sua mente un solo e unico nome scritto a lettere cubitali lampeggiava.

Yoongi

Corse verso i cancelli della scuola e lo vide seduto sopra il marciapiede a gambe incrociate, con una sigaretta tra le labbra e la testa per aria.

Yoongi, dal canto suo, si era completamente immerso nei suoi pensieri cancellando il mondo attorno a lui. Stava cercando di capire perché tutto doveva essere così complicato. Non solo nella sua vita, ma anche in quelle altrui. Non riusciva proprio a comprenderlo e, più si scervellava, più si allontanava alla soluzione dell'enigma.

Jimin rimase lì ad osservarlo per uno, due o forse tre minuti in silenzio e con un sorriso a disegnargli il volto ancora confuso.

Fuori pioveva ma, dentro il cuore del piccolo ragazzo di diciotto anni, c'era il sole.

<Yoongi...?> sussurrò il rosa facendo ritornare il ragazzo appena chiamato alla realtà.

L'azzurro sussultò a quella vista celeste e si impietrì, alzandosi il più velocemente possibile.

<Jimin> mormorò a sua volta il ragazzo gettando a terra il mozzicone della sigaretta.

Il rosa fece un passo in avanti mentre la pioggia batteva imperterrita nel tessuto della sua felpa nera.

<First Love-> cominciò.

<No Jimin, ti prego> lo interruppe Yoongi portando il braccio in avanti per allontanarlo, abbassando il volto impartito. Non sapeva come lo aveva scoperto, ma ciò non gli importava. Lo spaventava il fatto che conosceva tutto.

Il diciottenne si avvicinò ancora di più al ragazzo davanti a lui, prendendo la sua mano e appoggiandola nella sua guancia.

<So far awar e tutte le altre canzoni scritte dal rapper più bravo di Seoul> sorrise vedendo Yoongi alzare lo sguardo e incominciare ad accarezzare con il pollice la liscia pelle del rosa <Sono tue> mormorò stringendo tra le sue dite le altre del compagno.

Lo guardò dritto negli occhi mentre l'acqua lavava via i dolori e le insicurezze. Il cuore di entrambi batteva ad una velocità impressionante e il loro respiro era diventato un tutt'uno, come nei migliori dei film romantici.

<Tu sei Agust D> ridacchiò per pochi secondi per poi tornare serio <La persona che amo è Agust D, incredibile> abbassò lo sguardo preso da un attimo di paura di una sua reazione negativa, ma continuò a sorridere, era troppo felice per svariati motivi.

Yoongi, in quell'esatto momento, sentì il calore dell'amore invaderli la pelle fino a scottarlo, cosa che aveva provato solamente con sua madre ormai defunta. <Jimin> lo richiamò avvicinando a sé il viso del ragazzo appena richiamato <Io non so amare, nessuno me lo ha mai insegnato. Io non so amare me stesso e non so neanche come cominciare. Non so se con te ci potrà mai essere un futuro ma...>

Jimin alzò finalmente gli occhi e si ritrovò davanti a quelli lucidi del maggiore. Sorrise ancora, anche se un motivo non c'era adesso.

<Ma so che te mi fai stare bene. Non so se è amore perché, come ti ho detto prima, non so neanche trovare la parola nel dizionario. Ma mi fai stare bene. Devo solo imparare a trovare forza in me stesso e so che, se tu sarai al mio fianco, ce la farò. Ti chiedo scusa anche. Scusa perché quella sera ti ho dato buca, scusa perché non ti ho cercato, scusa perché sono un disastro e ti chiedo scusa perché magari non riuscirò a farti felice come voglio. Ma voglio imparare con te accanto>  disse non togliendo mai gli occhi a quelli del minore.

Jimin stava sorridendo ancora, non capiva più niente.

<Jimin, vuoi insegnarmi ad amare?> sussurrò Yoongi poggiando entrambe le mani tremanti sulle guance soffici del rosa scacciando via da quella liscia pelle le gocce di pioggia.

<Sì> il minore prese a piangere in silenzio. Ma non come aveva fatto negli ultimi tempi nella sua cameretta da solo. Oh, no. Oggi Jimin stava piangendo dalla gioia, nelle fredde ma accoglienti mani del suo amato.

<Vuoi davvero prenderti la responsabilità di avere un alunno che non ha neanche le basi?> continuò a domandare Yoongi ancora insicuro.

<Sì, Yoongi, sì!> affermò il rosa senza pensarci e stringendolo a sé in un caldo e amorevole abbraccio.

E a loro bastò questo per farli stare ancora più bene.

Quell'abbraccio li avvicinò di più, fino a far riscaldare i cuori spazzati di entrambi. Insieme li avrebbero aggiustati.

Entrambi non sapevano cos'era l'amore, ma lo avrebbero scoperto insieme con il tempo.

Perché la soluzione non è pensarci, ma lasciarsi trasportare dalla corrente dei sentimenti senza farsi travolgere.

La realtà non è una fiaba, ma oggi, per questi due ragazzi, è iniziato il loro "e vissero felici e contenti".

Leggi qua mannaggina
E siamo giunti all'ultimo capitolo di "Shut up"!
Piango un sacco.
Ok ragazzi, per i chiarimenti e tutto il resto inserirò un altro aggiornamento non appena avrò pubblicato il epilogo (che dovrebbe arrivare domani).
Però finalmente, dopo 30 capitoli, QUEI DUE STUPIDI SI SONO "FIDANZATI", a modo loro, MA SI SONO FIDANZATIIII!!🍾🍾🎉 🎊

Se vi chiedete per Tae e Kookie o per Joonie e Jin, aspettate domani (dovrei) per il prologo.

Ad un prossimo aggiornamento guys, ciaooo👽💋

Shut up 조용한Where stories live. Discover now