Hate 1

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Mark si svegliò, sotto il peso di Donghyuck che dormiva pacificamente sul suo petto, facendolo ridere. Com'era possibile che il minore fosse così differente, quando dormiva sembrava un angelo è quando era sveglio era la rincarnazione del diavolo.
Mark colpì la fronte del minore, flicking it, facendolo svegliare di soprassalto.
-What the fuck Mark?! I was fucking sleeping you asshole!- Urlò Haechan alzando la testa dal petto di Mark e guardandolo male, facendolo ridere.
-Lo so che stavi dormendo, ma io sto soffocando sotto il tuo corpo da balena spiaggiata-
-Il mio corpo da balena spiaggiata, come lo chiami tu, te lo fa venire duro alla sola vista- rispose arrabbiato il minore muovendosi dal corpo di Mark e alzandosi dal letto, Lasciando completamente scoperto il proprio corpo che il maggiore continuava ad osservare.
-Smettila di fissarmi e prestami dei vestiti, coglione.- parlò Donghyuck cercando i propri vestiti da terra, annusandoli per poi storcerce il naso all'odore di alcool e marijuana.
-Cosa ti fa pensare che ti presterò dei vestiti?- chiese Mark sedendosi e appoggiando l schiena alla spalliera del letto, facendo sbuffare il minore che apri solamente l'armadio, tirando fuori dei vestiti per poi scomparire dietro la porta del bagno.

Quando Donghyuck uscì dal bagno lavato e vestito, raccolse i suoi vestiti sporchi buttandoli nella cesta sello sporco di Mark, sapendo che il ragazzo glieli avrebbe ridati puliti, notando poi che non era più sul letto.
Scese le scale scorgendo Mark in cucina, urlando qualcosa prima di uscire dalla casa.
-Ciao stronzo!- urlò Donghyuck per poi camminare verso casa sua.
Sinceramente non voleva tornare in quel posto, era da venerdì pomeriggio che non vedeva i suoi genitori e avrebbe voluto continuare per almeno un'altra settimana, però sapeva che sarebbe dovuto tornare.
Aprì la porta facendo il minore rumore possibile, togliendosi le scarpe e passando attraverso del corridoio sbattendo però sul corpo di suo padre che afferrò i capelli del figlio in un pugno, facendolo gemere dal dolore.
-Adesso che ti sei divertito a casa di quel nullafacente del tuo amico, mi diverto io con te- parlò piano l'uomo, mollando la presa dai capelli per poi tirare un forte schiaffo sul viso di Donghyuck che prima di poter recuperarsi ricevette alguno pugni in pancia, facendolo accasciare a terra in cerca di aria.
-Vai a studiare, voglio che tu prenda dei voti alti e non diventi come quei froci dei tuoi amici!- Urlò poi suo padre girandosi.
-Ho il voto più alto che si possa avere, non posso mogliorare i miei voti più di così- sussurrò Donghyuck alzandosi da terra, ma appena aprì bocca venne spinto duramente contro la parete, sbattendo il viso contro questa.
-Non provare più a rispondere- parlò un'altra Volta suo padre scomparendo nella propria camera.
Donghyuck si alzò nuovamente da terra, sentendo del sangue colare dalla sua fronte e le guance bruciargli, così come l'addome.

Alle cinque di pomeriggio sia suo padre che sua madre erano pronti per andare a messa, aspettando solamente il figlio che aveva dovuto fare qualcosa per coprire i segni Delle dita sulle sue guance e il livido sulla sua fronte, appena sopra il suo sopracciglio destro.
I due signori li ignorarono, camminando davanti a lui verso la macchina, facendo lo stesso durante la messa è il viaggio di ritorno a casa.
-Donghyuck- parlò sua madre con voce fredda, facendo alzare lo sguardo al ragazzo.
-Si?-
-Ho sentito che Sicheng é gay. Non voglio che tu esca più con quello schifoso, te lo vieto-
-SiCheng é mio amico e non puoi vietarmi di vederlo!- alzò la voce il figlio ricevendo poi un forte schiaffo su una guancia, facendogli morire le parole in bocca, ma riempiendogli gli occhi di lacrime.
-Sai che non devi rispondere- rispose tranquillamente la madre riaccomodandosi sul suo sedile dopo aver colpito il figlio. La sua domenica stava finendo più male di quanto lo ers iniziata a casa di Mark e Donghyuck si accasciò sul sedile impaziente di arrivare a casa.
-Comunque, Donghyuck, spero tu stia seguendo la dieta e la tabella di esercizi meticolosamente, sennò sai quale saranno le conseguenze- parlò nuovamente la donna con sguardo fermo sulla strada, facendo tremare Donghyuck al solo pensiero del cuoio freddo della cintura a contatto con la sua pelle.
-Si- rispose semplicemente poi il ragazzo vedendo l'entrata della casa davanti a sé, scendendo dalla macchina ed entrando in camera sua, pronto a saltare un altro pasto.

HS MarkhyuckWhere stories live. Discover now