#20

4.1K 278 234
                                    

·Eren·

Apro lentamente gli occhi, la mia coscienza ancora assopita.

Mi trovo in un ambiente che non mi è familiare. Un raggio di sole filtra attraverso una tenda alla mia sinistra, evidenziando il pulviscolo presente nell'aria. Seguo con lo sguardo il fascio di luce, che quasi svogliatamente colpisce il mio addome, illuminando la pelle pallida della mano che vi è poggiata sopra.

Levi è al mio fianco, la testa sul cuscino e i capelli corvini adagiati disordinatamente sulla stoffa bianca. Alcuni ciuffi ricadono sulla sua fronte, l'espressione rilassata e serena come non l'avevo mai vista. Sorrido teneramente al ricordo della notte appena trascorsa, per poi scivolare più in basso nel letto, portando il mio viso all'altezza del suo per poterlo osservare meglio. Con delicatezza sfioro le ciocche ribelli che incorniciano quel volto a me tanto caro, ammirandone ogni singolo dettaglio.

Le mie dita seguono il suo profilo, il suo collo, arrivando sulla spalla con la stessa leggerezza di una piuma. Scendono sul suo braccio, accarezzando le cicatrici che lo ricoprono, ed arrivano sul dorso della mano ancora adagiata sul mio corpo. Lieve, sfioro le sue dita forti, intrecciandole con le mie. Le guardo, quasi stupito: ai miei occhi, sembrano fatte per incastrarsi alla perfezione come due pezzi di un puzzle. Queste ultime, prima rilassate, si tendono lentamente ricambiando la mia stretta. Riporto il mio sguardo sul suo viso, e mi perdo in quelle iridi d'acciaio che sembrano risucchiarmi l'anima. Mi osserva, una scintilla di curiosità anima i suoi occhi.

«Ciao.» mormoro, la voce ancora arrochita dal sonno.

«Oi.» è la sua risposta.

Voglio dirgli tante cose, ma la prima che prende forma e fuoriesce dalle mie labbra é «Scusami.».

Levi aggrotta le sopracciglia, perplesso.

«Per me questi sette giorni sono stati un vero inferno... Più cercavo una soluzione, più questa mi sfuggiva tra le dita. Avrei dovuto dirti subito che ricambio i tuoi sentimenti. Perdonami.»

Porto la sua mano, intrecciata con la mia, alle labbra e ne bacio le nocche una ad una.

«Sei qui adesso.»

«Sì, sono qui.»

Non so chi dei due dia inizio al bacio: forse io, forse lui, o forse entrambi, in fondo non ha poi molta importanza.

Le labbra di Levi sono morbide, delicate e calde, ed indugiano sulle mie prima che si allontani quanto basta per guardarmi.

Tutto ciò che ci circonda scompare, e siamo solo io e lui, Eren e Levi, a scrutarci l'anima. Le distanze si annullano di nuovo, mentre ci avviciniamo l'uno all'altro come due calamite, e ci abbandoniamo alla sensazione di completezza che ci avvolge quando le nostre labbra combaciano perfettamente ed i nostri corpi si sfiorano.

«Pensavo una cosa...» sussurro tra un bacio e l'altro.

«Mh?»

«Credo che bucherò le ruote della tua moto. Sai, per evitare che tu fugga di nuovo...»

Levi si ritrae di scatto, fissandomi truce.

«Non oseresti..!»

«Sfidami.» sogghigno, soddisfatto dalla sua espressione orripilata.

Lo stringo a me, ridendo come uno stupido e felice come non lo sono mai stato. L'uomo che amo è qui, tra le mie braccia, e mi sento potente come non mai.

Il pensiero della notte appena trascorsa mi fa arrossire come una ragazzina.

Io e Levi abbiamo fatto l'amore.

One Last NightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora