Mango smoothie.

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«Sicura di star bene?» La mia amica, nonché coinquilina Dana ha la faccia spiaccicata sul tavolo da quando siamo qui.
«No -alza la testa sbuffando- dei rumor dicono che Calum Hood abbia trovato una ragazza». Qualcun altro l'avrebbe presa per pazza. Stare male per una celebrità, che non sa neanche della tua esistenza, perché si è fidanzata è un po' stupido. Ma io so che queste tipo di evenienza la distruggono, soprattutto se si tratta di Calum dei 5 Seconds of Summer.
«Dovresti essere felice per lui, la sua unica ragazza probabilmente è stato Ashton». Cerco di convincerla, inutilmente.
«Per niente, guardala.» Mi piazza il telefono davanti agli occhi, mostrando la foto di una ragazza mezza nuda che lei stessa aveva pubblicato sul suo profilo Instagram.
«Oh cazzo, un'altra troia»
«Esatto, un'altra troia» Strilla.

«Cosa vuoi fare ora? Commentare tutte le sue foto dicendo che deve morire?»
«Grace pensi che io sia davvero quel genere di fangirl? Non lo farei mai. Infatti commenterò tutte le sue foto dicendo che è una troia e che non merita di frequentare Calum». Prende il telefono in mano iniziando a premere le lettere sullo schermo velocemente. Le sue unghie lunghe picchiettano su di esso producendo piccoli rumori, che potrebbero risultare fastidiosi. Ma io, al contrario, la lascio fare.

Bevo un sorso dalla cannuccia del mio caffè iniziando a pensarci su.
«Non è che questa cosa ci sta sfuggendo un po' di mano? Insomma, magari dovremmo vivere le nostre vite, senza pensare sempre ai 5 Seconds of Summer».
La mia amica porta i suoi occhi su i miei. Ci fissiamo pochi secondi per poi scoppiare a ridere contemporaneamente.

«Ok bella questa Grace.»
Io mi limito ad alzare le spalle.
«Infondo mi sono trasferita a Los Angeles con la scusa di studiare solo per avere più possibilità di incontrarli, quindi come faccio a rinunciare a loro?» Chiedo sarcasticamente. Non scorderò mai il giorno, in cui dissi ai miei genitori che mi sarei trasferita in California per studiare. Tutti i "Ma sei scema?" oppure i "Finalmente ti levi dal cazzo."
«Già. Io volevo andare a studiare in Australia, ma i miei non volevano che studiassi lingue dentro la borsa di un canguro» Alza gli occhi con un'espressione annoiata, per poi prendere un altro sorso dal sua bicchiere con il suo nome scritto sopra.

«Sono qui da quasi un anno e l'unica persona che ho incontrato è stata Miley Cyrus che twerkava» Appoggio il mento sulla mia mano sinistra pensando a quanto faccia schifo la mia vita.

Sono venuta qui per entrare nel college di psicologia e dopo pochi mesi l'ho abbandonato non sentendomi all'altezza. I miei pensieri sono troppo confusi per studiare. E la vita al campus fa davvero schifo.

«Non dirlo a me Grace, l'unica persona che ho incontrato è stata Abigail Breslin.»
«Beh, almeno c'entrava con i 5sos.»
«Sì, ma stava per denunciarmi perché continuavo a chiamarla puttana e a dirle che era lei che faceva schifo.»
«Le stavi solo dicendo la verità dopo tutto.»

«Perché non è mai come le fanfiction? Perché non abbiamo un Ashton Irwin come daddy che ci sbatte sulla sua batteria?»
«Come fa a preferire sbattere la sua batteria invece di noi?» Continuo.
«Grace...»
«No davvero sono seria la vita fa davvero schifo.»
«Grace...»
«Nelle fanfiction sembra così reale, ma no non succede niente di tutto questo!»
«Grace!» Quasi urla per attirare la mia attenzione. Mi prende per il polso facendomi avvicinare a lei.
«Promettimi di non urlare.» Sussurra a denti stretti davanti alla mia bocca.
«Va bene» rispondo confusa, ma decido comunque di assecondarla.
«C'è Luke Hemmings seduto a pochi metri di distanza da noi».
«Oh andiamo non funziona con me.» Mi stacco dalla sua presa appoggiandomi allo schienale.
«Grace lo giuro sul mio gatto ciccione morto un mese fa».
Oh cazzo, allora parla sul serio.
«No! Non girarti.» Sussurra bloccando nuovamente il polso.
«Perché? La persona più bella del mondo è vicino a me e io, non dovrei guardarla?»
«Il problema è che è lui che sta guardando te.» Scandisce bene tutte le parole. E il suo sguardo serio appiccicato sui miei occhi mi fa capire che quello non è uno scherzo di cattivo gusto.

