27. Pensieri, parole e partenze.

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SCUSATE IL RITARDO, SCUSATE L'ATTESA E SCUSATE SE IL CAPITOLO NON SARà IL MASSIMO. SPERO DI POTER AGGIORNARE NUOVAMENTE MOLTO PRESTO E SPERO DI RIUSCIRE A FARE UN LAVORO MIGLIORE :) GRAZIE MILLE PER TUTTO QUANTO COMUNQUE! <3 A PRESTO!

NIALL’S POV.

Quel coglione di Olan voleva farmi innervosire di proposito, lo ha fatto perché sapeva che sarei scattato e avrei dato spettacolo. Siamo amici da diverso tempo ma quando si tratta di donne tra me e lui si crea una sorta di competizione che non riesco a comprendere mai, lui tenta sempre di entrare in sfida con me perché suppone di essere miglior e vuole dimostrare continuamente, al mondo, questa sua convinzione. Gli ho fregato sempre un paio di ragazze ma questo non significa io abbia mai tentato di entrare in competizione con lui, sono loro a scegliere con chi stare in fondo.

Stringo la mano di Christine conducendola tra la gente che conosco perfettamente ma con cui non ho nessuna intenzione di soffermarmi a parlare; è gente noiosa priva di qualsiasi interesse se non quello per i loro conti in banca. Non fanno altro che parlare di se e dei loro averi come se quello fosse il loro biglietto da visita sempre e comunque. È gente idiota in realtà.

-Niall James ben arrivato finalmente-. Ecco papà, austero, pieno di se, consapevole che i suoi soldi siano un ottimo mezzo per concedersi tutti gli sfizi di questo mondo, come queste feste prive di senso.

-Papà-. Ottimo osservatore quale lui è passa immediatamente ad osservare Christine che sta al mio fianco. –Lei  è Christine-.

-Immaginavo. Allen Horan-. Papà solleva il suo bicchiere non stringendole nemmeno la mano. I miei genitori sanno essere delle persone davvero maleducate quando vogliono.

-Christine Mitchell-.

Immediatamente la sua attenzione torna su di me come se non gli interessasse di Christine. -Ci sono molte persone a cui vorrei presentarti Niall, potresti rimanere più del solito stasera?-.

-Si posso-.

-Ovviamente evita di presentarti completamente ubriaco-. Dice ironico ma so esattamente cosa vuole fare.

-è successo solo una volta-. Rispondo duramente. Non mi ha più perdonato dopo quel casino accaduto quando ero solo un ragazzo di venti anni, obbligato a prendere parte a queste stupide feste.

-Una volta che mi è costata cara. Provarci con la figlia dello sceicco venuto in visita solo per concludere un affare con noi è stato uno sbaglio abbastanza indimenticabile-. Tagliente come è suo solito ovviamente. Immagino che stia tentando di mettermi in cattiva luce con Christine.

-Papà per favore-. Lui sorride schernendomi deliberatamente.

-Su figliolo, stiamo scherzando siamo ad una festa per divertirci fai vedere alla tua giovane ospite come sai divertirti-. Strizza l’occhio prima di dileguarsi tra la folla pronto a stringere mani di uomini del suo calibro e a sorridere a mogli che molto probabilmente si sarà fatto da qualche parte.

Ma subito torno a guardare Chris preoccupato di quello che passa pensare di mio padre. -Senti Chris..-.

-Non scusarti-. Dice interrompendomi subito. -Ti conosco e non mi importa tutto il resto-. Mi addolcisco immediatamente quando accarezza la mia guancia e sorride in quel modo. Non potrei essere uomo più felici di questa terra al momento con accanto la ragazza migliore che potesse mai capitarmi. –Potremmo bere davvero, possiamo divertirci insieme alla vecchia maniera di Niall Horan-. Arriccia il naso come una bimba. -.. magari evitiamo di rimorchiare figlie di sceicchi però!-.

-Perché sei così perfetta?-.

Solleva le spalle. –Immagino che sia solo una ragazza innamorata; hai fatto tutto quello prima di conoscere me, Niall, sei stato un ragazzo discolo ma sei una brava persona-.

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