41. La mamma sarà sempre la mamma.

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Emma aveva spiegato quello che era successo a Niall e quest'ultimo ne era rimasto sconvolto. Josh era arrivato a tanto solo per avere Emma con se, ma questo il biondo non lo avrebbe mai permesso. Nessuno li avrebbe mai divisi da quel momento in poi.
Si ritrovarono al distretto di polizia neanche un ora dopo. Avevano lasciato Lucas a Louis ed Andy ed erano corsi in quel posto solo per poterli vedere un'ultima volta e per potergli dire alcune cose.

La ragazza guardò il biondo in modo strano. Non voleva che lui li guardasse in faccia, anche se ne aveva il pieno diritto.

"Perché non resti qui, amore?"

"Emma..." Niall aveva già capito tutto, ma come poteva non guardare in faccia coloro che gli avevano fatto del male.

"Okay, io intanto vado, tu decidi cosa fare." E fu la sua fidanzata a vederli per prima. Quando vide i due dietro le sbarre, non potè far a meno di provare un odio immenso.

"La mia ragazza è venuta a trovarmi." Disse Josh con un sorriso malizioso e strafottente. Emma voleva prenderlo davvero a schiaffi. Come si permetteva di parlare ancora in questo modo?

"Non sono la tua ragazza, Josh e dovresti solo vergognarti per quello che hai fatto." Disse con freddezza, guardando poi la ragazza, che era nella stessa cella del ragazzo, che se la rideva divertita. Quella situazione la divertiva.

"Sai Emma, tutti quei messaggi che ti ho mandato, era solo per prepararti al tragico incidente di Niall. Era già tutto pronto. Tutto. Niall sarebbe morto e tu saresti stata con me per sempre." Emma provava solo disgusto per quei due che volevano un qualcosa di impossibile. Erano pazzi. Voler uccidere una persona solo per i loro scopi, per i loro interessi.

"Josh, voglio spiegarti una cosa. Il fatto che tu abbia voluto uccidere Niall non fa che renderti un maniaco psicopatico. Non hai ottenuto niente, l'unica cosa che otterrai sarà restare qui per molto tempo e nessuno verrà ad aiutarti o a trovarti, perché sei solo."

Lo sguardo del ragazzo dietro le spalle divenne più oscurato e ringhiò appena sussurrando qualcosa che lei non capì.

"Steel, secondo te, quanto può durare questa storia con Niall? Lui ti ha tradito, tu lo hai tradito, litigate per la maggior parte dei vostri giorni. Lui si stancherà di te molto presto." Emma non sapeva cosa stavano cercando di ottenere. Di certo, stava perdendo la pazienza. Ma loro cosa sapevano della loro storia? Come potevano anche solo giudicarla?

"Ed è qui che ti sbagli, Susan."

"Niall..." La bionda aveva sperato che lui non vedesse quelle due persone raccapriccianti e invece no, aveva voluto affrontarle.

"Anche se litighiamo spesso, anche per cazzate, questo non vuol dire che noi non ci amiamo, anzi. Amo Emma, mettitelo bene in testa. L'ho sempre amata ed è proprio per questo che le ho chiesto di sposarmi. Perché vorrei passare il resto della mia vita con lei." Prese la mano della sua fidanzata ed Emma arrossì dolcemente facendole un sorriso.

"Che schifo!" Josh stava facendo una smorfia e Niall incontrò il suo sguardo. Non sapeva neanche cosa dire a quel verme schifoso che stava per rovinare la vita di tutti, la sua vita.

"Da adesso in poi, niente pazzie, niente malvagità. Voi marcirete qui dentro e noi andremo a coltivare ancora e ancora la nostra storia d'amore." Disse l'irlandese per poi prendere Emma e camminare verso la porta che faceva uscire fuori dalla stanza.

"Tu tornerai da me, Niall, tornerai e non vi libererete facilmente di noi. Mai." Prima che potessero sentire oltre, uscirono tutti e due fecero un respiro profondo.

"È stato veloce ma intenso." Fece Emma, stringendo la mano di Niall. Vide che non aveva più le stampelle. Ne era felice.

"Si, e non rivedremo mai più quei due, te lo prometto. Ora l'unica cosa che dobbiamo fare è pensare a nostro figlio e organizzare il matrimonio." Emma gli fece un sorriso dolce. Molto dolce. Aveva ragione, il suo futuro marito. Proprio ragione.

Infinity Love. ||Niall Horan|| (da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora