Capitolo 19-la Strada Che Ho Scelto-

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"Si può sapere cosa diavolo sta succedendo, madre?"

La donna, in piedi di fronte al camino aveva lo sguardo di chi sa ma non può parlare.

"Non alzare la voce con tua madre, Draco" se ne uscì suo padre che era seduto accanto a lui.

"Voglio sapere cosa succede. Quell'essere ha voluto che diventassi un suo seguace, ha voluto ME e adesso mi tiene all'oscuro di tutto? L'unica cosa che so dopo mesi e mesi di silenzio è che devo uccidere Silente? Sono stanco di stare ai suoi comodi" ringhio' ancora il ragazzo.

A quelle parole, suo padre si alzò di colpo dalla sedia, lasciando che quest'ultima strisciasse rumorosamente contro il pavimento e sbatte' pesantemente i pugni sul tavolo.

"Non puoi opporti al Signore oscuro altrimenti tutto ciò che otterrai sarà la morte, Draco! E dopo tutta la fatica che abbiamo fatto io e tua madre per proteggerti dovresti avere più rispetto! Siamo la tua famiglia e in quanto Malfoy sei costretto ad onorarla"

La donna che fino a quel momento aveva dato le spalle ai due che si trovavano con lei nella stanza, si voltò e li raggiunse.

Draco nel frattempo si era alzato di scatto ponendosi a pochi centimetri da suo padre.

"So esattamente ciò che mi avete insegnato. Sopratutto tu." disse puntando il dito sul petto dell'uomo che aveva davanti:"Paura, sottomissione, superiorità. E anche moltissime altre cose che non mi sono mai servite a niente! E se tutto ciò è perché sono un Malfoy, allora potete anche riprendervi questo maledetto cognome!"

Slap.

Un forte suono si abbatte' dolorosamente sulla guancia destra del ragazzo colorandogli la guancia di rosso.

"Si può sapere cosa ti sta saltando in mente così d'un tratto? Chi ti ha messo in testa queste cose prive di senso? Non è possibile che sia stata Astoria, la sua famiglia è fin troppo simile alla nostra. Quindi, cosa diavolo ti sta succedendo Draco?"

Lucius era ormai esasperato, aveva passato anni della sua vita a crescere un figlio con i suoi principi e ora quel ragazzo voleva buttare via ogni cosa.

Un figlio che ora lo guardava con una rabbia che avrebbe potuto incendiarlo sul posto.

"Probabilmente qualcosa che non capiresti, Lucius" si intromise Narcissa.

Entrambi si voltarono verso di lei.

"Non hai mai pensato che un giorno tuo figlio potesse prendere da solo le decisioni che lo riguardano? E hai mai pensato a come affrontare tali decisioni?"

Le parole della donna parvero enigmatiche all'uomo che la guardava confuso.

"Non credo serva rispondere a nessuna delle due domande che ti ho appena posto, Lucius. I Malfoy non fanno di testa loro ma continuano semplicemente ciò che hanno iniziato altri Malfoy prima di loro, non è così?"

"Ho fatto una promessa." se ne uscì il ragazzo:"ho promesso ad una stupida mezzosangue che sarei stato me stesso e non la copia di mio padre. Ho promesso che sarei diventato ciò che voglio io e non quello che gli altri vogliono che io diventi. Ho fatto tanti errori, troppi, ma non tradiro' mai quella promessa, neanche se dovesse costarmi la vita"

"L'amore, in casi così disperati non ti porterà altro che sofferenza!" replicò ancora Lucius.

"Non mi interessa quello che pensi tu, Papà. Nonostante tutto ciò che è successo, credo di aver preso la mia decisione già da tempo, anche se me ne sono reso conto un po' tardi"

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