32. Quando scopri un angolo di Polinesia nel cuore di Torino

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Bolder non era una semplice piscina comunale, era un vero e proprio resort di lusso alla periferia di Torino, e questo bastò a far capire ad Adua il perché non lo conoscesse. L'imponente cancello d'ingresso dava su un viale di terra battuta abbastanza grande da contenere due corsie automobilistiche, e ai suoi lati enormi palme esotiche proiettavano la loro ombra sull'acciottolato. Delle frecce direzionali in legno piantate nella terra indicavano i bungalow alla loro sinistra, e la spiaggia con il bar alla destra; il termine "spiaggia" non la fece più ridere, stavolta, perché davvero poteva aspettarsi di tutto da quel posto. Quando aveva varcato il cancello la sensazione che aveva avuto era quella di essersi teletrasportata in un villaggio turistico per ricchi sulle coste della Polinesia. Assurdo.

Paulo la prese per mano portandola verso sinistra, contando le casette di legno prima di trovare la loro, la numero 10. Perché mai avevano bisogno di un bungalow, poi? Adua aveva la domanda sulla punta della lingua, ma di nuovo quei brividi lungo le braccia le impedirono di aprir bocca; forse un po' lo immaginava, forse no, ma non aveva il coraggio di fiatare.

La casa era piccolina, sormontata da un grande tetto a punta e sorretto da due piloni che poggiavano sul piccolo portico; qui erano sistemati un divano e una sedia a sdraio ricoperti di cuscini bianchi dall'aria davvero comoda. Paulo aprì con la chiave l'enorme porta-finestra, scostando le vaporose tende bianche che celavano l'interno, per permettere ad Adua di entrare. La prima cosa che saltò agli occhi della mora fu il grande letto, decorato da una marea di cuscini bianchi e una coperta marrone; i colori richiamavano il resto dell'ambiente, dove il parquet sul pavimento e le canne e la paglia sotto al tetto coi loro toni caldi contribuivano a creare un'atmosfera rilassata. Un altro divano poggiava sotto la finestra che dava sul retro del piccolo giardino, e un paio di comodini e un armadio a muro erano tutto ciò che occupava la camera. Adua supponeva che la porta sulla parete di destra desse sul bagno, e incapace di trattenere la curiosità andò a vedere; anche qui la piccola stanza era un tripudio di legno caldo e soffici asciugamani bianchi.

Paulo aveva poggiato il suo borsone da calcio ai piedi del letto e la guardava con sguardo felino, attento ad ogni sua mossa. «Ho pensato che potremmo farci una doccia, prima di andarcene, quindi ho prenotato la stanza. Spero non ti dispiaccia.»

Adua scosse la testa. «Uhm, che dici, andiamo in spiaggia?» Non sapeva perché ma non riusciva a reggere il suo sguardo per più di un paio di secondi; come se non bastasse, sentiva le guance andare a fuoco. Patetica.

«Certo.»

Ripercorsero il sentiero a ritroso, accompagnati dal chiacchiericcio di tutti i clienti che ciabattavano verso il bar o la spiaggia; il sole picchiava forte, quella mattina, e più si avvicinavano all'acqua più la sincera contentezza batteva qualsiasi altra sensazione. Adua adorava nuotare, per quanto non potesse farlo spesso.

La sabbia fine le sporcò i piedi, e la ragazza spalancò la bocca: era come trovarsi in spiaggia alle Maldive, con le palme alte e i granelli di sabbia bianca che si attaccavano alle caviglie e l'acqua limpida e trasparente. La piscina, per quanto le facesse strano pensarla in quei termini, era una grande conca circolare dominata da una roccia piatta al centro, dove i bambini salivano per fare i tuffi; una serie di pietre e massi delimitavano l'area, separandola dalla spiaggia che invece era un tripudio di piante tropicali e ombrelloni di paglia. C'erano parecchie famiglie con i figlioletti, ma soprattutto tanti, tanti gruppi di ragazzi che Adua non avrebbe mai pensato di trovare lì; forse avevano trovato un buono su Groupon, o forse erano tutti ricchi figli di papà.

«Ti piace?» Paulo la osservava per leggere le sue espressioni.

«Se mi piace? Mi sembra di essere a Bora Bora. È bellissimo qui» rispose, un sorriso luminoso sul volto.

The Mask | Paulo DybalaOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz