24 Capitolo

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~ Christian~

Il mio amore più grande l'ho tra le braccia, stretto a me, con quel respiro che mi formicola il petto, le sue ciglia che dolcemente si muovono mentre arriccia il naso durante il sonno, lo guardo e mi innamoro ancora di più di quel dono che ho ricevuto, e che ho riavuto in questa mia seconda rinascita. Ringrazio il mio cuore, testardo, puntiglioso, fermo, che ha lottato per averlo acconto a sé. Ed Adesso? Sono l'uomo più felice del mondo, gli sfioro delicato il naso e lui mugola infastidito, stringendosi ancora di più sul mio metto, piegando la sua gamba sopra le mie. Avevamo fatto l'amore per tutta la notte, l'avevo amato così tanto, mi ha amato immensamente con i suoi occhi che lucidi e grandi mi regalavano un piacere enorme. I suoi respiri, i suoi ansimi, i baci infuocati sulla mia pelle, le sue mani incrociate alla mia, mentre lo possedevo e lui perdeva il respiro davanti ai miei occhi, e ci sorridevamo, baciandoci perdutamente,  col mio cuore che batteva pieno di gioia. Voglio sposarlo. Si! Lo amo tanto, è il mio uomo, la mia metà perfetta. E più sento il suo calore sulla mia pelle, più mi sveglio abbracciato a lui, con il suo dolce buongiorno a deliziarmi la giornata, più continuo ad essere convinto di volerlo nella mia vita per sempre. Siamo già a gennaio, si avvicina quel giorno che tanto vorrei odiare, il giorno che ho allontanato Mattia da me, il giorno che l'ha fatto soffrire così tanto. Mi torturo ancora adesso, al pensiero dei suoi occhi colmi di lacrime a causa mia. Non ho mai amato vederle, anche lo stesso mio inconscio non lo sopportava, anche quando non volevo saperne di lui, appena lo vedevo piange, sentivo il mio cuore soffrire. Da quando ho litigato con i miei, non li ho più sentiti, in realtà provano a chiamarmi, ma non voglio parlarci, qualche volta hanno provato a chiamare Matt per cercare di sentirmi, ma ho sempre rifiutato quelle dannate chiamate anche dal suo cellulare, impedendogli di rispondere a qualsiasi chiamata che provenisse da loro. Lui ne soffre troppo, le parole di mia madre, orribili oltretutto, l'hanno ferito così tanto, e non voglio che accada ancora. Matt, non lo meritano. Matt non si merita niente di brutto, non l'hanno mai capito e non ho intenzione di vedere altre lacrime amare, solcare il suo viso.

Si stropiccia gli occhi, e premo dolcemente le mie labbra sulle sue, e piano, lentamente lo guardo aprire i suoi occhi ancora assonati, e gli sorriso, col mio cuore sorridente.

"Buongiorno Amore" gli sussurro ta le labbra, e curva quella sua bellissima bocca in un sorriso dolce. E premendo ancora di più su di me, mi risponde guardandomi negli occhi, con due oceani luminosi "Buongiorno Amore mio"

Amore mio

Io, sono il suo
Lui, è il mio.

"Ho fame" brontola con la sua voce ancora impastata dal sonno, poggiando la fronte sull'incavo del mio collo. Mi inclino baciandogli divertito la guancia "aspettami qui" e mi alzo dal letto dirigendomi in cucina, mentre lui prontamente si rinfila sotto le coperte al caldo.
Ritorno con un vassoio, non era la prima volta che gli portavo la colazione a letto, amo farlo, perché vederlo sorridere, vederlo felice, è la cosa più importante per me. Adora i piccoli gesti, anche quelli più banali, anche un piccolo abbraccio prima che esca, lo rende felice, e lentamente, con i giusti tempi, sono riuscito a modificare alcune mie abitudini. Non ho cambiato il mio essere, l'ho semplicemente modificato un pizzico, per amore. Mi vergognavo a prendere la mano ad una ragazza, ma con Matt mi viene naturale, non ho mai portato la colazione a nessuno, con Matt adoro farlo, non ho mai cucinato per nessuno, per Matt faccio anche questo. Sono arrivato alla conclusione che non ne che non sapevo amare, ma non ho mai avuto la possibilità di amare realmente qualcuno, e da quando ho conosciuto Matt, ogni cosa mi sembra speciale, se la faccio per lui, o Matt stesso la fa per me.
Con lui tutto è speciale...

Salgo sul letto in ginocchio, con la nostra colazione, la sua spremuta all'arancia rossa che ama tanto, e scaglie di cioccolato per me con latte e cereali aggiunti. Poso il vassoio ai piedi del letto, e mi sdraio lentamente sopra di lui, con quel lenzuolo bianco a dividere i nostri corpi nudi. Lo sento sorridere appena premo sulle sue labbra. Mi discosto e lo sento soffiare, sollevando poco il lenzuolo, lo faccio scivolare verso il basso, per permettermi di catturare i suoi occhi "ciao" gli sussurro "ciao" mi risponde.

Amnesia Where stories live. Discover now