32. Aiuti dall'esterno.

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DEDICO QUESTA SECONDA PARTE AD UN’ALTRA GRAZIOSA RAGAZZA CHE SEGUE SEMPRE LE MIE STORIE <3

NON SO VOI, MA IO INIZIO GIA’ A SENTIRE LA NOSTALGIA SAPENDO QUESTI DUE MOLTO PRESTO CI LASCERANNO.

SPERO COMUNQUE CHE IL CAPITOLO PIACCIA A TUTTI QUANTI <3 A PRESTO!

*****

 

NIALL’S POV.

Solo 48 ore e lascerò Londra. 48 ore mi separano dalla partenza e mi allontano per sempre da Londra e da chi ci vive.

-Quando parti, quindi?-.

-Tra 48 ore-. Osservo il mio bicchiere di scotch seduto ad un tavolo del circolo, in compagnia di Olan e Jack. Alla fine ho accettato la loro proposta di vederci per festeggiare la mia imminente partenza. Jack ha tanto insistito che non ho saputo più rifiutare all’ennesima proposta fattami questa mattina. Non che io abbia nulla contro loro ma non credo di essere più dell’umore per festeggiare qualsiasi evento. La mia partenza è l’unica cosa positiva in tutta questa storia e mi domando se tutto questo mi servirà a cambiare aria, a dimenticare tutto.

-Hai predisposto tutto, se ti serve una mano con…-.

-Ho già sistemato tutto. Steve mi accompagnerà al mio volo privato, penso di arrivare in serata e li mi attende un’auto dell’azienda. L’appartamento di mio padre è già pronto come io ho deciso e non mi serve nulla-. Dico zittendolo con un tono secco.

Jack annuisce lasciando scivolare il suo bicchiere di scotch da una mano all’altra, credo si sente impotente e voglia provare a fare comunque qualcosa per risollevarmi il morale. –Sono sicuro che li andrà tutto bene-. Aggiunge serio.

Reclino il capo all’indietro prendendo tutto d’uno sorso il mio scotch, sono stanco e vorrei andare a dormire; domani mi aspetta una lunga serie di appuntamenti e vorrei tutto venisse fatto nella modo più meticoloso possibile.

Gli occhi di entrambi si posano su di me quando mi sollevo. –Ragazzi, domani mi aspetta una lunga giornata. Mi dispiace lascarvi così…-.

-Aspetta-. Tenta Olan. -.. bevi un altro bicchiere con noi amico, hai tutto il tempo per organizzarti domani-. Solleva il braccio indicando ad una delle cameriere di portare altro da bere obbligandomi, in questo modo, a sedermi di nuovo.

-Guarda che dovresti quanto meno provare a fingere che non te ne freghi nulla di lei-. Un ghigno gli si forma in viso mentre pronuncia quelle parole. Sta sicuramente tentando di capire come io stia ma non parlerò di lei in sua presenza, non voglio dargli la soddisfazione di credere che anche io ho fallito.

-Non ho nulla da provare-.

Non risponde, sembra comunque soddisfatto della mia reazione. La cameriera ci porta altri tre bicchieri pieni portandosi via quelli vuoti, meritandosi un sorriso ricolmo di perversione da parte di Olan. Quel ragazzo non conosce regole, ogni ragazza, possibilmente carina, rientra nel suo raggio d’azione. Osserva la ragazza allontanarsi, la quale sculetta consapevole lui la stia guardando. Torna a voltarsi verso di noi meritandosi uno sguardo di disapprovazione da parte di Jack. –Ho fatto come mi hai chiesto, ho messo un buona parola per Christine con qualche amico di mio padre; ha diversi contatti nel settore..-.

-Grazie-. Nonostante avessi potuto fare da me ho preferito chiedere a Olan di farlo perché non volevo si potesse risalire a me qualora lei avrebbe accettato il posto. So, che grazie a lui, le sono giunte diverse proposte e credo stia semplicemente valutando la più conveniente prima di accettare. La conoscono abbastanza bene da sapere che non prenderebbe mai una decisione senza prima averci ragionato adeguatamente; è una persona che tiene sempre a tenere, tutto quel che può, sotto controllo assicurandosi nulla vada storto.

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