Capitolo 28

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La stanza era piuttosto modesta sia nelle dimensioni che nell'arrendamento. S'intuiva che aveva una funzione puramente pratica. Scaffali metallici, carichi di oggetti e faldoni occupavano le pareti.

Dalla parte opposta arazzi animati e dipinti con cornici antiche e maltenute.

La delegazione MagiNò era formata da quattro uomini, tre non erano più che ragazzi e uno più maturo, possente di statura, con loro c'era una donna di colore. Se ne stavano tutti impettiti in un angolo osservando una ragazza intenta a parlare con il Princeps. 

Valentino allungando il braccio gli fece cenno di avvicinarsi mentre lo precedeva.

<<Signor Fo, si accomodi>> disse educatamente il Princeps Ventura alzandosi abbottonando il primo bottone del blazer color blu elettrico molto primaverile

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<<Signor Fo, si accomodi>> disse educatamente il Princeps Ventura alzandosi abbottonando il primo bottone del blazer color blu elettrico molto primaverile.

<<Grazie>> rispose Jacopo oltrepassando la donna davanti a lui.

<<Le presento la Signorina Romano, il Presidente dell'Associazione ProNomagi>> continuò il Ventura

Jacopo si girò di scatto. Davanti a lui c'era una donna della probabile età di ventinove anni, elegante e dall'aspetto gentile. La guardò con uno sguardo attonito e incuriosito allo stesso tempo, aveva occhi grigio-verdi, quelle iridi metallizzate difficili da dimenticare che ricordavano tanto il compianto Val.

Era una donna bellissima, con capelli biondo-rossicci lunghi raccolti in una treccia alla francese, labbra carnose, carnagione chiara. Vestita con dei jeans stile capri, stivaletti, maglia bianca e un trench color cammello.

<<Si aspettava un uomo?>> chiese la donna che evidentemente aveva notato lo sguardo attonito di lui

<<No..>>disse Jacopo prontamente <<..Si.. sinceramente, si>>

<<Tagliamo la testa la toro>> esclamò lei avvicinandosi allungando il braccio e tendendogli la mano <<io sono Giorgia>>. L'uomo inarcò appena il sopracciglio sempre più sconcertato.

<<Piacere Jacopo Fo>> rispose lui stringendole la mano delicatamente. Era talmente esile che stringerle la mano con forza avrebbe potuto rischiare di spezzargliela, la donna notò il gesto e lo ringraziò silenziosamente per quel pensiero.

Peccato dover uccidere una donna così bella pensò, ma in fondo era solo un incarico come tanti e  non poteva certo trascurare il lavoro per stare dietro a sentimentalismi.

<<Ha notizie inerenti al caso di mio fratello?>> disse la donna speranzosa

<<Mi spiace, non posso parlarle in dettaglio delle indagini in corso, stiamo comunque vagliando numerose piste, fino ad ora non c'è alcuna traccia di magia>> disse con il suo solito fare impenetrabile.

<<Non state facendo nulla!!>> esclamò un uomo sulla sessantina, lo stesso facente parte della delegazione, prontamente bloccato dai tre accanto a lui che facevano fatica a trattenerlo visto la mole<<E come voi, anche la nostra polizia brancola nel buio e io non saprò mai, chi è stato ad uccidere mio figlio!>> esclamò portandosi le mani in testa disperato. Tutti gli astanti lo guardarono, la donna di colore si avvicinò rassicurante.

Secolaria - Obscura LuxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora