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Pietro's POV

Sascha mi chiamò per dirmi di andare a prendere Lorenzo, perché aveva programmato una "fantastica serata in discoteca".
A volte mi veniva da pensare che fosse completamente pazzo, e probabilmente lo era.
Così, dal nulla, secondo lui io dovevo presentarmi davanti a casa di Lore e chiedergli di uscire, in una sera in cui avrei anche dovuto lavorare, ma a questo rinunciai volentieri.
A Sascha purtroppo era impossibile dire di no, per il semplice fatto che se lo contraddicevi ti avrebbe picchiato finché non saresti stato della sua idea.
Quindi scrissi a Lorenzo.
Io: Preparati, Sascha mi sta obbligando ad andare in discoteca e vuole che porti anche te. Non puoi dire di no
Risi rileggendo il messaggio, sembravo seriamente un maniaco.
Lore: Se dico di no?
Rispose subito dopo.
Io: Conosci Sascha, dovresti sapere che non si fa dire di no da nessuno
Scrissi guardandomi in giro per la mia camera da letto sperando di trovare qualcosa di decente da indossare.
Lore: Ok sono pronto
Ridacchiai immaginando la faccia di Lorenzo in quel momento.
Era già abbastanza tardi, saranno state le undici e mezza passate, quindi non appena ebbi finito di prepararmi uscii subito per andare a prendere Lorenzo.
Stavo diventando un taxi o cosa?
Come al mio solito ero distratto al cellulare, e infatti quasi non mi accorsi che Lorenzo stava entrando in macchina.
Tranne per il fatto che era troppo bello per non notarlo, specialmente quella sera.
Aveva una maglietta più attillata del solito, e questo mi faceva intravedere quei pochi muscoli che aveva.
Rimasi a fissarlo come un maniaco, ma ahimè, non era colpa mia se era così perfetto quella sera.
E sinceramente avevo un po' di paura, in discoteca poteva esserci chiunque e bello com'era avrebbe sicuramente attirato l'attenzione.
"Se continui a guardarmi così mi consumo." Disse mettendomi in imbarazzo.
Rise leggermente, non risposi per non fare casini e misi in moto la macchina.
Pochi minuti dopo essere partiti il mio telefono iniziò a squillare, il che mi fece sobbalzare siccome ce l'avevo in mezzo alle gambe.
Non potevo distrarmi dalla strada, quindi decisi di non guardare neanche chi stava chiamando.
"È Sascha." Disse Lorenzo prima di allungare il braccio e prendere il telefono.
Lo mandai mentalmente a fanculo, in quanto la sua mano sfiorò la mia intimità.
"Rispondo?" Chiese con voce innocente.
"Metti in viva voce." Dissi cercando di sembrare calmo.
"Ma ciao Pietro!" Parlò Sascha dal telefono.
"Sì, Sascha. Ho preso Lorenzo e stiamo arrivando." Sbuffai sapendo che mi avrebbe chiesto se eravamo partiti.
"Beh... in realtà non devi andare in discoteca."
Spalancai gli occhi.
"Come scusa?"
"Vi aspetto a casa mia."

*spazio autrice*
MA CIAO :D
VOLEVO SOLO DIRVI CHE DOMANI VADO A UN CONCERTO, NON SARÒ A CASA E NON POTRÒ AGGIORNARE SCUSATE VI AMO
VENERDÌ TENETEVI PRONTI PER UN CAPITOLO MOLTO BELLO ;))))
HO DETTO ANCHE TROPPO ADDIO

I'm insecure. {Pietrenzo}Where stories live. Discover now