Pietro's POV
"Buongiorno." Mugolò Lorenzo, svegliandomi.
In risposta borbottai qualcosa di incomprensibile e mi girai dall'altra parte. Mi sembrava di aver dormito solo poche ore e forse era così.
Ridacchiò in risposta e mi lanciò un cuscino addosso.
"Devi accompagnarmi in stazione, preparati."
Aprii gli occhi lentamente e mi voltai verso di lui. Sorrise quando i nostri sguardi si incrociarono.
"Non ti porto da nessuna parte." Risposi strofinandomi gli occhi.
Mi guardò confuso per qualche secondo.
Mi alzai in piedi e mi stiracchiai, prima di avvicinarmi leggermente a lui.
"Come?" Chiese, non capendo.
"Tu rimani qui con me." Risposi facendolo ridacchiare.
Mise una mano tra i miei capelli e li scompigliò, nonostante fossero già messi male di loro.
"Ne abbiamo già parlato, idiota. Sarà solo per una settimana, okay? Quando torno sono tutto tuo."
Avrei voluto rispondergli qualcosa come 'sei già mio' ma non mi sembrò il caso, non volevo esagerare o fargli pensare che fossi possessivo, anche se in parte lo ero.
Non mi piaceva vedere troppe persone che gli gironzolavano attorno, tutto qui.
Dopotutto era il mio ragazzo, no?
Ancora non riuscivo a metabolizzare la cosa.
"Ora vestiti o faremo tardi." Mi disse lanciandomi addosso dei vestiti, che io ovviamente misi.
Arrivammo in poco, forse troppo poco, tempo alla stazione, dove fuori ci aspettavano i genitori di Lorenzo.
"Quante cose hai portato? Guarda che devi stare lì una settimana, non due mesi!" Mi lamentai, sentendo che la valigia che mi ero offerto di portare al suo posto era estremamente pesante.
Non rispose, si limitò a ridere.
Scommetto che la valigia che sta portando lui è molto più leggera.
"Buongiorno, ragazzi." Ci salutò sua madre e io ricambiai.
La donna sospirò, prima di guardare verso Lorenzo.
"Pronto per il viaggio? Il treno parte al binario 12 tra quindici minuti, dobbiamo sbrigarci."
Lorenzo annuì tristemente prima di rivolgere il suo sguardo verso di me.
"Allora.. ci vediamo." Disse, e quasi istintivamente lo abbracciai.
Lo tenni stretto a me, con l'intento di non volerlo lasciare andare, ma sapevo che a breve sarebbe successo.
"Mi mancherai." Sussurrò, e risposi un anche io cercando di non piangere.
Si allontanò da me dopo un po', continuando, però, a guardarmi.
Avrei davvero voluto baciarlo, ma non potevo.
C'erano i suoi genitori e non sapevo cosa avrebbero potuto dire o fare al riguardo.
"Dobbiamo andare, adesso. Ciao Pietro, grazie." Ci richiamò suo padre, e in poco tempo iniziarono a camminare velocemente dentro la stazione.
Qualche secondo e non vidi più Lorenzo.
Sospirai rumorosamente, prima di voltarmi con l'intenzione di tornare a casa.
"È dura, ma tornerà presto." Sobbalzai a quelle parole, e alzando lo sguardo notai Stefano e Sascha in piedi davanti a me.
"E voi due che ci fate qui?" Dissi quasi incredulo, non mi aspettavo di trovarli lì.
"Ora sarai triste e noi dobbiamo tirarti su. Ora andiamo a casa nostra e ti riempiamo di schifezze, va bene?" Disse Stefano in modo molto serio, stringendo con un braccio Sascha accanto a sé.
Sorrisi, pensando che erano le persone più importanti che avevo nella mia vita.
"Vi voglio bene." Dissi semplicemente, prima di abbracciarli entrambi.
*spazio autrice*
MA CIAO BELLEZZE COME STATE?
no okay comunque mi è venuta un'idea strana ma uffa mi annoio
d'ora in poi alla fine di ogni capitolo metterò un piccolo spazietto dove dovrete commentare con la cosa più stupida che vi viene in mente e dedicherò il capitolo alla persona che ha scritto il commento che mi ha fatto più ridere
non ha senso ma voi fatelo
si inizia da adesso
SU COSA ASPETTATE
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I'm insecure. {Pietrenzo}
FanfictionUn ragazzo, a cui è stata tolta la felicità e al posto di questa si sono fatti spazio un milione di problemi. Come l'insicurezza, la timidezza, la paura. Paura di fidarsi delle persone. Paura di se stesso. Sapeva che aveva quella orribile capacità d...
