Capitolo 25

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Ariana's pov.
Mi sveglio all'improvviso ansimante dall'incubo che avevo appena fatto. Sono più ricorrenti in questo periodo, di solito succedevano quando rischiavo grosso durante una rapina o cose del genere, ma mai così, senza un motivo vero.
Mi giro e alla mia destra trovo Justin, come ormai di abitudine, che dorme tranquillamente. Mi sdraio abbracciando la sua schiena e chiudo gli occhi cercando di addormentarmi di nuovo.
Sono circa due settimane che stiamo insieme e mi sto abituando alla sua presenza nella mia vita, non avrei mai creduto che una persona potesse regalarmi certe emozioni.
Sono esausta, settimana scorsa ci hanno fatto lavorare tantissimo senza sosta e non abbiamo guadagnato nulla oltre a una porzione in più per il pranzo. Devo uscire da qui il più presto possibile, se sarà sempre così penso che impazzirò lentamente. Per fortuna c'è Justin che oggi mi ha risparmiato un'altra giornata di lavoro facendomi stare con lui.
In effetti era tanto che non stavamo insieme, c'era sempre qualcosa che ce lo impediva, tra Selena e il direttore infatti avevamo a malapena il tempo per salutarci ogni tanto.
La nostra non è per niente una relazione semplice e spero che fuori da qui lo diventerà. Si, ho modificato il piano, evaderò sempre grazie al suo aiuto ma me lo porterò dietro, non si sa mai e potrebbe servirmi per qualsiasi cosa.
All'improvviso sento mordicchiarmi l'orecchio e poi una lingua calda inizia a giocherellare con il lobo facendomi gemere.
"Buongiorno Justin." Dico accarezzandogli una guancia.
"Buongiorno." Dice con la voce ancora impastata dal sonno.
Mi prende per i fianchi e mi fa salire a cavalcioni su di lui, per una volta mi sento alta.
"Com'è che sei sempre più bella?" Arrossisco alle sue parole e mi piego a dargli un bacio sulla punta del naso.
Appena mi tiro su mi siedo meglio per guardarlo negli occhi ma sento qualcosina ingrandirsi sotto di me.
"Ehi dí al tuo amichetto qui sotto di darsi una calmata, grazie." Ammetto che non mi dispiacerebbe vederlo, la curiosità non manca ma non penso sia il caso, ecco.
"Non è colpa mia, se tu ti ci muovi sopra è ovvio che si faccia sentire." Dice con una voce roca e estremamente sensuale. Cazzo.
"Sai, è da tanto che non lo faccio."
"Fare cosa?"
"Non fare la finta tonta, hai capito."
Capovolge la situazione e si mette sopra di me, inizia a lasciare una scia di baci umidi per tutto il collo e si ferma particolarmente in un punto che inizia a mordicchiare e leccare fino a lasciare un marchio violaceo. Lo guarda soddisfatto e scende con la scia fino ad arrivare alla divisa arancione che cerca di slacciare.
Io sono in estasi, vorrei e dovrei dirgli di smetterla ma non ci riesco, la temperatura della stanza si alza e non è l'unica a vedere i boxer di Justin in questo momento.
Slaccia il primo bottone della divisa lentamente, poi il secondo mettendo in mostra una parte del mio seno ancora coperto dal reggiseno che accarezza con lussuria.
Mi guarda negli occhi con uno sguardo penetrante, io faccio cenno di no con la testa, non sono pronta. L'ho già fatto altre volte, ma con Justin è diverso, insomma, ho paura di sbagliare, non lo conosco abbastanza.
Mi supplica con lo sguardo ma il campanello suona facendolo quasi urlare dalla disperazione. Tira un pugno al muro frustrato e va ad aprire.
"Un giorno di questi lo stacco quel dannato campanello, lo giuro." Sussurra non troppo piano, abbastanza da farsi sentire da me che rido alzandomi e seguendolo.
Appena apre la porta si trova davanti Selena che, dopo averlo salutato come se fosse una celebrità, gli consegna un pacco rivestito di carta rosa. Appena mi vede mi fulmina con lo sguardo e mi spinge per mettersi al fianco di Justin che la respinge a sua volta. Bravo, così si fa.
Lei lo guarda stranita per un attimo ma si ricompone subito.
"Comunque, sono venuta qui per augurarti buon compleanno! Auguri tesoro!" Non sapevo che oggi fosse il suo compleanno e-... aspetta un attimo, l'ha appena chiamato tesoro?
Justin si gratta la nuca imbarazzato e mi rivolge uno sguardo di scuse che non accetto. Doveva dirmelo subito, adesso non ho ne un regalo, ne una torta, ne niente e mi sento in colpa.
"Oggi è il tuo compleanno? Oh non lo sapevo!" Dico con un tono di voce abbastanza irritante.
"Scusa, mi sono dimenticato di dirtelo."
"Si certo, come no. Quando mai una persona si dimentica il proprio compleanno?" Sputo arrabbiata. Avrebbe dovuto dirmelo.
"Justin lascia perdere quella poco di buono e apri il mio regalo." Dice Selena interrompendoci, di nuovo aggiungerei.
"Scusami come l'hai chiamata?" Justin si mette davanti a me e mi prende una mano inconsapevolmente. Sta per fare un casino assurdo, me lo sento.
"Cosa ti importa? Tanto l'hai detto tu che questa puttana è solo una ladra per te." Justin mi stringe la mano ancora più forte, facendomi quasi male e diventa rosso dalla rabbia.
