Capitolo 21

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Forze sovrannaturali si riversarono nella Capitale, quella notte

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Forze sovrannaturali si riversarono nella Capitale, quella notte.

La tregua stabilita secoli prima dalla comunità magica e quella dei MagiNò era stata infranta e sulla città si erano riversate le Nebbie del Presidio, un'associazione di ordine neutrale soprannominati i Guardiani. Con lo scopo di proteggere l'Equilibrio e preservarlo, e con esso i suoi abitanti.

L'intera popolazione era impazzita e l'unica cosa veramente certa di quelle ore di pura follia era che le efferatezze e i crimini più orrendi assottigliarono il confine tra raziocinio e pazzia.

Quella notte due Guardiani si aggiravano tra le vie, si muovevano nell'oscurità avvolti nei loro cappotti in peltro verde bottiglia, i fianchetti davanti e dietro ne modellavano la forma una volta indossato. Nel loro petto era impresso il medaglione della Fiamma Mistica, placca circolare in ossidiana con incisioni e rune antiche, aderito totalmente alla pelle e in rilievo di un millimetro. Uno di loro, il più giovane, era pervaso da una strana sensazione. Passando da un vicolo venne investito da un lezzo di morte. Si tirò indietro tossendo e sputando per terra mentre l'altro si avvicinò per guardare; quello che vide gli rimase impresso nella mente tutta la vita.

Due Centurioni facenti parte dell'ordine di controllo e difesa della comunità magica erano stati brutalmente massacrati ad opera di MagiNò. Uno dei due rimasto in slip e maglietta, mentre l'altro indossava ancora i vestiti e il distintivo.

Quello denudato aveva la testa aperta in due e parte della materia celebrale mista a sangue era riversa sull'asfalto, l'altro agente invece era stato colpito con due coltellate al petto.

Pronunciando sommessamente parole impronunciabili e formule magiche chiusero la zona e la sigillarono occultandola. Si allontanarono in fretta per comunicare la macabra scoperta.

Quella notte la popolazione puntò il dito contro i Magi e Streghe condannandoli per ciò che era successo, per gli attentati e gli attacchi, stavano cominciando a insorgere contro di loro.

Al Palazzo Chigi, nel centro di Roma tra piazza Colonna e Via del Corso, le ore erano concitate.

Il Comandante Centurio e il Vicecomandante erano riuniti insieme al Capo del Governo italiano e il Princeps Senatus, il primo membro a capo del Senato Magicae e una decina di Centuri mischiati alla Polizia locale. Le discussioni erano agiate e le parole molto forti.

La notizia aveva fatto presto ad arrivare. Ventura che era il Princeps, un uomo giovane e prestante, ormai aveva perso totalmente la pazienza ed urlava contro chiunque accusando tutti di essere degli incompetenti. La tensione era tangibile.

Ad alimentare la tensione si materializzò all'interno della sala il Massimo Sapiente: L'effettivo capo della congrega dei Guardiani, capace di mantenere autocontrollo in ogni situazione. Era un uomo sulla cinquantina, magro e ben messo, capelli argentei e una folta barba. Indossava la divisa delle Nebbie del Presidio con il suo tipico cappotto doppiopetto in peltro verde e un bastone da passeggio che nascondeva il vero bastone da stregone.

Secolaria - Obscura LuxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora