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I miei pensieri vengono interrotti dal rumore del telefono che squilla, sbuffo e rispondo

INIZIO CHIAMATA

"Ehy Ciao sono Rosa" esclama dal suo tono presumo che abbia saputo tutto

"Ciao" mormoro giocherellando con il filo del telefono

"Ho saputo quello che è successo" dice preoccupata

"Mhhh se Ben non chiude quella boccaccia l'ammazzo" esclamo, uno dei più grandi difetti di Ben è che non chiude mai la bocca? Sparla sempre

"Emh, veramente me l'ha detto Michael" mi corregge, e perché gliel'ha detto a lei?? Dio santo non ce la faccio più

"Come??" Esclamo stupita scattando e alzandomi di colpo dal letto

"Si, mi ha chiamata dicendo che aveva appena fatto una grande cazzata e non sapeva come risolverla e mi ha raccontato tutto" mi spiega lei, dal tono anche lei sembra un po stupita

"Ahahah si, tutta scenata" dico facendo una risatina sarcastica come fanno quelli pazzi, oddio se continuo così diventerò davvero pazza

"No, ascoltami bene, stava piangendo era disperato" dice diventando improvvisamente più seria che mai

"E come credi che stia io, guarda che la cazzata l'ha fatta lui" sbotto arrabbiata

"Lo so ma potresti dargli una seconda possibilità" esclama cercando di tranquillizzarmi

"Senti, io ho sofferto molto in tutti questi anni per lui...gli ho dato tante possibilità e l'ho perdonato tante volte, io sono stanca non ce la faccio più" gli spiego alzando il tono della mia voce e trattenendo le lacrime

"Si ma non è che gli errori gli ha fatti solo lui, mi spiace dirtelo ma sei insopportabile quando fai così, non sei perfetta, tanti errori gli hai fatti anche te e lui ti ha sempre perdonata subito e sai perché? Perché ti ama più di ogni altra cosa al mondo, e detto questo ora vado che sinceramente non ho voglia di litigare con te...ciao" dice alzando sempre di più la voce prima di riattaccare

FINE CHIAMATA 

Ha ragione, molti errori gli ho fatti anche io ma devo essere sincera, non ce la faccio a perdonarlo, credo proprio che oggi andrò a Neverland per parlare, accordarci per un po di cose e a questo punto prenderò anche le mie cose anche solo poche visto che tato alcuni vestiti ce li ho qui a casa mia anche se non sono proprio sicura che mi stiano ancora, dopo la gravidanza ho preso qualche chiletto in più e non vogliono andarsene ma nulla di così esagerato, oddio e se fosse questo il motivo per cui ha fatto....no no Alex non metterti strane idee in testa...basta è confermato sono diventata completamente pazza ed è passato solo un giorno...

NEL POMERIGGIO A NEVERLAND

busso più volte e insistentemente alla porta dopo aver fatto dei bei respiri ed essermi promessa e ripromessa che non sarei scoppiata a piangere, dopo nemmeno un minuto la porta si spalanca e davanti a me appare Tatiana che mi accoglie dolcemente con un meraviglioso sorriso

"Alex! Sono contenta di vederti, vuoi vedere Paris??" Mi domanda sorridendo però nella sua voce si sente che è un tantino agitata

"Emh si, vorrei anche parlare con Michael e prendere alcune delle mie cose" dico imbarazzata giocherellando con il piccolo bracciale che ho al polso

"Ah certo, adesso??" Mi domanda sempre più agitata...qualcosa mi di che che mi sta nascondendo qualcosa

"Emh si! Tatiana mi stai nascondendo qualcosa??" Gli domando dubbiosa

"No no, figurati...senti voglio dirti la verità, qui adesso c'è Lisa e sta parlando anche lei con Mike" le sue parole mi pietrificano ma credo che in fondo non sarebbe male parlare tutti e tre insieme

"E come mai?" Mormoro, devo ammettere che ho un tantino paura della sua risposta

"No, tranquilla stanno parlando di quello che è successo ieri" le sue parole mi tranquillizzano

"Emh posso entrare" dico accennando un piccolo sorriso facendo un piccolo passo avanti

"Oh certo scusa" dice sorridendo

Piano piano mi faccio strada verso il salone con l'ansia che si fa sempre più sentire, cammino sempre più avanti fino ad arrivare a vederli seduti uno di fronte all'altro che parlano

"Emh, scusate" esclamo facendo notare la mia presenza

"Alex! Che ci fai qui??" Dice Mike con tono quasi sorpreso

"Ciao" mormora semplicemente Lisa

"Volevo solo parlare con te se non ti dispiace solo su Paris e come fare e anche per prendere la mia roba" spiego rivolgendomi a Michael

"Certo" dice facendomi segno di sedermi su una poltrona e io così faccio

"Emh devo andarmene??" Chiede Lisa in po in imbarazzo

"No, se vuoi puoi restare" mormoro sospirando

"Allora..." sospira lui appoggiandosi allo schienale della poltrona su cui è seduto

"Stavo pensando che non è necessario che Paris passi più tempo con me, facciamo come ci eravamo accordati, una settimana da me è una da te, non vedo il motivo per cui dovrebbe stare più tempo con me" gli spiego giocherellando con l'orlo della mia maglietta

"Ah, va bene, per me va più che bene, solo che mi dovresti dire dove devo portare Paris dopo la settimana" dice lui, sembra completamente passivo, privo di sentimenti, come se fra noi due non ci sia mai stato nulla, come se fossimo due perfetti sconosciuti

"Ancora non lo so, credo nella mia vecchia casa o da Rosa comunque un qualche modo cercherò in tutti i modi un lavoro così da prendere una piccola casa almeno per ora" rispondo io

"Guarda che se è per un problema di soldi io-" interviene lui senza finire la frase perché lo interrompo

"No no, assolutamente no, non voglio un soldo da te" lo interrompo io

"Okay, come vuoi" mormora un po offeso dalle mie dure parole

"Ah già, come pensi di dirlo a Paris??" Gli domando scocciata

"Non lo so, troveremo un momento, glielo spiegheremo assieme la prossima settimana quando vengo da te, per ora credo sia meglio dire che sei via per lavoro e sei dovuta andare via improvvisamente" mi spiega lui cercando di essere più sciolto possibile

"Va bene, io ero venuta solo per parlare di questo e non per altro, dov'è Paris così la saluto e boh a questo punto non credo che prenderò le mie cose, sono molto stanca, stanotte ho dormito male e poco quindi mi sa proprio che le mie cose non le prenderò oggi" chiedo per poi spiegare, non ho proprio voglia di prendere le mie cose...

"È in camera sua" si limita a dire mentre io mi alzo di scatto dalla poltrona

"Okay" mormoro andando verso le scale

Corro verso la camera di Paris e molto lentamente apro la porta

"Mammaaaaa" sento la voce della mia piccola che urla appena mi vede e mi corre incontro

Solo una mamma può sapere bene le emozioni che si prova quando si sente chiamarsi mamma

I Need You - Michael Jackson (in revisione) Where stories live. Discover now