"Tu non ti devi permettere, hai capito? Non provare mai più a chiamare così la mia rag-..." Una strana sirena potentissima lo interrompe, per fortuna, e gli fa sgranare gli occhi all'istante.
"Cazzo, è evaso un prigioniero. Dangerous corri immediatamente alla tua cella e non ti fermare a parlare con nessuno. Chiuditi bene e non uscire finché non torno io perché è pericoloso, okay? Promettimelo." Dice prima di mettersi una giacca blu con un distintivo e correre via.
Siamo rimaste io e Selena, cerco di andarmene ma lei mi prende per una spalla e mi blocca al muro. È leggermente più alta di me ma comunque sono più forte io, infatti la spingo via.
"Lasciami stare, Justin mi ha detto di andare via da qui."
"Justin, Justin, Justin... ammettilo che state insieme brutta puttana che non sei altro." Grida puntandomi un dito contro. Si sposta davanti alla porta per non lasciarmi passare e sorride in modo inquietante.
"N-no, non è vero." Da quando balbetto?
"E invece si, sennò come lo spieghi il suo comportamento di prima?"
"I-Io..." mi interrompe.
"E questo?" Grida, per sovrastare il rumore assordante della sirena, prendendomi per il collo e indicando il succhiotto ancora fresco che mi ha fatto Justin sta mattina.
"Come lo spieghi questo succhiotto, eh?" Aggiunge.
"Ti sbagli, è solo allergia." Cerco di inventarmi una scusa e scappo via prima che mi blocchi ancora la strada.
Mentre corro con i tacchi in mano la sento urlare che prima o poi mi farà fuori ma attualmente non mi interessa, devo fare quello che mi ha detto Justin.
Corro per tutto il corridoio che porta alle celle e salgo le scale che trovo alla mia sinistra per una scorciatoia, così non passerò dalla cella di Ricky.
Corro il più velocemente possibile e vedo qualcosa, o meglio qualcuno, in fondo al corridoio accovacciato su pavimento.
Mi avvicino e aumento la velocità quando capisco che è Jungkook, quando gli arrivo affianco vedo la sua faccia sanguinante, i lividi sugli zigomi e un occhio nero.
"Che cosa è successo Kookie? Cosa cazzo ti hanno fatto!" Grido in preda al panico. Prendo la sua testa e la appoggio sulle mie gambe, gli sposto i capelli dagli occhi e lo osservo per capire la gravità delle ferite.
"R-Ricky... è stato lui." Ansima e respira con fatica, vedo che si tiene lo stomaco e decido di controllare cos'ha, suppongo che gli abbia tirato un calcio.
Appena gli alzo la maglia noto i suoi bellissimi addominali rovinati da un livido violaceo molto grande.
"Scappa Dangerous, vuole te... lui cerca te."
"No Kookie non ti lascio qui in questo stato." Cerco di tirarlo su ma lui mi spinge via facendomi cadere e picchiare la testa.
"Ahia! Ma che cosa ti è preso, ti stavo aiutando!" Alzo lo sguardo e vedo Ricky, con un'espressione in volto che ho visto solo su qualche pazzo omicida, con un coltello in mano mentre lotta con Jungkook. Non so che cosa fare, mi ha salvato la vita e adesso non dovrei scappare.
"Dangerous vattene immediatamente!"
"No!" Cerco di staccargli Ricky di dosso, gli tiro un calcio in pancia e lui si sbilancia solo un po', mentre io ricevo solo un graffio lungo il braccio destro che brucia e sanguina. Jungkookie blocca il polso con il coltello che stava per colpirmi di nuovo e fa cadere Ricky.
"Scappa Dangerous, vai nella tua cella!" Grida di nuovo Kookie. Questa volta lo ascolto e corro il più velocemente possibile finché, a pochi passi da essa, mi scontro con qualcuno.
"Alec! In fondo al corridoio... Ricky... Jungkook ferito... coltello." Cerco di parlare ma tra l'affanno per la corsa e la paura o ansia, dipende dai punti di vista, mi escono solo singole parole che messe insieme non hanno un senso logico.
"Calmati Dangerous, ci sono io qui. Respira lentamente." Mi abbraccia ma io mi ritraggo dato che mi aveva sfiorato il braccio ancora sanguinante.
"Cos'hai fatto al braccio?"
"Non c'è tempo, corri in fondo al corridoio e gira a sinistra, fai il più velocemente possibile ti prego, aiuta il mio amico!" Grido in preda al panico, se continuo così mi verrà la tachicardia.
"Prima dimmi cosa ti sei fatta al braccio." Dice premurosamente.
"Ricky ha un coltello e mi ha graffiato, ma non è nulla. Ora vai ad aiutare il mio amico." Annuisce e inizia a correre dove gli ho indicato.
"Ricky è nella merda. Ah Justin si arrabbierà non poco." Lo sento dire mentre mi rinchiudo in cella e mi lascio cadere a peso morto sfinita sul letto.

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Ce l'ho fatta! Pensavo non sarei mai riuscita a scrivere di nuovo, ho avuto un piccolo blocco dello scrittore e non riuscivo a dare vita a nulla, per fortuna ora avete un capitolo e spero che non accadrà mai più perché mi sono sentita in colpa a non pubblicare per così tanto.
Domanda: siete tristi per la rottura tra Mac e ari?
Io si, ariana la vedevo felicissima con lui e mi sento malissimo solo a pensare che possa soffrire per la cosa.

P.s: vi piacerebbe questa foto come copertina?

s: vi piacerebbe questa foto come copertina?

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MASK [JARIANA]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora