Hate 3

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-Donghyuck, vieni veloce- lo chiamò la madre con tono arrabbiato quando uscirono dalla conferenza with the homeroom teacher, trovandosi nei corridoi vuoti.
Donghyuck la seguì velocemente, tenendo la testa bassa, che fu alzata quando sua madre imougnó i suoi capelli per guardarlo negli occhi.
-Ti avevo detto di alzare quel 99 di matematica a un 100, ma vedo che non ti é entrato in testa!- continuò dura la donna, lasciando la presa sui capelli del figlio per tirargli uno schiaffo.
-Dovrai vedertela con tuo padre dopo- parlò la signora Lee riniziando a camminare per il corridoio verso l'uscita, seguita da Donghyuck che si stava asciugando le lacrime, cercando di non farsi notare da sua madre che si fermò nei suoi passi per salutare qualcuno.
-Come sta?- chiese un'altra signira sorridente abbracciando la signora Lee iniziando poi una noiosa conversazione con lei, mentre Donghyuck, girato di spalle provava a smettere di piangere, provando ad asciugare le lacrime con la manica della of his hoodie.
-Hey- lo salutò qualcuno alle sue spalle, appoggiandogli una mano su una di queste.
-Hey- rispose Donghyuck sapendo già di chi si trattasse.
-Ti avevo detto di non parlarmi- continuò il minore non voltandosi, non volendo essere visto in quelle condizioni, asciugandosi definitamente l'umido dei suoi occhi.
-E allora? Ti ho già detto che faccio quello che voglio. Come é andata con i voti?- chiese Mark posizionandosi davanti al minore, notando gli occhi e guance arrossate e ancora leggermente umidi per le lacrime.
-Malissimo e a te?- sussurró donghyuck infilandosi le mani in tasca e guardando il pavimento.
-Apparentemente anche troppo bene- sorrise il maggiore per poi notare le due donne starsi salutando prima di andarsene, così i due ragazzi si allontanarono con un cenno della testa.
Il viaggio fu anche troppo silenzioso, e Donghyuck non voleva arrivare a casa sua, non voleva vedere suo padre ed essere colpito per un novantanove invece che un cento.
Quando mise piede in casa dopo sua madre, iniziò a sentire paura, che si intensificò quando la signora Lee passó lo figlio con le note al marito.
-Non ti abbiamo cresciuto per essere così una delusione!- parlò l'uomo sventolando il foglio in aria, prima di ridarlo alla donna di fianco a lui.
Donghyuck venne schiacciato contro la parete, provando a liberarsi della presa dal suo collo che non lo lasciava respirare, ma prima che potesse pensare, un forte pugno si scagliò contro il suo viso, facendogli battere la testa contro il muro, gemendo poi per il dolore, sentendo le lacrime bagnargli il viso una terza volta durante la giornata.

Il venerdì mattina, Donghyuck fu accolto a scuola da Yukhei, che lo stava aspettando per portarlo con gli altri alla charla del preside nell'auditorium.
-Cosa ti sei fatto?- chiese Lucas vedendo lo zigomo viola di Haechan.
-Mi hanno letteralmente aperto la porta in faccia, e la ho beccata sullo zigomo- rise Donghyuck provando a suonare naturale, seguendo poi il maggiore per il corridoio ormai vuoto.
-Gli altri sono là, ci hanno tenuto il posto- interruppe il silenzio Lucas facendo segno a Donghyuck dove si trovavano i loro amici, aprendogli strada.
Lucas si sedette di fianco a RenJun, lasciando un posto libero di fianco a Mark, così sbuffando Donghyuck si sedette di fianco a Mark che lo guardó da capo a piedi quando lo vide sedersi di fianco a lui.
Mark appoggiò una mano sul ginocchio del ragazzo in parte a lui che sbuffando nuovamente gliela spostò, solamente per ritrovarsela sul ginocchio un'altra volta.
La mano di Mark continuava a muoversi per la coscia di Donghyuck durante il noioso discorso e premiazione dei migliori studenti.
-Lee Donghyuck, miglior studente del quarto anno- chiamò il preside, facendo sussultare il ragazzo che si alzò velocemente avviandosi verso il palco, non aspettandosi di essere davvero il miglior studente della sua classe.
Dopo aver chiamato il miglior studente del quinto anno, e tutti e cinque gli studenti fossero sul palco, il preside annunció il miglior promedio generale Delle cinque classi.
Donghyuck sentiva le mani sudare e il cuore battere più forte del normale aspettando che il signore alquanto anziano annunciasse un nome.
-Signorino Lee, congratulazioni- parlò con tono piatto il preside rivolgendosi a Donghyuck che sentí il cuore uscirgli dal petto, vedendo poi i suoi amici applaudire sonoramente e gridare il suo nome.
-Grazie- rispose piano Donghyuck scendendo poi dal palco il prima possibile, cercando di evitare gli sguardi degli studenti che erano puntati tutto su di lui.
-Non avevi detto che i tuoi voti erano terribili?- chiese Mark quando Donghyuck si sedette di fianco a lui, facendolo annuire.
-Non erano come volevo io-
Mark alzò le spalle, provando ad ignorare il livido violaceo sullo zigomo del minore e le immagini di Donghyuck piangendo nel corridoio dietro a sua madre dopo essere stato colpito che continuavano ad apparire nella sua mente.

HS MarkhyuckWhere stories live. Discover now