Mi blocco con la bocca semiaperta, iniziando a sudare freddo. Credo che il mio cuore abbia fatto le valige e sia scappato non riuscendo a sopportare tutto questo.
«Giuralo sul tuo gatto ciccione»
«Te lo giuro su tutti i gatti ciccioni nello spazio.»

«Oh andiamo, perché dovrebbe guardarmi? Tu credi che Lucas Robert Hemmings possa interessarsi a me?»
«Beh, scopriamolo!» sorride maliziosamente.
«Come?»
«Qualunque cosa accada, qualunque. Tu fa finta di non conoscere né lui né la sua band, chiaro?»
«Un momento cosa dovrei...»

Dana si alza dal suo posto bloccandomi.
«Oh Grace è stato un piacere parlare con te, ma ora devo andare e non tornerò più indietro, quindi resterai sola tutto il tempo. Anche perché sei single»  Scandisce bene tutte le parole quasi urlate, in modo che il componente dei 5sos poco lontano la senta.
«Dana cazzo no» Le sussurro agitata. Lei mi fa un cenno del tipo "se sbagli qualcosa ti faccio fare la stessa fine del mio gatto" per poi uscire.

Non ho ancora visto Luke, la tentazione di girarmi verso di lui è troppa. Mi viene quasi da piangere sapendo che l'amore della mia vita, che non ho mai incontrato a nessun concerto, che ho visto solo su i poster in camera mia, sia a pochi passi da me.

«Signorina?» un ragazzo leggermente basso con occhi marroni e capelli neri si piazza davanti a me, appoggiando le mani sul bordo del tavolo.
«Devo portarle qualcos'altro?» chiede guardando il mio bicchiere vuoto.
Sono piena, ma non lascerai mai lo stesso posto dove si ritrova Luke Hemmings.
«Oh umh, un frullato al mango grazie» sorrido cordialmente al cameriere che mi sorride a sua volta, mostrandomi una fila di denti bianchi perfetti. Un bel sorriso, ma mai come quello di Luke.
«Il tuo nome?».
«Grace» dico ad alta voce.
Spero vivamente che Luke abbia sentito il mio nome.

Anche se infondo sono solo dei miei film mentali, non credo si interessi di una ragazza normale incontrata casualmente in un bar. Magari se fossi una modella di Victoria secret avrei più speranze.

«Un frullato al mango» . Mi giro di scatto incontrando Luke seduto sullo sgabello del bancone alle mie spalle.
Riesco solo a pensare a quanto sia bello con i suoi nuovi capelli lunghi e ricci, la sua camicia sbottonata da sopra che lascia intravedere leggermente il suo petto e i suoi stivali che sembrano da donna.

È a meno di un metro di distanza da me. Ha ordinato la stessa cosa che ho preso io, anche se in un'intervista ha detto che odia il mango.
Sento le lacrime avvicinarsi per l'emozione che provo solo per essere vicino a lui.

Mi distraggo un attimo pensando di scrivere una nuova fanfiction dove lui e una ragazza finiscono per farlo su un bancone di Starbucks, me la segno, non si sa mai.

«Ecco a lei» il cameriere appoggia il bicchiere sul tavolo lasciandomi un ultimo sorriso prima di andare via.
Bevo un sorso per poi sputarlo su tutto il tavolo notando la scritta.

Grace.
You're beautiful :).

Mi giro verso il bancone cercando con lo sguardo il cameriere, ma l'unica cosa che noto è che Luke Hemmings non c'è più.

Lucas Robert Hemmings.
L'amore della mia vita.
Il protagonista delle mie 17 fanfiction daddy.
Accanto a me.
E io l'ho solo sfiorato con lo sguardo.
Vaffanculo, la mia vita è solo una serie di delusioni.

Mi alzo di scatto mettendomi davanti al cameriere intento a pulire il bancone dove ci metto il mio bicchiere pieno attirando la sua attenzione.
«Grazie della scritta, ma non credo sia il caso».
«Oh credo che lei mi abbia frainteso».
«Mi ha scritto che sono bella sul mio bicchiere, non ho frainteso niente» dico irritata.
«Oh no, il tizio alto due metri con i capelli da donna mi ha detto di scriverlo da parte sua».

Ah.

Mi schiarisco la gola cercando di mantenere la calma. Stringo il bicchiere con le unghie quasi rompendolo.
«È alto 1.93, non due metri». Mi giro andando a passo lento verso l'uscita.
«Non ha ancora pagato!» sento urlare alle mie spalle.
«Tanto il caffè faceva schifo».

Esco trovandomi nella marea di gente che cammina velocemente per i fatti suoi.

«LUKE HEMMINGS HA DETTO CHE SONO BELLA. LA MIA VITA NON FA SCHIFO!». Urlo buttando con forza il frullato sull'asfalto.

Zittisco tutti. Tranne una signora anziana che si avvicina all'orecchio del marito continuando a guardarmi.
«Chiama la polizia».

I'm not a fan, maybe //Luke Hemmings Where stories live. Discover now