Capitolo 16

40 15 0
                                    

Da qualche anno in Italia cominciava a tirare una gran brutta aria.

Giravano voci di intolleranza da parte della comunità magica contro i MagiNò.

In numerose città veniva presa di mira soprattutto la gente comune, dalle donne ai bambini senza distinzione.

Anche nelle istituzioni governative sia magiche e non, serpeggiava il seme del razzismo e dell'intolleranza.

Qualcosa si stava muovendo nell'ombra.

Il caso che fece più scalpore fu l'attentato alla metropolitana di Napoli.

Le testate giornalistiche scrissero di un attentato stile dinamitardo, numerosi testimoni parlarono di una "palla di fuoco" che avvolse la carrozza della metropolitana. Morirono  circa 17 persone, molti feriti gravemente con ustioni al volto e altri travolti durante la fuga dal treno. La maggior parte di loro erano giovani studenti universitari.

L'attentato fu rivendicato dai una sedicente congrega oscura, L'ordine del Crepuscolo, formata per lo più da occultisti e stregoni oscuri con idee estremiste che proclamavano la purezza di razza.

"la Magia avrebbe primeggiato su tutti, solo i Puri sarebbero sopravvissuti".

Così l'Ordine del Crepuscolo mieteva le sue vittime, attraverso una scala gerarchica ognuna con peculiarità' differenti e con mansioni specifiche.

Tutti rispondevano in prima persona al Primarca, il capo della Setta, la sua parola era legge. Il più potente conoscitore delle Arti Oscure siano esse inerenti alla magia o alla stregoneria. Possedeva la facoltà di donare la conoscenza delle arti stesse a chi riteneva più meritevole. Tuttavia, in caso di inadempienza poteva decidere di privare della magia appresa un appartenente oltre che degradarlo e punirlo in base alla situazione.

Accanto a lui, che prendeva parte al "Concilio dei Tre", il Magister Arcano che era il responsabile della "Via Del Crepuscolo" e seguiva la parte "Spirituale" con la severità nell'impartire il dogma. Insegnava la totale abnegazione per tutto ciò che non apparteneva al codice della Congrega ed era il Custode degli antichi vincoli usati nella Magia Oscura.

Il terzo facente parte del Concilio era l'Esageta Stratega, responsabile della "Via Armata", seguiva la formazione degli appartenenti cercando, con ogni sforzo possibile, di condurre i discepoli di questa Via alla perfezione magica più assoluta con la perseveranza nell'impartire l'insegnamento. Inoltre, era conoscitore della strategia e come tale sviluppava la tattica migliore da seguire nelle varie situazioni promuovendola al Primarca.

Ogni suo scopo, ogni suo traguardo sarebbe stato parte integrante del codice e della via della Setta raggiungendo lo scopo finale: sterminare i MagiNò, innalzare il potere dei Puri e portare in schiavitù i Meticci.

Come sapeva tutto questo?

Val era stato introdotto, dalla sua famiglia di Stregoni oscuri, alla Setta.

Aveva partecipato alle sue riunioni e ai suoi raduni, aveva preso parte all'iniziazione e adesso era diventato parte integrante di essa.

Jacopo manteneva una frequente relazione epistolare con lui, non potendosi vedere spesso e per il timore che le missive potevano essere rintracciate avevano escogitato una arca exterminatur .

Era una piccola scatola in legno con delle scritte in latino e delle rune simili a sigilli, all'interno si poteva nascondere qualunque oggetto. Se ci fosse stata un'esatta copia di questa in un altro luogo nell'immediato il suo contenuto si sarebbe materializzato all'interno. 

Semplice, sicuro e veloce.

Semplice, sicuro e veloce

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
Secolaria - Obscura LuxWhere stories live. Discover now