Capitolo 14

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Justin's pov.
Ho sbagliato.
Una parte di me continua a ripetermi che ho fatto bene a tirarle lo schiaffo, così mi resterà lontano, mentre un altra parte dice che ho fatto l'ennesima cazzata, e questa volta sarà difficile riparare il danno, non capisco più un cazzo.
Scuoto la testa per liberarmi dai pensieri e, dopo aver fatto colazione mi dirigo in camera e metto la divisa ufficiale, oggi sono di guardia praticamente tutto il giorno.
Chiudo il mio appartamento e mi incammino di nuovo verso la mensa, saluto Selena e appena arrivo lì mi piazzo sulla porta.
Passo il mio sguardo su tutti i prigionieri e due in particolare attirano la mia attenzione, sono due ragazzi, la ragazza ha la testa appoggiata sulla spalla di lui che le accarezza i capelli, che dolce...
Aspetta un attimo quei capelli, quella maschera, quel vestito... ma quella è Dangerous! Come si permette quel ragazzino di toccarla in questo modo? Adesso gli spacco la faccia.
No non posso, non stiamo insieme e per di più le ho appena tirato uno schiaffo, forse non è il caso.
No, ho un idea per allontanarli.
Mi avvicino a loro lentamente e tiro giù il berretto così che non mi possa guardare negli occhi.
"Dangerous Woman mi hanno riferito che hai fatto richiesta per una chiamata, mi pare." Annuisce. Il ragazzo alla sua sinistra mi riconosce e mi guarda in cagnesco mentre stringe più forte Dangerous in vita, giuro che quelle braccia gliele stacco e le uso per giocare a biliardo. Ma che cazzo mi prende? Perché mi arrabbio così tanto per nulla? Questa ragazza mi sta mandando il cervello a puttane.
"Allora? Hai intenzione di venire o no?" Fa per alzarsi ma quel ragazzino la tiene seduta.
"Vuoi che vengo con te?" Le chiede. Ma che cazzo è Dangerous? Una bambina di cinque anni? Questo ragazzo sta esagerando.
"No, non ha bisogno di nessuno che le tenga la manina mentre va in giro, sparisci e tu seguimi." Dico duramente, tanto da far paura anche a me stesso.
Vorrei sapere che cazzo mi sta succedendo, non voglio che mi stia vicino eppure quando non sono con lei nessuno la deve toccare, non la voglio guardare eppure la sua bellezza mi attira come una calamita e nessuno la deve guardare oltre me, che io sia geloso? No, non credo.
"Chi era quel tipo?" Dico interrompendo il silenzio imbarazzante che si era creato tra noi due.
"Un mio amico." Risponde secca senza guardarmi negli occhi, odio quando fa così.
"Perché mi parli così?"
"Magari perché mi hai tirato uno schiaffo?" Risponde quasi urlando.
"Te lo meritavi, mi hai mentito."
"Io non ti ho mentito!" Grida guardandomi, finalmente, negli occhi con uno sguardo pieno di rabbia.
Ricambio lo sguardo e qualcosa nel mio cuore scatta, come una scintilla che propaga calore, non so spiegarlo bene.
Arriviamo alle cabine telefoniche dove lei compone un numero senza farmi vedere e aspetta che qualcuno le risponda.
Mentre aspetto la osservo nei minimi particolari, ho appena visto che ogni tanto arriccia il naso, il suo nasino sul quale lascerei un bacio proprio ora, i suoi occhioni sono incantevoli mentre le sue gambe invece sono veramente corte e la rendono minuscola.
"Mamma sei tu?" Sento dire da lei.
"Si." I suoi occhi diventano lucidi e mi viene un improvvisa voglia di abbracciarla.
"M-mamma tornerò presto, te lo prometto." Dice singhiozzando.
"Ti voglio tanto bene, ciao." Riattacca e crolla in un pianto disperato.
La prendo tra le mie braccia e lei si attacca alla mia spalla continuando a piangere, mi siedo su una panchina totalmente vuota con lei in braccio e le accarezzo i capelli. Dopo un po' smette di piangere e la guardo negli occhi, quegli occhi così belli ora rossi dal pianto mi implorano di abbracciarla e baciarla fino a finire il fiato eppure lei si alza e mi chiede di portarla alla sua cella.
Ho la certezza di aver fatto una cazzata ora, non mi vuole più, si è offesa e non so come posso fare a rimediare a questo casino. Se potessi mi tirerei io uno schiaffo talmente forte da farmi girare la testa.
Cerco di prenderle la mano ma lei si scansa, allora le metto un braccio attorno alla vita ma lei aumenta il passo lasciandomi indietro.
Mentre attraversino il corridoio incontra il ragazzo di prima, oh mio dio no.
"Jungkook!" Lo chiama Dangerous, che nome di merda che ha quel ragazzo.
Si avvicina in fretta a lui e lo abbraccia, poi si affianca a lui che le mette un braccio attorno alla vita e la attira a se.
Eh no, così non va ha esagerato.
Basta, sta sera sistemerò tutto.

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Heii! Oggi non ho nulla da dirvi se non grazie per tutto! 🤟❤️
Vi prometto che il prossimo capitolo arriverà presto.
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MASK [JARIANA]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant