<<Ale...intendi dire Alessandro? Il tuo amico è italiano?>>, esclamò Ariana, guardandomi con gli occhi spalancati. Annuii, sorridendo.

<<Oh, quell'Alessandro? Il tizio che conoscesti in Italia due anni fa, no?>>, disse Lauren, voltandosi verso di me. 

<<Sì, proprio lui>>, dissi.

<<Camila ha un fidanzato. Camila ha un fidanzato>>, canticchiò Taylor, colpendomi giocosamente al fianco con una leggera gomitata. Alzai gli occhi al cielo, sbuffando infastidita. Tutti scoppiarono a ridere, tranne Lauren, che fissava davanti a sé mentre fumava.

<<Chi si è fidanzato?>>, disse Normani, posizionandosi accanto a Lauren.

<<Camila!>>, urlò Hailee, emozionata. Lei inarcò un sopracciglio, quindi mi guardò interessata.

<<Mh...carino?>>, chiese. <<Mi fai fare un tiro?>>, chiese poi, guardando Lauren.
La mora piuttosto che rispondere, aprì la sua borsa ed indicò a Normani di prendere tutto il pacchetto. Lei sembrò stupita, ma poi comunque lo prese senza esitazione.

<<Come mai mi regali un pacchetto intero?>>, disse lei, con fare sospetto.

<<Taylor, da brava sorellina quale è, mi ha detto che mamma ha il dubbio che io fumi, quindi vuole controllare la mia stanza ed anche la mia borsa>>, disse lei, alzando le spalle.
I genitori di Lauren non sapevano che lei fumasse, anche se aveva quasi diciotto anni. Diceva che i suoi detestavano il fumo, ed almeno sotto il loro tetto, nessuno dei loro figli doveva osare fumare. Io, in cambio, avevo entrambi i genitori fumatori, anche se adesso fumavano molto di meno che in passato. Ed entrambi mi dicevano che non dovevo mai nascondere loro niente, perché potevo fidarmi di loro. Certo, se mai avessi voluto iniziare a fumare, mi raccomandavano sempre di farlo il più tardi possibile.
Non era una cosa di cui dovevano preoccuparsi, perché io avevo fatto il mio tiro di sigaretta ed era venuto fuori che odiavo il fumo e tutto ciò che lo riguardava.

<<Be', Cabello, non mi hai risposto...è carino il giovane?>>, chiese Normani, sorridendo.

<<Non sono fidanzata. Stanno facendo tutto questo perché un amico verrà a trovarmi questo sabato>>, dissi io, alzando le spalle.

<<E hai deciso di iniziare a fare le prove trucco per sedurlo?>>, domandò Normani, alzando suggestivamente le sopracciglia. Ridacchiai, perché mi piaceva sempre questo suo lato leggero e spiritoso. Lo mostrava poche volte, forse per autodifesa, ma quando accadeva, allora tutti restavano incantati da lei. Io che la conoscevo da parecchio tempo, avevo avuto l'onore di conoscerla anche sotto questo punto di vista, e maledivo il destino perché mi aveva messo sulla lista dei bravi di Normani solamente in quest'ultimo periodo, quindi quando non l'avrei più rivista a causa dell'inizio del college.

<<Smettetela>>, disse Lauren,  alzando gli occhi al cielo annoiata.

<<Grazie, Lo!>>, dissi, poggiandole una mano sulla spalla.

<<Di niente, amor mio>>, disse, facendomi un occhiolino.
Sapevo perfettamente che scherzava, ma comunque mi tremarono le ginocchia ed il mio cuore prese a battere con violenza. Non potevi evitare di sorridere, mentre portavo l'attenzione su qualcos'altro.

<<Normani e Lauren, le mie ragazze. Eccovi qui!>>, urlò una voce.
Ci girammo tutti per vedere una bionda alta andare verso le due, con un sorriso meraviglioso in volto. Eccola, Dinah Jane. Adesso, il trio della meraviglia e della ribellione era al completo.
Il rapporto con Dinah era un tantino differente di quello con le altre due. Lauren era la donna della mia vita, quella che avrei voluto sposare. Normani era quella che mi faceva morire dal ridere, ma che al tempo stesso mi terrorizzava a morte. Dinah era quella che mi incuteva più timore però, perché spesso mi guardava negli occhi come se sapesse.
Rare volte si fermava a parlare con noi fuori scuola, ma quando lo faceva, evitavo sempre di interagire con Lauren, perché temevo che Dinah si sarebbe resa conto di tutto, altrimenti.
Inoltre, i ragazzi non la conoscevano così bene, quindi avevo un motivo in più per cercare di starle lontano.

<<Ciao, Hansen>>, disse Normani, avvolgendole subito un braccio intorno alla vita.
Dinah salutò tutti noi con un cenno del capo, e proprio come mio solito, distolsi subito l'attenzione, fissando le mie scarpe.

<< Non prendete appuntamenti il 22 giugno, giovani, siete tutti invitati ad un super mega party>>, disse lei, guardandoci uno ad uno. Non c'era la solita aria saccente che in lei tanto mi spaventava, ma solo felicità e divertimento.
Sembrava proprio una bambina che non vedeva l'ora di festeggiare, anche se era comunque molto molto presto per parlarne.

<<Il mio pensiero adesso, è passare quest'ultimo anno, poi mi preoccupo della tua festa>>, disse Normani. Dinah aveva la nostra stessa età, ma non avevamo alcun corso insieme. Tuttavia, conosceva Lauren e Normani perché puntualmente, ogni anno, avevano almeno un'ora di educazione fisica insieme.

<<Andiamo stronza, sai che ti diverti sempre alle feste che organizzo io!>>, disse, indicandosi con un dito.
Non ero mai andata ad una sua festa, perché non ero amante del rumore, della musica ad alto volume e dell'alcol, ma tutti dicevano sempre che Dinah era la migliore. Inoltre, proprio perché non avevo avuto alcun tipo di rapporto con lei, non mi ero nemmeno mai sentita a mio agio al pensiero di dover andare ad una sua festa. Ma sembrava proprio che quest'anno, io non avessi scampo, soprattutto perché anche Lauren era presente. E lei non mi avrebbe mai permesso di rifiutare un evento simile.

<<Come mai inviti anche noi, D?>>, chiese Taylor. Lei, a differenza mia, sembrava passare parecchio tempo Dinah ed avevo l'impressione che andassero d'accordo.

<<Be', alcuni miei amici, come queste due, l'anno prossimo andranno via...Quindi ho pensato di invitare tutti, in modo tale che tutti possano passare almeno una serata insieme prima di dirsi addio>>, disse lei, alzando le spalle.

<<Ma che dolce che sei, Daina!>>, disse Lauren, facendo molta enfasi sulla pronuncia del suo nome.

<<Solo per te, Jaguar>>, disse, mandandole un paio di baci volanti.

<<Sai Dinah, è un peccato che tu la faccia così tardi la festa...perché questa settimana arriva il fidanzato di Camila>>, scherzò Shawn, ridacchiando. Lo fulminai con lo sguardo, siccome ritenevo assurdo che non riuscissero a comprendere che eravamo solo amici. Ed odiavo il fatto che lo facessero, solo per innervosirmi.

<<Oh, Shawnie boy, credimi, non credo che questo tizio sia esattamente il tipo di Camila...vero, Mila?>>, chiese lei, facendomi un occhiolino malizioso.
Arrossii profondamente, mentre il cuore prese a battermi con violenza nel petto, ma non come accadeva quando mi parlava Lauren...era nervosismo puro. Non poteva star alludendo proprio a quello, vero? Insomma, non l'avevo mai detto a nessuno e cercavo in tutti i modi di non guardare nessuna ragazza, anche se con Lauren non ci riuscivo...Dio e se Dinah se ne fosse resa conto proprio mentre...e se glielo dicesse a Lauren?

<<Ehi, Hansen, non provarci con la mia donna. Sono una gelosa>>, disse Lauren, passandomi un braccio intorno alla vita, prima di tenermi stretta contro di lei.
Solitamente, un commento simile mi avrebbe fatta morire sul posto, ma in quel momento, non potei evitare di guardare Dinah negli occhi. Tutti scoppiarono a ridere, ignari di quello che succedeva tra me e la ragazza dagli occhi miele. Sapeva molto di più di quanto immaginavo...

A/a

Perché Dinah è così? Che avrà capito qualcosa? E se sì, come? Magari intuito...magari un qualcosa dal passato...o forse, sono solo preoccupazioni inutili di Camila?

TeenAge DreamWhere stories live. Discover now