Drunk.

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Cosa mi aspettavo tornati in hotel dopo il concerto? Luci spente, tanto amore e un letto sfondato.
Cosa mi sono ritrovata appena tornati dal concerto?
Luke che si butta sul letto con i vestiti sudati e non si rialza più alle 10 di sera.

Capii che i miei piani sarebbero cambiati e che avrei passato la sera a guardarlo dormire accarezzando i suoi capelli.
Quando gli altri hanno capito la situazione mi hanno invitata ad uscire con loro dicendo "fai deprimere anche noi così".

Quindi ho tolto il mio comodo pigiama sostituendolo con i pantaloni di pelle e la maglia dei Ramones e sono uscita con loro, senza svegliare Luke. Non mi sono posta neanche il problema del "se si sveglia vede che non sono in camera" perché dorme come un ghiro.

L'albergo è situato nel centro della città e non facciamo tanta fatica a trovare un locale dove entrare.
La serata che ero sicura sarebbe stata imbarazzante si rivela tutt'altro.
Non rimango in disparte mentre loro parlano ignorandomi. Conversiamo animatamente tutti e quattro davanti a quattro drink come degli amici qualunque.

«Beh chi vuole un altro giro? Questo lo offro io» quasi urla Michael cercando di farsi sentire in mezza a tanta folla.
Acconsentiamo tutti prima che si diriga verso il bancone. Successivamente si alza anche Calum per andare in bagno e ci ritroviamo solo io e Ashton seduti uno di fianco all'altro.

«Non ti va bene?» chiedo facendo alzare il suo sguardo dal suo bicchiere vuoto.
«Cosa?».
«Che io sia qui. Insomma, in tour con voi».
«A te sta bene?» mi rigira la domanda.
«Perché non dovrebbe?».
«Dico solo... Sei qui perché lo vuoi o solo per...».
«Diventare famosa? Farmi vedere con i 5 seconds of summer? Niente di tutto questo, credimi».
Se è questo il motivo per cui mi trattava con freddezza è davvero stupido.

Lui sospira in risposta.
«Ok, ti credo. Scusami».
«Scusa per cosa?».
«Lo so che non sono stato gentile come Calum o Michael, ma ho sempre visto qualcosa di strano in te».
«Strano?».
«Sì, come se stessi nascondendo qualcosa. Come se fingessi di essere una persona che non sei».

Non posso vedermi, ma sono sicura di essere sbiancata. Stringo più forte il mio bicchiere vuoto cercando di controllare i battiti accelerati del mio cuore.
E se questo fosse un modo indiretto per dirmi che sa che sono una fan come le altre? Che sa della mia ossessione verso la loro musica e per loro?

«Ma lascia perdere. Infondo tutti nascondono qualcosa. E tu non sembri una persona cattiva».
Scuoto la testa cercando di levarmi quella terribile voce nella mia testa che mi ripete che in realtà sono una cattiva persona.
«Non devi scusarti Ashton, davvero. Non è niente di che infondo. Mi basta che tu non mi butti fuori dall'aereo in volo».
«Non ho mai pensato nulla del genere» dice ridendo alle mie parole.

Un tonfo sul tavolo ci fa sussultare costringendosi a portare la nostra attenzione sugli occhi rossi di Calum.
«Romina è morta ragazzi» cerca di dire trattenendo le lacrime.

«Piangi per una tartaruga come le altre che non hai mai visto?».
«Sta zitto Ash, ora voglio solo ubriacarmi cercando di dimenticarla» parla prima di iniziare a bere lo scotch che aveva sbattuto sul tavolo appena arrivato.

Faccio segno ad Ashton di avvicinarsi per parlargli all'orecchio.
«Come fa quando una ragazza lo pianta?».
«Per fortuna non l'ho mai visto in quelle condizioni».
«Smettete di parlare fra di voi! Mi sento solo» piagnucola mettendosi una mano nei capelli. Ora come ora mi verrebbe da dire che è solo ridicolo. Ma vederlo in quello stato mi costringe ad assecondarlo.

«C'è qualcosa che possiamo fare per farti sentire meno solo?».
«Bevete con me ripensando a quanto fosse fantastica insieme a me».
A quel punto Michael arriva con i nostri drink su un vassoio e Ashton prende subito in mano la sua birra.
«Io farò solo la prima parte» se la porta alle labbra prendendone un lungo sorso.

I'm not a fan, maybe //Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora