29. Ci siamo.

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IL TITOLO DICE TUTTO. STIAMO PER SVELARE COMPLETAMENTE LE CARTE. A PRESTO <3 

ABBY'S POV. 

Sto aspettando Harry dica qualcosa perché sono abbastanza sicura non sia nulla di buono; a giudicare dalla sua espressione piuttosto provata posso affermarlo con grande convinzione. Mi sono fatta promettere questo pomeriggio, quando è uscito per incontrare il suo amichetto Niall, che mi avrebbe detto tutto quello che Niall sta complottando alle spalle della mia migliore amica, al suo rientro. Conoscendo mio marito e il suo passato da esperto bugiardo so per certo che c'è qualcosa sotto di molto più grosso. Non voglio nemmeno immaginare perché tanto lui sta per dirmi tutto perciò attendo pazientemente lui dica qualcosa. 

-Allora...-. Sfrega le mani segno che deve essere molto agitato passandone una tra i capelli. La sua espressione di preoccupazione rende me allo stesso modo tuttavia mi sono ripromessa di mantenere la calma consapevole che nel mio stato non è salutare.

-Allora-. Batto le dita sul tavolo spazientita da tutta questa attesa. Siamo seduti uno di fronte all'altro sul tavolo della nostra cucina perché c'è rischio che io possa prenderlo a sberle, quindi ho preferito ci fosse qualcosa a separarci giusto per non cadere nel rischio. -..Harry parla perché nonostante io sia incinta posso prenderti a sberle quando voglio-. Non mi piace essere manesca ma durante questa gravidanza mi sono scoperta essere molte cose che prima non pensavo nemmeno avrebbero mai fatto parte della mia persona. Credevo di essere una persona pacifista fino a qualche tempo fa, ora non ne sono più certa.

-Si, lo so. Solo… vorrei tu mantenessi la calma qualunque cosa io ti dirò chiaro? E ricorda che io l'ho fatto perché me lo ha chiesto Niall di mantenere il segreto per tutto questo tempo-. Amo la sua voce roca solitamente tranne oggi. Oggi la detesto.  Inspiro profondamente promettendomi di non perdere la pazienza qualunque cosa lui dica come mi ha chiesto di fare.

-Da quanto tempo sai?-. Immagino sia molto tempo.

-Dal rientro del nostro viaggio di nozze-. Perfetto. -…Mi ha raccontato tutto quanto, poi solo oggi ho saputo del viaggio-. Guarda nella mia direzione continuamente accertandosi io rimanga tranquilla ad ogni nuova notizia.

-Che viaggio?-.

Deglutisce pesantemente prima di aprire nuovamente bocca. Questa attesa è snervante. -Niall parte per New York. Christine lo ha saputo alla festa dal padre di Niall. E non è stato Niall a dirgli tutto-.

-Chi è stato?-. Scatto inviperita.

-Olan e Jack, gli amici di Niall-.

-Quei due coglioni?-.

-Esatto-. Rimane in silenzio qualche altro secondo abbassando lo sguardo sulle sue mani grandi. Sta indossando il mio primo regalo di compleanno e continua a giocarci. -C'è anche dell'altro-.

NIALL'S POV. 

Sto lasciando il mio ufficio e raggiungendo casa mia sapendo che li troverò Christine, come ho predisposto fosse, quando ho chiamato Steve nel tardo pomeriggio. Non voglio assolutamente lei giri da sola e non voglio nemmeno possa non capire quello che staserà le dirò. Ho fatto tutto questo per una ragione che forse adesso non ha più senso. Ma all'inizio ce l'aveva eccome una ragione! Non volevo mi importasse di lei, quindi facevo tutto il possibile affinché potesse odiarmi, forse credo di esserci riuscito per un primo periodo. Quando ha distrutto la mia auto ho pensato li mi odiasse davvero ma assumendo questa consapevolezza ho iniziato a sentire un certo fastidio sostituito poi da tristezza; la tristezza che lei potesse odiarmi non mi dava pace. Così mi sono avvicinato a lei. È stato un lungo periodo quello nostro fatto di molti momenti bassi e qualcuno alto, in cui entrambi abbiamo capito di amarci davvero.

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