43. Il lago dell'amore..!

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PUNTO DI VISTA DI CHRISTELLE

Vedere Allison commuoversi davanti alla dedica di Stephan, mi fece commuovere, e non poco. Ero in lacrime e stringevo la mia amica. Federik venne da noi e ci strinse anche lui. Fu un abbraccio di famiglia, mi sentivo a casa. Dopo che sciogliemmo quel abbraccio, con le ragazze iniziammo a preparare i panini, e le bibite gassate. Ci sedemmo sulla tovaglia da pic-nic, e mangiammo tutto. Quando finimmo ripulimmo gettando tutto in un sacchetto di plastica. Sfilai lo smartphone dalla tasca degli short, e guardai l'ora che segnava le ventidue e quindici. Vidi Steven e Travis infilarsi dentro la tenda, fecero amicizia e sembravano inseparabili. Invece Dana, Francis, Kevin e Jason rimasero seduti sul prato a chiacchiere. Allison e Stephan erano seduti sui tronchi a parlare ed avevano gli occhi dolci.«Ally, mi allontano un attimo. Ok?». Avvertii Allison.«Ok. State attenti!». Mi raccomandò.«Tranquilla cara!». Dopo aver detto ciò, presi Frederik per mano e mi allontanai. Entrammo dentro la vegetazione ed era buio pesto, presi la torcia dalla tasca e l'accessi, mentre Federik accese la sua.«Posso sapere dove mi stai portando?». Chiese con un po' di paura nella voce. Di notte era davvero inquietante quel posto. E ci sentivamo osservati. Poi i raggi di luce della luna entrarono e riuscimmo a vedere meglio dove eravamo.«Ci siamo stati sta mattina!». Dissi voltandomi verso di lui. Inciampai su dei rami, ma Federik riuscì a prendermi al volo.«Oh, stai attenta. Ti sei fatta male?». Mi chiese mentre mi cingeva i fianchi.«No, va tutto bene, grazie!». Gli sorrisi.«Meno male, come farei senza di te. Se ti succedesse qualcosa». Disse anche lui sorridendomi. Sotto quei raggi di luna era davvero spettacolare. Avevo una gran voglia di baciarlo. Mi prese per mano, e lo condussi fino al lago incanto. Quando arrivammo l'aria odorava di acque pulite. C'era un venticello gradevole. Estrassi la coperta dal zainetto, che presi poco prima di incamminarci dentro la boscaglia, e la estesi sull'erba che ci circomdava.«Che spettacolo!». Esclamò entusiasta Federik.«Eh già! Ti va di fare un bel bagnetto?». Dissi stringendogli una mano.«Ma sei impazzita? Farà un freddo cane li dentro!». Farfugliò. Mi allontanai e mi diressi verso la riva del lago. Iniziai a sfilare il maglione, gettandolo sulla coperta.«Ma che stai facendo?!». Disse incredulo.«Nulla. Ho voglia di fare un bel bagnetto». Tolsi la canotta, rimanendo in reggiseno di pizzo rosa. Sbottonai gli short e li feci scivolare giù dalle mie gambe.«Non vorrai toglierti tutto?! Ti vedranno tutti! Rivestiti!». Disse in un tono imperioso. Mi voltai e andai verso di lui, slacciando il reggiseno. Rimasi quasi nuda davanti a lui. Un rivolo di sudore gli colò lungo la fronte corrugata. Mi avvicinai a lui prendendogli le mani e gliele posai sui miei seni, tremava sotto il tocco. Strinse leggermente la presa su di essi e si avvicinò al mio collo impossessandosi totalmente di esso con le labbra. Le sue mani scivolarono sui miei fianchi nudi, stringendomi di più a sé. Mi sollevò e mi distese sulla coperta baciandomi con molta foga. Gli misi le mani all'interno del maglione e gli graffiai leggermente la schiena muscolosa. Gli sfilai il maglione, rimase a torso nudo. La sua muscolatura era perfetta. Si slacciò il laccio della tuta, togliendola. Rimanemmo in intimo, lui prese la mia gamba e la posò sul suo fianco, poi si muoveva in modo sensuale su di me. Scorrevo le mani sulla sua schiena mentre lui leccava il mio collo e mordendone leggermente la pelle lasciò un paio di lividi. La voglia di fare l'amore cresceva ad ogni suo bacio. Poi si fermò con le labbra e volse lo sguardo verso l'acqua.«Ti va, dentro l'acqua?». Mi chiese mentre con la mano scendeva lungo il mio addome, insinuandosi all'interno del mio intimo.«Non aspettavo altro! Certo che sì!». Dissi ansimando. Feci scorrere la mia mano lungo la sua schiena insinuandola all'interno del suo intimo.«Così mi ecciti». Sussurrò sulle mie labbra.«È proprio quello che desidero!». Sussurrai sulle sue labbra. Strinse la presa sul mio intimo e quasi non lo strappò. Me lo sfilò guardandomi dritta negli occhi. Restamo nudi sotto il chiaro di luna. Ci alzammo e mano nella mano avanzammo verso il gelido lago. Entrammo poco per volta, avevo le sue mani attorno alla mia vita che mi attiravano contro il suo corpo muscoloso e nudo.«Pronta?». Disse mostrandomi un area del lago più elevata. Annuii semplicemente, e mi abbandonai tra le sue braccia legando le mie gambe ai suoi fianchi. Nuoto verso il centro del lago e l'acqua gelida sfiorò la nostra pelle. Eravamo bagnati fradici. Faceva un freddo terribile, ma il suo calore mi scaldava. Sotto i piedi non c'era nulla ed iniziai a muoverli per rimanere a galla. Lui mi strinse la vita ed io allacciai ancora le mie gambe attorno alla sua vita, i nostri petti si sfioravano e le nostre labbra si unirono in un bacio pieno di passione. Ci guardammo negli occhi e il mio cuore perse un battito, lo amavo, lo amavo da morire. Volevo che quell'istante non finisse mai, volevo che quell'istante rimanesse impresso per sempre nella mia mente e nel mio cuore. Sentivamo la pasione invadere i nostri corpi così nuotammo verso la riva, senza uscire dall'acqua. Il velo d'acqua copriva i nostri corpi come un mantello. La mia schiena toccò le piccole pietre e lui venne sopra di me, baciava l'incavo del collo con molta foga, ci sentivamo attratti l'uno dall'altra e la nostra voglia di amarci era alle stelle. Un onda spinse contro di noi e lui entrò dentro di me, e un gemito uscii dalle mie labbra.«Ti faccio male?!». Sussurrò al mio orecchio.«No, tranquillo!». Sussurrai al suo orecchio. Mentre ci amavamo, ancora una volta un onda si infranse sui nostri corpi, e ancora una volta entro con forza dentro di me. Ansimava insieme a me e stringevamo le nostre mani. L'acqua diede l'ultimo aiuto e spinse più forte, fino a dire:«Oh, piccola!». Strinse ancora le mie mani. Raggiungemmo l'apice della gioia insieme sotto il velo di stelle cadenti, quel momento fu emozionante.«Sei meravigliosa, sei l'amore mio! Mi hai trasmesso emozioni incredibili!». Sussurrò sulle mie labbra guardandomi negli occhi. Quest'ultimi erano lucidi, e volevano piangere dall'emozione. I miei occhi si inumidirono e le lacrime uscirono indisturbate da essi.«Non puoi capire quanto io ti possa amare!». Dissi in lacrime. Mi strinse forte e sentivo il suo caldo respiro sul mio collo. Uscimmo dall'acqua e ci stendemmo sulla coperta, nudi. Aspettando che i nostri corpi si asciugassero. Poggiai la testa sul suo petto, lui osservava il cielo stellato sopra di noi.«Il nostro futuro figlio o figlia, lo vorrei concepire dentro l'acqua. Preferibilmente sul nostro lago!». Disse con convinzione, mi sorprese.«Cosa?! Ne sei sicuro?!». Dissi con stupore.«Sì. Anche se dovremmo venire qui ogni benedetta notte, ma ne sarà valsa la pena!». Disse con un sorriso sincero.«Mi fai rimane senza parole..». Dissi affondando il viso contro il suo petto. Mi sollevò il mento con le dita e mi guardò dritta negli occhi. I nostri occhi si persero uno dentro l'altro.«È stato l'amore più bello, più sentito, più passionale della mia vita. Te lo giuro amore mio. Mi hai fatto provare miliardi di emozioni dentro quell'acqua. Ti amo..». Disse in fine. Pressò le sue labbra carnose sulle mie e diedimo vita ad un nostro bacio pieno di passione. Salii su di lui e, la voglia si riaccese come un liquido infiammabile vicino alla sua fonte di calore. Lui era la mia fonte di calore ed io ero il suo liquido infiammabile. Prendemmo fuoco in un istante. Ricominciammo a fare l'amore sotto le stelle, ricominciammo ad amarci più forte di prima. Lo abbracciai forte, e lui ricambio l'abbraccio. Rimanemmo così per un po', poi ci rivestimmo e tornammo al nostro accampamento. Non c'era nessuno e pensai che: probabilmente erano tutti dentro le loro tende. Ci infilammo dentro la nostra tenda e dopo essermi rifugiata tra le sue braccia mi addormentai. Ero felice, felice di ciò che mi stava capitando. Ero letteralmente al settimo cielo.

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